Bilancio di fine anno (da lettrice)

 BILANCIO DI FINE ANNO + TOP TEN DELLE MIE MIGLIORI LETTURE

Per me il 2023 è stato un anno record, in cui ho toccato quantità mirabolanti di libri: l’abitudine della lettura, che ho costruito e perfezionato negli ultimi anni, ha dato i suoi frutti! Avevo infatti come obiettivo quello di riconfermare le 50 letture dell’anno precedente, e invece sono andata oltre, toccando quota 70. Preciso, però, che ho perfezionato l’abitudine in diversi anni, in particolare dal 2021, e che non ho sempre letto così tanto nella mia vita. Per uno scrittore, poi, credetemi, certe quantità sono ordinarie e necessarie.

--- Prossimamente tornerò a parlarti di abitudini e lettura per aiutarti a essere un lettore più felice e soddisfatto, al di là delle quantità di fine anno: un libro al mese, ad esempio, è già un buonissimo traguardo! ---

Quest’anno ho scoperto tanti autori importanti, che difatti ho riletto; il più importante è sicuramente Stephen King.

Il margine di delusione è molto basso rispetto alla quantità totale di libri, anche se qualche piccolo inciampo c’è stato.

E veniamo alla top ten, che trovate nella foto in basso.

Non ci sono emergenti nella top ten, ma vi assicuro che sono rimasta quasi sempre soddisfatta del lavoro dei colleghi, di cui mi permetto di menzionare due fra i libri più belli. 

- Una rana in valigia di Cristina Origone (romance)

- Il grattacielo di Monica Catalano (distopico)


TOP TEN 2023

10. Lamore ai tempi del colera, G.G.Marquez

9. La Piccola Farmacia Letteraria, E.Molini

8. Linvenzione di noi due, M.Bussola

7. La società della performance, A.Colamedici- M.Gancitano (unico libro non-fiction della top ten)

6. I tre moschettieri, A.Dumas

5. Succede sempre qualcosa di meraviglioso, G.Gotto

4. Cujo, S.King


3. Acciaio, Silvia Avallone

2. Il Conte di Montecristo, Alexandre Dumas

1. 22.11.63, Stephen King

L'amicizia nei libri

DI LIBRI, AMICIZIE E PONTI


L’amicizia è un bene raro e prezioso che richiede molte energie: bisogna scegliere di esserci per l’altro. Non possiamo concederci indistintamente a tutti, dobbiamo capire per chi valga la pena esserci. Se si resiste alla prova del tempo, ecco, lì l'amicizia guadagna un valore inestimabile.

In campo letterario, ci sono dei libri che offrono prove pazzesche di quanto bella e autentica sia l’amicizia.

Due di due di Andrea De Carlo è il libro più centrato sul tema che mi venga in mente; sono molto legata a questa storia, dove due amici (Guido e Mario) affrontano il tempo e la vita compiendo scelte diverse. Si parla in modo simile di amicizia anche in La vita attesa del caro collega Gino Pitaro, che ripresenta una dualità di caratteri molto marcata. Sul versante femminile, c’è il libro di Silvia Avallone dall’inequivocabile titolo Un’amicizia, ma segnalo anche La piccola farmacia letteraria di Elena Molini che tratta il tema in modo più corale. Sono a mio avviso quattro bellissime storie, però vi avverto: preparatevi a consumare fazzoletti, soprattutto con Due di due

In molti altri libri, invece (anche di successo), ho avuto l’impressione che l’amicizia fosse trattata in maniera superficiale o sbrigativa, come un dettaglio che, se non conduce a un risvolto sentimentale, allora diventa un punto scontato.

Da lettrice mi sono trovata a desiderare spesso maggiori approfondimenti, insomma.

Nella mia serie romance L’amore provvede, l’amicizia è molto importante, però tutt’altro che scontata. I rapporti sono preziosi ma delicati, oppure tutti da (ri)costruire. Per esempio, a inizio storia Marcello si confida coi suoi amici storici, raccontando loro del suo interesse per Chiara; essi si mostrano tuttavia scettici che lui possa amare una sola donna, perlopiù cieca. La loro amicizia verrà messa a dura prova. 

La frase in apertura di post, relativa al ponte, verrà pronunciata proprio da un personaggio in veste di amico, in un momento cruciale per la storia. Per me riassume bene il valore dell’amicizia: avere qualcuno che ci sproni a oltrepassare il nostro ponte quando siamo bloccati, e viceversa diventare noi sostegno per l’altro.

Nel secondo atto Un nuovo sguardo ho avuto modo di dare ancora più spazio al tema rendendo la storia più corale, ma qui mi fermo perché se no scivolo nello spoiler!

Chiudo con una frase estrapolata dal secondo capitolo del mio romanzo L’amore provvede :

Marcello restò in silenzio a guardarla. Aveva sempre avuto una grande intesa con Jessica, persino sotto le lenzuola, anche se per poco quell'episodio non aveva compromesso la loro amicizia che, negli anni successivi, s'era rivelata un ottimo appiglio per lui.

Un nuovo sguardo

 


Vi presento Un nuovo sguardo, la canzone ufficiale dell’omonimo romanzo sequel della serie L’amore provvede.

Qui sopra vi ho lasciato un breve stralcio live, mentre qui sotto troverete la canzone completa.

Composta nel 2013, inizialmente in lingua inglese, mi sono poi accorta che, traducendone il testo, si adattava molto bene alle vicende narrate in L’amore provvede - Un nuovo sguardo, in particolare a quelle del personaggio a cui si riferisce. Non vado oltre perché il rischio spoiler per chi non ha letto i libri è alto!

Buon ascolto.

Canzone protetta da copyright. Tutti i diritti sono riservati e depositati su Patamu.com


Esplorautori Christmas Edition

FAI IL PIENO DI CONSIGLI!

A Natale regaliamo(ci) libri.

Di recente in un post su LinkedIn, dedicato ai libri e alla lettura, avevo lanciato una sorta di invito: regaliamoci libri per Natale, magari di autori emergenti. Ne sono scaturiti diversi consigli, fino a ottenere una compilation niente male di proposte assai variegate. Ebbene, ho deciso di raccogliere tutti i suggerimenti, aggiungendo alcune delle letture che più ho apprezzato, per creare una piccola guida di consigli per gli acquisti natalizi.

Non troverete i grandi nomi, perché i grandi nomi non ne hanno bisogno!

In questa lista ho riportato anche il nome di chi ha consigliato il libro: se non lo trovate, vuol dire che il libro lo consiglio io. Nel caso di Anime slave, invece, posso sottoscrivere il consiglio perché lho letto pure io: si tratta di una saga familiare al femminile, unautobiografia dolceamara.

Lo spirito di Esplorautori è quello di promuovere in maniera disinteressata colleghi autori emergenti, le cui opere siano meritevoli. Non ho potuto espanderla ulteriormente, altrimenti veniva fuori un mucchio selvaggio, però...

Se sei finito in questa lista, caro o cara collega, puoi ricambiare a tua volta promuovendo e magari acquistando anche tu una copia di un altro autore! Se ti va, utilizza il tag #esplorautori su Instagram.

Io stessa ho deciso di dare il buon esempio: ho infatti acquistato due copie da regalare a mia volta per Natale: In volo con il vento a favore, che in realtà è molto di più che una storia d’amore (parla di amicizia, di coraggio, di rinascita di una giovane donna) e la raccolta poetica Spiragli di luce. Inoltre, fra i consigli aggiuntivi raccolti, sono rimasta molto colpita dalla trama di Patto di tenerezza che spero di poter leggere nel corso del 2024.  

N.B. Una precisazione per i due consigli non-fiction: regalateli in modo mirato, cioè se conoscete per esempio qualcuno che vuole pubblicare un libro nel primo caso, oppure se si tratta di una persona a cui piace scrivere a mano nel caso del libro di Francesca Biasetton.




Il diario provvede... per davvero!

 


“Mi dà coraggio per scrivere le mie necessità”

“Voglia di verità, di riscatto”

 

Ecco due delle affermazioni che più mi hanno colpito sabato scorso, durante il laboratorio Il diario provvede, al suo debutto!

Vi assicuro che, per varie ragioni, era tutt’altro che scontato.

In questa ‘prima’ ho avuto la riprova del potere dello strumento diario.

Mi chiedo cosa ne verrà fuori quando riempirò la sala.

Il fatto è che le persone sanno dare dei contributi preziosi, specie se messe in condizione di potersi ascoltare.

Io, fin da subito, ho avuto la sensazione di trovarmi al mio posto.

Una sensazione stupenda, che mi ha ripagato di tutta la fatica...

Il diario della gratitudine è stato un ottimo primo passo; quando poi i partecipanti sono partiti a scrivere a fiume, con una prova di diario vero e proprio, ecco, lì mi sono emozionata ❤️

Per colorare l’incontro mi sono poi rivolta alla letteratura, ma ho dovuto frenarmi: bello disquisire di Robinson Crusoe, ma dovevamo anche procedere col programma!

Ragazzi, questo strumento del diario è portentoso e fa davvero del bene, anche a chi è disabituato!

Robinson Crusoe si fabbrica sedia e tavolo per poter scrivere un diario. Winston compie un vero e proprio atto sovversivo in 1984. Anne Frank lo usa per raccontarsi come fosse unamica, visto che sta chiusa in un nascondiglio per sfuggire alle persecuzioni. Se i primi due sono personaggi fittizi, Anne è vissuta per davvero. E il suo diario è un attestato di resilienza e di ascolto interiore eccezionale!

E noi?
Anche per noi sarebbe uno sforzo scrivere un diario, perché corriamo tutto il giorno e non riusciamo mai a ritagliarci un momento da dedicare a noi stessi. O forse si può...

Vieni a scoprirlo, nel mio laboratorio!

Ho pensato di replicare l’incontro per darti questa possibilità, prima di proseguire oltre (con “Attraversare il ponte”).

Venerdì 15 dicembre, verso le ore 18.

Se sei a Torino, ti aspetto per far pratica del diario! Scrivimi per info a elisa.freesoul@gmail.com 

IL DIARIO PROVVEDE

Manca sempre meno al debutto del laboratorio inedito Il diario provvede! Mentre si avvicina la fatidica data (25 novembre), io continuo a raccogliere tante vostre preziose testimonianze, molto diverse fra loro, sul tema della scrittura a mano.

Perché un laboratorio in presenza su questa pratica?

Perché scrivere a mano permette di scoprire sé stessi in modo profondo e autentico, e fra l’altro è una strategia a portata di… mano!

Si tratta di un’attività economica, riflessiva e liberatoria che richiede, come tutte le cose, un po’ di pratica e di pazienza perché diventi abitudine consolidata. Nel laboratorio vedremo come facilitare questo processo. Sì, è possibile trasformare la pratica della scrittura a mano in abitudine, a seconda dei propri bisogni. Dispenserò un po’ di dritte su come preparare il terreno per radicare questa abitudine nel quotidiano, nelle varie declinazioni possibili: se il diario non ti attrae, ci sono anche altre forme di scrittura, più brevi, che puoi scoprire e mettere in pratica ogni giorno.

Durante il laboratorio faremo il pieno di ispirazioni e citazioni letterarie, con brevi esercizi individuali (semplici ma mirati) per far nostro il potere della scrittura; più di tutto, però, ci confronteremo in gruppo, che le esperienze personali hanno un valore unico.

Per partecipare a Il diario provvede è necessario iscriversi; se sei interessato, contattami all’indirizzo mail indicato nel volantino sottostante, senza impegno. Ricordo che nella quota di partecipazione è compresa una copia del mio libro L’amore provvede (che fungerà da ispirazione, pur evitando spoiler sull’opera stessa), un piccolo taccuino e alcune preziose dispense.



Cimiterock


Halloween si avvicina, e io non potevo non parlarvi di Cimiterock, un bizzarro neologismo coniato dalla sottoscritta che funge da titolo sia per un racconto che per una canzone.

Il racconto è la mia unica zombie-story, più caciarona che spaventosa, più riflessiva che orrida, più divertente che angosciante, ma parliamo pur sempre di un tizio che rimane chiuso in un cimitero la notte di Halloween! Nel 2020, quando lo scrissi, temevo di incorrere in critiche e giudizi negativi, invece Cimiterock è diventato col tempo il racconto preferito dai lettori di Miracoli metropolitani.

Veniamo alla canzone.

Arrivò con un’ispirazione fortissima, impossibile da ignorare… tanto che dovetti interrompere la stesura della storia per imbracciare la chitarra! Il motivetto rockeggiante l’ho inserito in diverse presentazioni; quel “suonando un po’ di rock - rock” l’ho sentito canticchiare a bambini e gente di settant’anni, che meraviglia…

Il brano, scritto nella finzione dal protagonista Antonio Fortunato, parla di morte metaforica. “A ben vedere siamo come morti viventi per come rinunciamo ai nostri progetti.” Antonio è un musicista 'sfigato' che, dopo essere stato deriso dal pubblico, si rifugia nel luogo di pace per antonomasia: il cimitero. Solo che, essendo la notte di Halloween, forse non è stata una grande idea...

Ma è soltanto affrontando le proprie paure che si può rinascere. Antonio riscoprirà sé stesso, il suo talento, i suoi affetti, in maniera rocambolesca e con improbabili alleati. 

Cimiterock, in definitiva, è un ossimoro oltre che un neologismo.

Se vuoi perderti fra le tombe – in maniera un po’ spassosa e un po’ riflessiva – insieme ad Antonio, ti lascio il link per sbirciare / acquistare la raccolta: www.amazon.it/Miracoli-metropolitani

Qui sotto, invece, eccoti la canzone. Ho cercato di migliorarla rispetto alla prima versione, ma rimane una demo voce e chitarra: tu, comunque, immaginatela arrangiata e cantata dai Ramones o dagli Iron Maiden 😉

Buon ascolto!

Due nuovi laboratori gemelli


A proposito di ponti e diari...

Nei prossimi mesi proporrò due laboratori ‘gemelli’, entrambi in presenza: il primo centrato sulla pratica del diario, il secondo sulle decisioni (Il Gruppo di Rottura tornerà, invece, nel 2024, con una nuova veste).

Si tratta di laboratori gemelli’ in quanto entrambi hanno come tema il mio stesso romanzo L’amore provvede, che fungerà da modello ispiratore.

Sono emozionata e felice: per me questi due laboratori rappresentano l’avvio ufficiale della mia professione di counselor!

Il primo laboratorio sarà un breve ma intenso percorso di avvicinamento alla scrittura a mano, con una nutrita testimonianza di letture in forma diaristica, oltre a esercizi individuali mirati. Il secondo è centrato, invece, sulla metafora del ponte (aridaje, torno su questo benedetto ponte!) per fornire strumenti pratici di orientamento: quante volte rimaniamo bloccati, indecisi, intimoriti, senza la necessaria fermezza per oltre-passare?

In entrambi faremo il pieno di citazioni letterarie. Non farò spoiler sul mio libro, e non è ovviamente necessario averlo letto prima: è già inclusa una copia per ogni partecipante nella quota di iscrizione.

Preparerò delle dispense con spunti concreti per iniziare la pratica del diario e per non rimanere sospesi sul ponte delle decisioni una volta concluso il laboratorio. Insomma, i materiali che fornirò a fine incontro saranno un utile riferimento a portata di mano.

Ma, soprattutto, discuteremo in gruppo e ci confronteremo. Il valore delle esperienze personali è immenso, scambiamocelo!

Avvierò questo minipercorso laboratoriale a Torino, tra la fine di novembre e la prima metà di dicembre. Non è necessario partecipare a entrambi gli incontri, anche se utile. Seguimi sui social, darò a breve aggiornamenti in merito alle date!

Attraversare il ponte

Il ponte Isabella, uno degli scenari
del mio romanzo L'amore provvede
 

Attraversare un ponte è una faticaccia.

Non hai certezza di ciò che troverai - o non troverai - dall’altra parte. C’è chi sul ponte ci rimane a lungo, sospeso e tacito a guardare il paesaggio, forse indeciso sul da farsi; c’è chi dal ponte se la squaglia e torna indietro, che la strada vecchia è molto più confortevole di ciò che intravede; c’è chi cambia in continuazione ponte, percorso dall’indecisione più totale; c’è, infine, chi trova il coraggio di attraversarlo. Perché il ponte, al contrario del muro, è fatto per portarti di là. Dall’altra parte. Certo che ti fa paura, qualsiasi scenario ignoto lo fa; certo che lo temi, abbandonare il confortevole terreno non è mica facile; eppure, i ponti ci collegano col futuro, con una potenziale versione di noi stessi, con tutto ciò che può farci crescere…

Forse rischierai di cadere su quel nuovo terreno, forse dovrai cambiare le scarpe, o procedere senza, ma ti accorgerai di quanto sia stato importante muovere quel primo fatidico passo verso una nuova direzione.

Nel romanzo, Chiara si troverà a dover fare una scelta: tornare indietro oppure attraversarlo? Considerata la sua cecità, scegliere di attraversarlo sarebbe una scelta ardua, molto più comodo tornare indietro...

Pubblicare L’amore provvede è stato completare la traversata di un ponte su cui ero sospesa da tanto tempo, che mi ha portato su un nuovo scenario, quello stesso che ora mi permette di condividere con te la mia storia! Magari ne leggerai solo l’estratto o ascolterai la canzone inedita, magari acquisterai una copia, magari fremerai per il seguito, in ogni caso ti auguro di trovare il coraggio di attraversare quel ponte su cui sei sospeso, oppure che che stai raggiungendo a passo svelto. Oltrepassarlo significa andare abbandonare la tua zona di comfort mirando oltre le paure.

Ti lascio con una curiosità sul ponte Isabella: questestate mi ci sono recata per ricostruire meglio la scena, immedesimandomi in Chiara. A un tratto ha iniziato a piovere, proprio come nella scena clou del romanzo. E io ero lì a prendere appunti e tastare il parapetto e odorare la pioggia fra gli ignari passanti...  

Clicca qui per acquistare il romanzo (in formato cartaceo o ebook) o per leggerne lanteprima: www.amazon.it/lamoreprovvede

L'amore provvede- anteprima


Disponibile dal 21/9 su Amazon

Eccola qui, la copertina del mio nuovo romanzo!

Ancora una decina di giorni e sarà disponibile l’ebook (a ruota seguirà anche il cartaceo).

Sono molto emozionata per l’uscita di questo libro, il mio primo romance, rimasto nel cassetto per ben undici anni.

Ci sarà tempo e modo per parlarvi della trama, per ora mi limito ai dettagli essenziali: la storia è ambientata in una romantica e suggestiva Torino; i puntini che vedete nell’immagine di copertina sono i simboli dell’alfabeto braille, il codice speciale utilizzato dalle persone cieche per leggere. A corredare la storia d’amore fra i due giovani protagonisti c’è anche una mia canzone inedita (che vi farò ascoltare presto).

Non sempre vedere è possibile, ma provvedere si può. Quando cominciai a pensare a un possibile titolo, rimasi colpita dalla potenza che sprigionava questo verbo, come se potesse andare oltre l’atto stesso di vedere, non solo a livello semantico; e così lo scelsi per rappresentare l’opera. Il titolo precedente, Chiudi gli occhi, l’ho mantenuto come sottotitolo.

Un decennio per riprenderlo, un ulteriore giro intorno al sole per vederlo pubblicato… Non ho saputo vedere le vere potenzialità del mio stesso romanzo, ma in un modo o nell’altro ho saputo provvedere e rimediare. E ora questa storia diventerà vostra.

Ci ho lavorato tanto, ma ne è valsa la pena. Ogni singola parola.

L’amore provvede.

--- per recuperare le puntate precedenti che ho dedicato allo storytelling, e seguire quelle nuove in cui svelerò maggiori dettagli sulla storia, ti invito a seguirmi su Linkedin o su Instagram ---

Esplorautori- Matteo Bertone

Riprendo in mano questa rubrica per parlarvi di un altro bravo autore: Matteo Bertone. Pur con ritmo lento, Esplorautori nell’ultimo anno mi ha permesso di scoprire e valorizzare alcuni colleghi autori. Pochi, ma me li scelgo buoni! 

Ho conosciuto Matteo lo scorso giugno a Trino, capitavamo nella stessa serata di presentazione; ho comprato il suo libro perché desideravo concedermi una storia di montagna, perlopiù con l’estate alle porte…

Breve trama di Dove ghiaccio attende- Guido si reca in un rifugio alle pendici di un ghiacciaio in Valle d’Aosta gestito dal suo amico André, per trascorrere un insolito addio al celibato prima di sposare Giorgia. Solo in montagna sembra trovarsi a suo agio, lontano da tutto e tutti. Gli incontri in alta quota sconvolgeranno tuttavia la sua gita, e in particolare quello con Amanita, da cui Guido si ritroverà irresistibilmente attratto.

La narrazione è delicata, intima, profonda, un filo malinconica. Le vicende personali e familiari di Guido toccano subito le corde empatiche del lettore, che nel giro di poco si ritrova incollato alle pagine. Alternati alla vicenda principale di montagna, compaiono vari flashback che ricostruiscono la storia personale e familiare del protagonista. Una precisazione sul finale: rimane molto aperto, ma nel complesso non lascia insoddisfatti o sospesi, anche se questa è la mia personale opinione.  

Dell’autore ho avuto subito un’impressione positiva, anche dal modo posato e accorto con cui ha presentato il suo libro.

AltreVoci Edizioni è una casa editrice di cui avevo già sentito parlare, ma questo è il primo titolo che mi capita fra le mani: niente male! Se cerchi un libro per le vacanze, ti consiglio dunque Dove ghiaccio attende.

Trovare una direzione

La presente versione è 'home made' e, appena ne avrò modo, apporterò delle modifiche per migliorarne la qualità strumentale. Tutti i diritti sono riservati e depositati su Patamu.com.



TROVARE UNA DIREZIONE

2023-  Testo e musica di Elisa Cugliandro  © tutti i diritti riservati


Come trovare una direzione

nella mia stazione interiore

se già bramo per l’azione

quando tutt’intorno è desolazione…

Tempo che fugge, tempo che scorre

tutto si muove verso l’altrove

incessante senza pause

ma prima del dove urge il perché

   Eccomi qui come l’ultima volta

fingendo di non esser sconvolta


ancora dentro un’altra rivolta


con la paura di non essere pronta

 

Crocevia di nuove strade

che mi porta a rinegoziare

il mio contratto sociale,

il contatto sociale

Qui è un groviglio di sentieri, di pensieri

che s’affollano, che confondono

poi con un respiro profondo

mi fermo e attendo

Anni avvolta in una coperta corta

con tutto ciò che essa comporta


E poi scoprirsi di volta in volta


in una sorta di rivolta!


Eccomi qui, nel qui e ora…


nel qui e ancora!


Nel qui e ora!


Nel qui e ora! Ora… ora… Ora!

Il senso di incontrarsi in libreria

Ieri ho presentato il mio libro “La Resa del Riso” presso la deliziosa libreria Belleville di Torino.

Sto facendo molte presentazioni rispetto a quando ho iniziato due anni fa, e già solo per questo c’è di che essere grata.

Vorrei però soffermarmi, oggi, su un dettaglio che mi ha molto colpito; il relatore e organizzatore dell’evento, Raffaele Borghesio, ha elogiato l’importanza della partecipazione agli eventi culturali e il ruolo delle librerie indipendenti… Praticamente il fatto che eravamo lì, di martedì sera, a raccontarci di libri e pile sul comodino e autori di riferimento e prossimi romanzi in cantiere!

A fine presentazione si tende a quantificare: quanta gente è venuta, quanti libri sono stati venduti, quanto soldini si son guadagnati. Per carità, nessuno si sognerebbe di non dare importanza a questi aspetti… Tuttavia c’è di più.

Le ricadute di un libro possono verificarsi anche nei giorni successivi all’evento (come mi ha spiegato la libraia: è un classico che qualcuno si presenti poi con calma a chiedere di quel libro), e poi c’è sempre la dimensione delle relazioni umane. Scambiare due chiacchiere con qualcuno non ha veramente prezzo, in quest’epoca, poi, è diventato tutt’altro che scontato…

Dunque non posso non sostenere l’appello di Borghesio a frequentare di più le librerie, non soltanto limitandosi a comprare, ma sforzandosi di partecipare alle varie iniziative (che non sono solo presentazioni: pensate ai gruppi di lettura, o al mio Gruppo di Rottura, oppure alle iniziative dedicate ai bimbi). Incontrarsi fra gli scaffali di una libreria potrebbe far nascere un bello scambio di opinioni. Chissà, anche una bella amicizia. Per i più audaci: magari si rimorchia pure! 

Al contempo Amazon non va demonizzato: è uno strumento che se usato con criterio può rivelarsi utile e persino provvidenziale nell’urgenza, ma ovviamente non deve diventare la prassi! Siamo noi la nostra città, il nostro quartiere, siamo noi che determiniamo la fioritura o lappassimento dei suoi spazi culturali… Immaginate la libreria X che dall’oggi al domani registrasse il pienone: il libraio Y sarebbe ‘costretto’ ad assumere un dipendente per soddisfare le esigenze dei clienti.

È un piccolo esempio.

Per parafrasare il mio libro: la Resa delle librerie! Resa intesa in senso positivo, eh.

Esplorautori: Valentina Di Rienzo



Riecco la rubrica Esplorautori con una nuova puntata. Come già anticipato nell’ultima, oggi vi parlo di Valentina Di Rienzo, che ho avuto il piacere di conoscere lo scorso 2 febbraio insieme a Cristina Origone, durante l’evento Mangiare parole.

Anche in questo caso mi sono ritrovata fra le mani un libro molto distante da ciò che leggo di solito. E anche questa volta ne sono rimasta sorpresa.

Comincio col dirvi che L’esigenza di uccidere è un libro ben scritto e ben editato (particolari mai scontati). La storia è ambientata principalmente a Milano. A indagare in questa storia non ci sono poliziotti, bensì carabinieri. 

Si inizia subito con un prologo fulminante: a parlare in prima persona è il killer, i cui successivi intermezzi si alternano alla narrazione cronologica.

Il protagonista Raul Ferrini ha un passato difficile, sia professionale che personale, tanto che la sua carriera di ufficiale sembra segnata, finché non arriva il caso dell’uccisione di un pentito di mafia e dei due carabinieri che lo scortavano; Raul è il primo a intuire che la verità è ben più complessa di quel che sembra.

Non sono unesperta del genere giallo, ma questo libro ha molti elementi anche del thriller  psicologico; in ogni caso si legge d’un fiato. Lautrice scava nella psiche di tutti i personaggi, anche quelli secondari, ma nonostante gli indizi la risoluzione dellindagine non è affatto scontata.

Se avete voglia di unindagine ben scritta vi consiglio di puntare su questo romanzo. Fra l’altro la curatrice della collana di cui fa parte L’esigenza di uccidere è la scrittrice Sara Rattaro.

Non mi resta che promuovere a pieni voti anche questo libro (ma d’altronde su Esplorautori è difficile che mi spenda per opere che non mi hanno convinto fino in fondo) allegandovi il link. amazon.it/Lesigenza-uccidere

Al prossimo autore/ autrice!

Gruppo di... Rottura!


Alla fine di questo mese debutterà il mio progetto sperimentale di invito alla lettura, il Gruppo di Rottura. Da quando ho iniziato a lavorare e a parlare di quest’idea, la stessa ha subìto inevitabili rimodellamenti, in attesa di quella concretezza che solo l’incontro con i primi partecipanti potrà conferirle.

Non è stato facile creare e modellare questo progetto, fragile e ambizioso, ma la voglia di rimettermi in gioco ha superato le pur ingombranti incognite del caso.

Forse è la voglia di tornare a fare animazione, ciò che mi ha spinto a creare questo progetto (ho sperimentato dei prototipi simili in RSA la scorsa estate), ma come mai ho scelto di dedicarlo proprio alla lettura?

Perché ho sperimentato su di me, negli anni, il potere dei libri, il modo in cui mi hanno cambiato la vita; allo stesso modo vorrei sostenere, stimolare e incuriosire gli altri verso una pratica più efficace e consapevole della lettura.

Cosa si farà nel concreto in questo inedito Gruppo di Rottura?

Credo che il solo fatto di riunire persone, ancorché sconosciute, che vogliano migliorarsi nella pratica della lettura, sia il valore aggiunto del progetto stesso: non c’è ricchezza più grande del confronto reciproco. Ecco perché il Gruppo di Rottura non sarà impostato come una lezione da impartire dicendo alle persone cosa devono fare; il GdR vuol essere piuttosto uno spazio di confronto, con l’aiuto di alcuni preziosi riferimenti – i diritti del lettore – da trattare insieme in modo costruttivo e stimolante. Grazie a questi diritti inventati da Daniel Pennac ci occuperemo della rottura che si affronta quando si legge, quale che sia... di scatole... interiore... 

Le persone torneranno a casa (materialmente, non solo concettualmente) con una borsa piena di suggerimenti e idee per nuove letture, confortate del fatto che altre hanno le medesime difficoltà nel leggere, oppure incuriosite per strategie apprese da qualcun altro.

Non so come andrà la ‘prima’, però sono felicissima di poter iniziare.

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