Sabato ho letto un post interessante su LinkedIn sul saper dire di no.
E mi ha dato lo spunto per parlare, oggi, di rinuncia.
Quant’è importante saper rinunciare a un qualcosa che non fa (più) per noi?
Non è così facile; che si tratti di una relazione, di un acquisto, di un’attività… Se è qualcosa che dobbiamo lasciar andare, o a cui addirittura dobbiamo rinunciare in partenza, è comunque doloroso.
Cosa si può fare per facilitare una qualsiasi rinuncia che sappiamo essere necessaria?
Nel momento in cui dobbiamo operare una scelta, allora qualcosa va per forza scartato: si tratta di “solo” di capire quale sia l’opzione migliore per noi, cosa ci risuona di più.
Se invece si tratta di qualcosa che va tolto dalla nostra vita, perché magari non ci fa bene, allora dobbiamo pensare a una necessaria potatura, che ci alleggerirà e che ci farà stare meglio.
Nell’ultimo periodo – nel mio non-raccontato – ci sono state molte rinunce. E in questo “less is more” vedo l’occasione per maturare. Mica male, già che i quaranta si avvicinano 😅
C’è qualcosa a cui hai dovuto/voluto rinunciare recentemente? Com’è andata?
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