La mia libreria 2020- vol.2

Dove eravamo rimasti? Qui trovate la prima puntata: la-mia-libreria-2020-vol1.html

Sono riuscita, accelerando un po' nel finale, a leggere altri 13 libri, portando il totale annuale a 26. In realtà in autunno mi sono un po' persa, alcune letture non mi hanno entusiasmato (ma la mia politica è quella di portare a termine comunque ogni libro che inizio!). Non sono pochi 26 libri se si considera che sono una mamma lavoratrice, ma credo siano ancora pochini per una scrittrice. C'è però da dire che da brava lettrice 'onnivora' mi sono anche dedicata a letture 'fuorilista': giornali, fumetti, singoli racconti, articoli di approfondimenti, stralci di enciclopedie scientifiche e riviste 'impegnate' (non di gossip per intenderci). Vale tutto ciò? Non in questa libreria, ma credo sia importante per ognuno di noi saper scegliere bene le proprie letture. Meglio due libri in meno e dieci fumetti in più, per dire, se ci rilassano e ci fanno star bene.
Ma torniamo alla libreria 2020: sul mio profilo Instagram troverete una sorta di cerimonia degli Oscar con le migliori letture dell'anno. Vi invito a partecipare enunciando le vostre migliori letture del 2020!

La mia libreria, seconda parte

14. Vita di Pi, Yanick Martel, Piemme. Stupendo! Recensione qui: spazio-recensioni-vita-di-pi.html
15. Amleto, William Shakespeare. Che dire di un capolavoro del teatro come questo? Ben poco può aggiungere la mia modesta opinione, se non che alla lettura del celebre monologo essere o non essere, questo è il problema mi sono venuti i brividi, e ho avvertito la bramosia di rileggermelo più volte. Di un altro livello.
16. La tentazione del muro- brevi lezioni per un lessico civile, Massimo Recalcati, Feltrinelli. Sapevo già prima di iniziarlo che questo libro mi sarebbe piaciuto, probabilmente lo rileggerò più e più volte. Recalcati cattura, sa raccontare concetti non proprio semplici con incredibile facilità. Piccole lezioni per un mondo migliore.
17. Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Enrico Brizzi. Curiosissima di leggere questo libro cult, sono rimasta soddisfatta e delusa allo stesso tempo: soddisfatta dalle tematiche affrontate, dalle difficoltà degli adolescenti nel comunicare con gli adulti e col mondo, delusa dallo stile narrativo, fatto di 'kappa' al posto delle 'ci' e altre licenze che l'autore s'è preso. Questione di gusti e sensibilità di chi legge, probabilmente.
18. Antartico, Francisco Coloane, Guanda. Ho fatto un po' fatica a leggere questa raccolta di racconti ambientati nelle lande desolate della Patagonia, forse avrebbe giovato di più un romanzo. Devo però ammettere che questo autore scrive molto bene. Alcuni aneddoti, poi, sono davvero interessanti: la spiegazione del perché la Terra del Fuoco si chiami così, per esempio, è stata esaustiva.
19. Faremo foresta, Ilaria Bernardini, Mondadori. Partita con aspettative altissime (titolo figo, trama intrigante) sono rimasta delusa strada facendo. Benché sia carina l'idea di disegnare le piante fra le pagine, parlando di loro in modo dettagliato, delicato e metaforico, a mio modesto parere trama e personaggi fanno acqua da tutte le parti, specie nella seconda parte dove ho fatto fatica a rimanere sul testo. Sembra, così a intuito, un libro parzialmente autobiografico infarcito di situazioni drammatiche.
20. Fantozzi contro tutti, Paolo Villaggio. Il mitico ragioner Fantozzi, da tempo immemorabile desideravo leggere uno dei suoi libri! Qui sono ben 26 mini racconti. Scrittura più profonda, irriverente e tragica di quanto si possa immaginare, mentre nei film si resta su un piano più goliardico. Interessanti sono alcune inedite parentesi su Pina e Mariangela, personaggi femminili di grande importanza e qui ben delineati. Ne consiglio però la lettura a spizzichi e bocconi.
21. Se una notte d'inverno un viaggiatore, Italo Calvino, Mondadori. Difficile che Calvino mi deluda, e in effetti non è successo neanche con questo romanzo del tutto fuori dalle righe. L'autore si rivolge direttamente al lettore, facendolo addentrare poi in 10 diversi incipit che si interrompono tutti. Libro non di facilissima lettura, ma geniale.
22. Fratelli tutti, Papa Francesco, Paoline. Leggere le parole di Francesco fa bene al cuore, qui sono raccolti stralci dei suoi discorsi. Il vero valore del libro però, secondo me, sta nella prima parte, dove Francesco spiega e attualizza la parabola del buon Samaritano. Il resto è un tentativo di dispensare fratellanza nelle questioni politico- economiche, cadendo un poco nella ripetizione e nella retorica. Da studentessa di Scienze Politiche posso permettermi di dire che per certe questioni serve un approccio più pragmatico.
23. La vita sul nostro pianeta, David Attenborough, Piemme. Stupendo! Trovate la recensione qui faresol.blogspot.com/2020/12/la-vita-sul-nostro-pianeta-recensione
24. Happydemia, Giacomo Papi, Feltrinelli. Grandissimo e attualissimo libro. Con sagace ironia dal retrogusto amaro l'autore ci proietta in un'Italia terribilmente simile alla nostra. Il protagonista, Michele, è un rider della potente multinazionale Happydemia, distributore di phsycodelivery. Lo consiglio assolutamente.
25. Un'amicizia, Silvia Avallone, Rizzoli. Uno dei miei regali di Natale, un librone di 445 pagine che ho divorato in pochi giorni, tanto il ritmo di narrazione era incalzante. Stupendo, nonostante la lunghezza, e ben scritto.
26. Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry, Crescere Edizioni. Si tratta di una rilettura, la migliore possibile per concludere l'anno letterario in bellezza! Fra l'altro questa edizione è bilingue: italiano da un lato e francese dall'altro, arricchita inoltre dalle illustrazioni originali dell'autore.

In generale posso dirmi soddisfatta delle mie letture, anche se per il prossimo anno intendo fare una selezione ancora più accurata: preparerò una sorta di piano di battaglia letteraria, per continuare ad alternare grandi classici e narrativa contemporanea, romanzi e saggi, avventura e introspezione, avvicinandomi a quegli autori che ancora non ho avuto occasione di leggere.
E, invece, quali sono i vostri buoni propositi (letterari) per l'anno nuovo?

La vita sul nostro pianeta- recensione

La vita sul nostro pianeta, David Attenborough

Edito da Piemme, 2020


Quando mi capitano fra le mani libri stupendi non posso non dedicare loro una recensione.

Qui siamo di fronte a un'opera che traccia con assoluta lucidità il destino del pianeta Terra e, quindi, dell'umanità intera.

L'opera di David Attenborough è lucida, ben curata, tutt'altro che noiosa, spietata nella sua breve analisi del prossimo futuro se non invertiamo la rotta e, infine, preziosa per quanto riguarda la parte propositiva: quando si parla di ambiente e crisi climatica non basta criticare, bisogna proporre soluzioni! E l'autore ci riesce, parlando al lettore con semplicità disarmante.

David Attenborough è stato il pioniere del documentario naturalistico, perciò ha girato il mondo e visto con i suoi occhi ciò di cui parla nel libro. La voce di questo divulgatore scientifico novantaquattrenne dovrebbe essere ascoltata da tutti, dacché lui possiede quella memoria storica che noialtri più giovani, nati già in mezzo a un pianeta stremato e inquinato, non abbiamo. E' quello che l'autore definisce come sindrome dello spostamento della linea di base. Forse non ci abbiamo mai fatto caso, ma noi percepiamo il mondo in base alla nostra esperienza, ciò che c'era prima esula dunque dal nostro concetto di normale. Nascere in un pianeta già inquinato e surriscaldato diventa, man mano che scorrono le generazioni, una cosa normale.

Altri due aspetti mi hanno particolarmente colpito dei copiosi argomenti trattati. Il primo aspetto riguarda gli oceani, il delicato equilibrio marino sconvolto dalle azioni umane, in primis la pesca incontrollata, ma anche gli allevamenti intensivi per far fronte all'enorme domanda di pesce. Per l'autore basterebbe poco a riequilibrare la situazione. Il secondo aspetto riguarda invece le zone selvagge, lo spazio naturale che diminuisce per far spazio a noi, aumentando il rischio - fra le altre cose - di nuovi virus che dal serbatoio animale passano all'uomo, come capitato con l'attuale pandemia (questo non lo sostengo io: si tratta di una teoria scientifica già divulgata qualche mese fa. A riguardo avevo letto uno splendido articolo sulla rivista Internazionale). 

E' incredibile come dinanzi a tutto questo l'umanità abbia deciso di scrollare le spalle noncurante, davvero incredibile che non ci renda conto dell'irreversibilità del futuro cui stiamo andando incontro... Eppure, come ci ricorda l'autore, siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Questo è l'ottimismo, peraltro sorretto da ottime soluzioni proposte, che manca a tanti altri pensatori.

Non esiste il Nobel alla carriera, ma io a quest'uomo lo darei.

Ad arricchire il volume troverete delle splendide fotografie, oltre a disegni di flora e fauna che inframezzano le pagine. Sul finire è stato inserito un valido glossario in aiuto ai lettori non esperti dei vari processi menzionati nel libro.

Un'ultima avvertenza: benché ben raccontati, nel libro si trattano argomenti di una certa difficoltà, dunque potreste non riuscire a comprendere appieno alcune cose.


  Ritmo (coinvolgimento e svolgimento delle tematiche) SUPER!
  Linguaggio (grammatica, sintassi, ricchezza del lessico) SUPER!
  Stile/ originalità (quanto l'autore sia riuscito a distinguersi) SUPER!
  Utilità (lucidità dell'analisi, proposizione di idee e soluzioni) DA PREMIO NOBEL
Copertina e quarta di copertina (presentazione esteriore del libro) SUPER!

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