Che voglia immensa

 

Timidamente qualche museo ha riaperto i battenti, seppure solo nei giorni feriali e sempre col timore di poter richiudere allo scurirsi del colore in voga in quel momento. È già qualcosa, penso, con l’amarezza di chi rimpiange la bellezza mentre legge sul giornale che si stanno organizzando gite scolastiche online, visite ai musei online… Come un videogioco. Forse sarebbe stato più saggio proporre una lettura, almeno si allenava l’immaginazione?

Ci stiamo accontentando, forse?

“Ma dobbiamo rispettare le regole, viaggiare non si può!”

Benissimo, allora dobbiamo poter bramare certe cose, desiderarle, sognarle, fino al giorno in cui potremo raggiungerle. Altrimenti non noteremo nemmeno la differenza, quando torneremo liberi.

E allora, bramiamo!

Che voglia immensa di entrare al teatro Regio, respirarne a fondo l’odore, mettersi comoda in poltrona e aspettare che La Bohéme inizi.

Che voglia immensa di entrare in un cinema, salire la gradinata con la smania di chi non sta più nella pelle: il film tanto atteso sta per cominciare.

Che voglia immensa di prendere il treno e andare a Firenze a vedere gli Uffizi, non importa quanta coda ci sarà.

Che voglia immensa di calcare il suolo di una biblioteca pubblica e poter restarci quanto desidero.

Che voglia immensa di non sapermi decidere su quale mostra andare a vedere. Nel dubbio me le vado a vedere tutte.

Che voglia immensa di andare a sentire un concerto, magari in un grande stadio.

Che voglia immensa di andare in palestra… Ah no, questa no! Allora riformulo… Che voglia immensa di vedere il viavai davanti alle palestre e alle piscine.

Che voglia immensa di salire su una nave e girovagare per il Mediterraneo.

Che voglia immensa di andare a Bologna… (Ci aspettiamo da tanto, prima o poi ci conosceremo. Lo so che non vedi l’ora di mostrarmi i tuoi portici, la tua università, le tue torri, i tuoi piatti, le tue piazze.)

Che voglia immensa di non sapermi decidere fra Romagna, Puglia e Marche per le vacanze estive. E magari scegliere la Sicilia, così vado a vedere anche la Valle dei Templi.

Che voglia immensa di andare a visitare Urbino, ne subisco il fascino da tempo!

Che voglia immensa di rivivere le bellezze della mia Torino, dei suoi parchi e di tutte le residenze sabaude, da Stupinigi alla magnifica Reggia di Venaria Reale, senza limitazioni.

Che voglia immensa di rivedere Roma. E Napoli. E Venezia. Tutte, vi vorrei rivedere tutte.

Che voglia immensa di gironzolare per i paesini di provincia. Li trovo da sempre affascinanti.

Che voglia immensa di andare a fare una gita in montagna, e respirare, respirare, respirare! Prendere un po’ d’acqua fresca, vagare con lo sguardo nell’immensità del paesaggio, raggiungere la vetta del Monte Bianco e puntarla. Sì, sono felice anche solo di ammirarti da lontano. Sci e arrampicate le lascio ai più tenaci.

Che voglia immensa di sedermi sul lungomare e buttare lo sguardo all’orizzonte. Così, senza pensieri, senza occhiate all’orologio, senza fini, solo io e il mare.

Che voglia immensa di aspettare un tramonto.

Che voglia immensa di andare oltre quest’inverno, solo per vedere il mondo rifiorire di nuovo.







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