Un'animatrice in 'carriera'- sì, l'animazione è un lavoro (bellissimo)!

Ecco che finalmente inauguro la quarta rubrica! Ma questa è proprio speciale.

Dunque, premetto che faccio un lavoro bellissimo.
Sì, lo ammetto: amo il mio lavoro! Non so quanti lo possano dire, ma è così per me. Il rovescio della medaglia è che ciò che faccio è molto dispendioso.

Ricordo che i primi tempi mi scambiavano per una volontaria. In pratica non dimostravo che stavo lavorando. Perché in effetti non viene spontaneo catalogare come lavoro le attività ricreative. Eppure quello dell'animatore professionale è un lavoro a tutti gli effetti, sebbene venga spesso confuso con quello di altre figure, in primis l'animatore turistico. Il professionale indica che lavoriamo nel disagio e che la nostra mission non è solo di mero intrattenimento.

Io lavoro in una casa di riposo. Ricordo, il primo impatto non fu affatto facile. Non avendoci mai messo piede prima, vi entrai con uno stereotipo quasi fiabesco, del tipo: ci sono dei vecchietti che mi aspettano per giocare a carte e a tombola! Poi, la realtà: la grande maggioranza degli ospiti era affetta da demenza senile o Alzheimer e, almeno apparentemente, non era in grado di seguire nessuna attività strutturata.
Mi ci è voluto del tempo. Poi ho ingranato. Certo, ho dovuto imparare a liberarmi dall'egocentrismo latente ogniqualvolta creavo un'attività, e ho dovuto imparare ad ascoltare, intendo per davvero... Col tempo ho sviluppato un ventaglio di attività più o meno alla portata di tutti; forse non mi crederete, ma ho visto persone affette da Alzheimer cantare a memoria vecchie canzoni… Ecco dove sta il trucco! Trovare una chiave. Avremo modo di approfondire. Per ora, invece, mi basta aver legittimato un po' il ruolo di tutti quegli operatori sociali (quindi compresi i nostri 'cugini' educatori professionali) che lavorano ogni giorno con abnegazione, passione e competenza per il benessere altrui.

Scripta manent- Fuga dall'amore: limited edition!

Ecco alcune considerazioni, a freddo, sulla mia esperienza di crowdfunding con la quale mi sono messa in gioco, col romanzo Fuga dall'amore.

Partiamo dal risultato finale: come penso saprete non è stato raggiunto il traguardo delle 200 copie, che avrebbe voluto dire gloria e pubblicazione, ma mi sono fermata a quota 66.
Potrebbe sembrare un fallimento, eppure non è così: considerate che una buona parte dei circa 65000 titoli pubblicati ogni anno in Italia non supera le 50 copie vendute. Voilà, nel mio insuccesso son riuscita a fare di meglio! La Bookabook, infatti, ha fissato una soglia minima di 60 copie che consente ai sostenitori dell'opera di ricevere comunque la loro copia. Quanto fatto mi consentirà dunque di raggiungere un buon numero di lettori. Senza nemmeno pubblicare. Buffo...
Il crowdfunding mi ha fatto capire con esplicita chiarezza quanto sia difficile oggigiorno fare gli scrittori (non che prima lo considerassi una passeggiata) e nello specifico vendere il proprio prodotto; auto-promozionarsi, senza alcun tipo di gancio, è cosa ardua per un'autrice di fatto sconosciuta.
Torino- Borgo Dora, uno dei luoghi del romanzo
Ritengo la piattaforma Bookabook innovativa ma non perfetta, efficace ma non del tutto efficiente. Coi suoi pregi e difetti, però, è attualmente la miglior offerta per scrittori esordienti in Italia.
Ricapitolando il mio libro verrà distribuito in una limited edition, e poi chissà. Vedremo. Proprio in questi giorni ne sto rileggendo la bozza editata, e mi sono emozionata perché si tratta del primo editing su un mio lavoro! Presto si concluderà questa fase, poi si procederà con grafica di copertina e stampa.



Un invito ai lettori di Fuga dall'amore: fatemi sapere del libro! Quando vi arriverà, se vi piacerà, cosa vi lascerà. E' prezioso saperlo.
Potete continuare a seguire la pagina facebook per restare aggiornati sui risvolti futuri: https://www.facebook.com/fugadallamore

La coccola del lunedì- Non me ne frega niente


"Non me ne frega niente se mentre rimango indifferente il mondo crolla e non mi prende"

La conoscete? Si chiama Levante e negli ultimi anni ha raggiunto una fama abbastanza importante. Quando esordì nel 2013 con la canzone Alfonso, lessi che faceva la cameriera a Torino. Da allora ha fatto carriera, arrivando a collaborazioni importanti: forse ricorderete la recente Sei un pezzo di me con Max Gazzé. Il brano che vi voglio proporre oggi è uno dal testo potente, irriverente, tremendamente attuale. Nel giorno del post voto. Sarà casuale, o forse no. "Ma in piazza scendo solo per il cane, non mi vogliate male" canta Levante in questo pezzo, dipingendo un prototipo di italiano medio menefreghista, egoista e anche timoroso: le disgrazie che capitano agli altri non mi toccano, voglio vivere tranquillo, alla faccia della solidarietà. In tempi in cui preferiamo filmare con lo smartphone un misfatto piuttosto che intervenire, direi che la cantante siciliana ci ha preso eccome. Dunque, godiamoci questa coccola dal retrogusto amaro.



Spazio recensioni- Il censimento dei radical chic

Oggi inauguro la quarta rubrica del blog, lo spazio recensioni. Ho deciso di iniziare con un libro, letto di recente. Attenzione però: non intendo competere con i vari bookblogger che recensiscono libri a raffica, poiché vorrei sentirmi libera di recensire diverse espressioni artistiche (libri, film, album...) seguendo il mio stile. L'obiettivo è quello di valorizzare ciò di cui vado parlando - un po' come la rubrica del lunedì. Buona lettura!


“Ma sì, prendete quel dizionario, come si chiama, dei sinonimi e dei contrari, e per ogni significato scegliete un solo termine, il più facile; dopodiché aprite un dizionario normale e cancellate ogni parola anche vagamente difficile, senza pietà, non voglio più vocaboli tecnici astratti!”
“Ma ‘astratto’ è un vocabolo astratto!” 

Il censimento dei radical chic, di Giacomo Papi, 2019
Edito da Feltrinelli    


La cultura che diventa un vizio. Gli intellettuali la categoria da odiare. E i libri prove di colpevolezza. Il censimento dei radical chic è una lettura tremendamente e ironicamente attuale, sconvolgente per la sua verosimiglianza con l'Italia odierna. Abbiamo un Primo Ministro dell'Interno che manipola a suo piacimento un popolo grezzo, frustrato e ignorante cui viene consegnata una nuova grammatica semplificata per sentirsi meno incapace. Lo scenario disegnato dall'autore è dei più spaventevoli, dunque: un popolo anestetizzato dalla propaganda e castrato nella capacità di pensiero non può che diventare un popolino manovrabile a piacimento. Benché il libro abbia forti richiami orwelliani e distopici in generale, la narrazione si svolge nel nostro tempo, nel nostro Paese, insomma: ci appartiene. E per questo spaventa!
L'autore possiede inoltre uno stile molto innovativo, basti pensare alla gestione delle parole vietate e sconsigliate su cui poggia tutta la narrazione: le troverete infatti depennate, con tanto di motivazione a fondo pagina.
Il censimento del titolo non è altro che un'azione governativa messa in atto per tutelare gli intellettuali, allo scopo di garantirne la sicurezza dopo che uno di loro è stato massacrato per aver citato Spinoza in un programma televisivo per famiglie. Leggere diventa sempre più un atto proibito - o rivoluzionario - mentre il popolo italiano scivola sempre più verso la mediocrità, accettando come cosa buona una semplificazione della loro lingua. Sul finale, poi, sembra che l'autore voglia mostrarci due possibili strade: la carta bruciata e le parole proibite imparate a memoria (con fortissimi richiami a Fahrenheit 451) per custodirle. Un finale dunque aperto, secondo la mia modesta interpretazione, aperto apposta perché il lettore possa riflettervi sopra. 
Tuttavia in quest'opera non sono riusciti benissimo i personaggi, troppo remissivi, a partire dalla protagonista Olivia. Sono dell'idea che un romanzo debba avere dei personaggi forti, profondi, che possono anche essere un disastro, a patto che evolvano e crescano fra le pagine... Altrimenti il rischio per il lettore è quello di sentirsi smarrito. Viene meno la speranza. Credo però che questa remissività fosse un preciso intento dell'autore (troppo abile per trascurarli così!) per metterci un po' spalle al muro col finale, di cui ho parlato poc'anzi. 
In conclusione Il censimento dei radical chic è un libro che si divora facilmente, per il suo stile inedito e irriverente. Andrebbe letto nelle scuole al pari di Manzoni e Dante. Perché ci riguarda, è del nostro tempo che si parla, in modo terribilmente verosimile.


Narrazione (coinvolgimento e svolgimento della trama) OK!
Linguaggio (grammatica, sintassi, ricchezza del lessico) SUPER!
Stile/ originalità (quanto l'autore sia riuscito a distinguersi) SUPER!
Personaggi (loro evoluzione, caratterizzazione, dialoghi) ACCETTABILI
Copertina e quarta di copertina (presentazione esteriore del libro) OK!


Scripta manent- Gocce di sogni

Sono stati giorni difficili, motivo per cui ho dovuto stoppare gli articoli di questo blog venendo meno alla 'regola' che io stessa mi ero imposta: pubblicare almeno 2 post a settimana. Ma. Come detto, sono stati giorni difficili.
Continuano a esserlo, in realtà.
E allora ho pensato di rimettermi a leggere e a scrivere. 
Quest'oggi il blog riparte con la rubrica del martedì Scripta manent; vi vorrei riproporre un articolo postato tempo fa su facebook, perché perfettamente in linea con lo stile FaReSol. Rileggerlo ci farà bene.

 
                       Gocce di sogni

                           ( tratto dalla pagina facebook  FUGA DALL'AMORE- CAMPAGNA CROWDFUNDING )

Bisogna credere nei sogni!
Invece di fare e rifare soltanto cose, lavori, azioni che finiamo poi per odiare. Proviamo a sognarci su. Ma senza contagocce.
Crederci!
Sogno di entrare nella farmacia del buonumore, e di acquistare felicità in gocce. Qualcuno a Firenze s’è inventato (per davvero) una farmacia letteraria in cui dispensano libri come fossero medicine, a seconda dei sintomi, con tanto di foglietto illustrativo!
A volte le buone idee diventano tangibili progetti. Persino a me è successo, a furia di buttare gocce in questo e in quel mare.
Credere nei propri sogni non significa però essere degli stupidi illusi. Basta amare quel che si fa, essere coerenti con se stessi senza dover compiacere nessuno. E’ già un ottimo punto di partenza, no?
Leggere aiuta a sognare. Molto più di qualsiasi schermo. Perché è il momento in cui gli occhi scorrono fra le parole e la mente è finalmente libera di sprigionare la forza dell’immaginazione. Ti affezioni ai personaggi, ai luoghi narrati, persino ai dialoghi, capisci qualcosa della tua vita pur leggendo di mondi immaginari. Ti distrai piacevolmente. Ti senti meglio insomma. Altro che medicine.
Eppure, pare che ormai leggere sia roba da anticonformisti: ci dicono che in Italia si legga poco... Forse perché già a scuola ce lo fanno vivere male, obbligandoci a leggere? Io sono una scrittrice, ma come voi ho odiato leggere diversi libri diverse volte, tanto che prediligevo i fumetti. Finché un giorno mi sono capitate le storie giuste, quelle di cui ti innamori subito, quelle che ti cambiano la vita. Poi ho scoperto che ne avevo da raccontare anch'io, di storie. Quando ho iniziato a scriverle, però, ho pensato: “guai a me se scrivo una roba pallosa!”, perché volevo coinvolgere i lettori, farli innamorare di quelle pagine. Non so quanto ci sia riuscita. Perché sto ancora aspettando un reale riscontro di pubblico.
Ecco perché ho scritto Fuga dall'amore... Affinché voi poteste leggerlo! E’ la mia piccola goccia nell'infinito mare dei sogni. Ma una singola goccia, a osservar bene, non lascia mai indifferente l’acqua che l’accoglie.

Top 7- Le trilogie più belle del cinema

Buongiorno! Inauguro oggi la terza rubrica, la Top seven. Perché proprio il numero sette? Beh... Ho pensato fosse la giusta via di mezzo fra una Top ten e una Top five. Gli argomenti saranno i più disparati, anche se libri, film e canzoni saranno assai ricorrenti. Attenzione però: il problema della Top 7 è che inevitabilmente dovrò lasciar fuori sempre qualcosa d'importante. A volte sarà per banale dimenticanza, ma potrete segnalare nei commenti. Se invece è una scelta tecnica precisa non mancherò di segnalarlo io stessa nel post! E infine ricordate di non prendere troppo sul serio la classifica, si tratta di un punto di vista. Buona lettura!



-TOP 7-

LE TRILOGIE PIU’ BELLE DEL CINEMA
Parliamo di film hollywoodiani: quali sono stati i più belli di sempre? Oggi parliamo di saghe, ma nello specifico 'solo' di trilogie; mi sono presa la libertà di considerare come trilogie anche pezzi di saghe diventate tali sono in nome del marketing odierno. Se ne avete una precisa in mente, sì, è proprio quella lì... Chissà dove l'ho posizionata...

           
     7. Iron Man (2008- 2013)
      "Io sono Iron Man!"
      Dell'immenso universo Marvel ho scelto la trilogia che più ha riscosso successo di critica e pubblico, quella dedicata a Tony Stark. Degli Avengers è proprio lui a fare la parte del leone, merito dell'interpretazione di Robert Downey Jr soprattutto, che ben ha reso un uomo così sicuro di sé da sdoganare una delle rigide regole dei supereroi: mai rivelare la propria identità. Lui invece la sbandiera con una frase che diverrà leggenda nel recentissimo Avengers Endgame: io sono Iron Man!


       6. Matrix (1999- 2003)
      "Welcome to the real world"
      L'impatto culturale di Matrix è vastissimo, ma qui la classifica è di trilogie e quindi l'opera si guadagna solo il sesto posto: il secondo e il terzo film non sono stati all'altezza dell'eccellente capostipite, purtroppo. Comunque a distanza di vent'anni Matrix è ancora in grado di sorprendere. Si può considerare un'interessante interpretazione del nostro tempo attuale? Che preferiamo troppo spesso il comodo virtuale alla dura vita reale? Quant'è difficile disconnettersi... 

         
     

       5. Batman (2005- 2012)
      "Per superare la paura devi diventare paura!"
     Devo scoprirmi: Christopher Nolan è il mio regista preferito. A mio avviso ha saputo rilanciare un personaggio che a livello cinematografico stava un po' scadendo, colpa di precedenti non proprio all'altezza. Lui invece ne ha firmato la genesi in un modo eccellente, dirigendo ottimi attori a partire da Christian Bale. Questa cupa trilogia porta però con sé delle ombre, dentro e fuori dal set, basti pensare alla tragica scomparsa di Heath Ledger, cui venne poi consegnato un Oscar postumo per l'interpretazione del Joker. Per chi ama il personaggio di Batman credo non ci siano trasposizioni superiori a questa trilogia; il mio preferito in assoluto è stato Batman begins. Il modo in cui Bruce Wayne arriva a costruirsi l'identità dell'uomo pipistrello è semplicemente geniale.


     4. Indiana Jones (1981-1989)
      "Ah, il dessert. Cervello di scimmia!"
    Quando si parla di Indiana Jones si parla di un mito. L'archeologo avventuriere per eccellenza, senza eguali nel genere di avventura, in una trilogia leggendaria. Tralasciando il quarto film della saga realizzato vent'anni dopo, Indiana Jones resta una delle trilogie meglio riuscite, cui non a caso collaborò George Lucas al soggetto: il risultato s'è visto. Il tempio maledetto è l'episodio che meglio racchiude l'essenza del personaggio, e anche quello più divertente. Memorabili poi le tre prove finali dell'ultima crociata, così come non si può scordare la mitica colonna sonora che accompagna Indy lungo i tre film. Pur trattando temi esoterici, religiosi e mistici, la saga è su misura per famiglie.    

                            3. Il Signore degli anelli (2001-2003)
       "Il mio tessoro!"
      Siamo al podio! Ho scelto la mitica saga di Peter Jackson perché la considero l'apoteosi del genere fantasy, oltre che la miglior trasposizione da libro a film mai realizzata a mio modesto parere. La metafora dell'anello del potere idealizzata da Tolkien è resa benissimo nei tre film che, non a caso, hanno fatto il pieno di Oscar. Il Ritorno del Re ne ha vinti addirittura 11. Anche qui, mi sbilancio, ho una leggera preferenza per il primo capitolo, La compagnia dell'anello. Le ambientazioni sono semplicemente spettacolari, i personaggi pure. Uno dei meglio riusciti è senza dubbio Gollum. Il Signore degli anelli è una di quelle saghe che guarderesti all'infinito, nonostante la lunghezza delle pellicole, circa 3 ore ognuna. Eppure hanno una magia tutta loro. Consiglio la lettura dei libri. Epici.

-         2. Ritorno al futuro (1985- 1990)
       "Ci vediamo nel futuro! 
        -Vuoi dire nel passato?!"

    Ecco un'opera ricordata dalla mia generazione con grandissimo affetto. Il grande merito di Back to the future è - finora - quello di essere rimasta una trilogia pura, senza ridondanti e pericolosi sequel come successo ad altre saghe. I viaggi nel tempo sono materia difficile, personalmente ho sempre trovato irritante l'espediente narrativo del tornare nel passato per aggiustare le cose (come nel recentissimo Avengers Endgame). Ma Ritorno al futuro è un'eccezione. Marty che viaggia indietro di una generazione per incontrare i suoi giovani genitori, e così conoscerli e in qualche modo cambiarli interagendo con loro, Marty e Doc che incasinano il flusso del tempo, la Hill Valley rivisitata nelle varie epoche... Il regista Zemeckis è riuscito a farla funzionare ottenendo uno spettacolo d'intrattenimento leggero, emozionante, unico e irripetibile. Ottima la colonna sonora, semplicemente leggendarie alcune scene come la doppia scia di fuoco lasciata dalla DeLorean. E l'interpretazione del futuro nel secondo episodio è apprezzabile, anche se qui aspetto ancora la giacca che si asciuga da sola e le scarpe auto-allaccianti!

immagine tratta da Wikipedia
-          1. Star Wars (1977-1983)
      "Usa la forza, Luke!"
    La saga per eccellenza, con cui la mia generazione e quelle precedenti sono state svezzate, ma attenzione: qui mi riferisco solo alla trilogia originale. La portata dell’universo Star Wars non ha eguali nel mondo, per merchandising e impatto culturale, tanto da indurre la Disney a comprarsi la Lucasfilm per proseguire la saga... Ma eguagliare quella trilogia non si può. Credo che L'impero colpisce ancora abbia toccato l'apice di successo possibile di ogni space opera con due celebri frasi: Io sono tuo padre del villain per eccellenza Darth Vader, e il Lo so di Han Solo in risposta al ti amo della principessa Leia. Chapeau a Lucas che s'è inventato una galassia e una storia così incredibili. Non puoi non amare questa saga dall'inizio, già da quando partono i titoli di testa. Perché funziona tutto: colonna sonora, attori, sceneggiatura, mostri... tutto. Ricordate la spassosa scena del bar in Una nuova speranza? Quando la guardo non posso fare a meno di ridere, già solo per la musichetta in sottofondo. E poi ci sono quei dettagli che sono diventati leggendari, come le spade laser. Il valore aggiunto della trilogia originale sono comunque i personaggi, sia i buoni che i villain. Dei film successivi, a mio parere, solo La vendetta dei Sith ha saputo tenere il passo proprio per la resa dei personaggi, in primis Anakin Skywalker. Ma alla fine si sa che correremo tutti al cinema lo stesso, a dicembre, per vedere come finirà la saga stellare. Se davvero finirà...


Scripta manent- Fuga dall'amore

Rieccomi a voi, lettori.
Oggi parte la mia rubrica Scripta manent. Il martedì, dunque, vi proporrò un pezzo del mio variegato repertorio creativo.



"Se vuoi posso trasformarti, renderti irriconoscibile. Davvero. Sarai più Madonna che Flavia, ci puoi giurare!"


Questa è la settimana del Salone del Libro di Torino. Non potevo non parlarvi di un libro, visto che li scrivo! Scelta obbligata: vi parlerò del mio Fuga dall’amore, perché la campagna crowdfunding che lo vede protagonista sta per concludersi. A 7 giorni dal termine ormai i giochi sono fatti: il romanzo non finirà in libreria. Chi lo desidera, però, può ancora pre-ordinarne una copia! Bookabook, infatti, distribuirà il libro (solo) ai sostenitori. Se il libro vi interessa, precipitatevi qui! Potete consultarne anche soltanto l'anteprima gratuita, sempre reperibile al link sovrastante.

Di cosa parla il mio libro? Vi rimando innanzitutto all'ultima recensione, così che abbiate un parere esterno su cui basarvi. https://ilmondodicry.blogspot.com/2019/04/recensione-fuga-dallamore.html
Fuga dall'amore non è un romanzo d'amore, come potrebbe ingannevolmente suggerire il titolo, ma un romanzo sull'amore. Flavia è la fuggente in questione, quando il fato le offre un'opportunità pazzesca: diventare un'altra. E così la ragazza si trasforma in V fa ali, una diva bellissima, le cui fattezze aiutano Flavia a raccogliere il successo che le era precluso senza maschera. Il problema sarà poi reggere il doppio gioco... 
Mai mi sarei aspettata di poter condividere Fuga dall’amore, tanti sono stati i rifiuti presi negli anni, perché di anni parliamo... e invece mi porto a casa 3 recensioni positive oltre a 64 lettori, per ora. Questo è il mio bicchiere mezzo pieno. Ma vi parlerò del crowdfunding in maniera più approfondita fra due settimane, quando i giochi saranno davvero finiti.
P.S.: se siete (o diventate) sostenitori della mia campagna crowdfunding, vi ricordo che potete richiedermi il pdf del mio primo romanzo, Damazerico: ve lo mando via mail a costo zero.
Se siete curiosi, vi preannuncio che prossimamente condividerò l’incipit del mio secondo romanzo, mai pubblicato e quasi mai proposto a nessun editore, Chiudi gli occhi.
Se siete ancora più curiosi, sappiate che ne ho un quarto pronto a essere condiviso, spero anche pubblicato. Chissà.




La coccola del lunedì- Alieno

Buongiorno lettori,
siete pronti? Questa settimana inauguro le prime tre rubriche: La coccola del lunedì, Scripta manent e la Top 7. Partiamo subito con la coccola!



"Tutto quello che ho fatto di grande è amarti"


Come primo pezzo della mia rubrica ho scelto una canzone abbastanza sconosciuta, ma recente. Si tratta di Alieno del gruppo La Scelta. Ecco, starete pensando: ma chi li conosce? E in effetti non sono un gruppo famoso. Eppure nel 2008 debuttarono a Sanremo giovani con un brano di tutto rispetto, Il nostro tempo, che si piazzò secondo dietro L'amore dei Sonohra, canzone più banalotta nel testo ma assai più d'impatto emozionale (oltre che radiofonico).
Dopo dieci anni il gruppo mantiene il suo stile proponendo Alieno, canzone un po’ atipica, dunque poco radiofonica, come del resto le loro precedenti. Pregevole l'arrangiamento, azzeccato il coro finale, orecchiabile il ritornello che non scade nel banale.
In Alieno c'è armonia, ma anche carica, positività, voglia di vivere! A me è arrivato tutto ciò, fin dal primo ascolto. Voi che ne pensate?  
Mi sono sempre chiesta come sia possibile che alcune eccellenti canzoni passino completamente inosservate; forse siamo troppo abituati alla mediocrità che ci propongono le radio per scorgere dell'altro
Ecco, con questa rubrica intendo parlare soprattutto di quei musicisti, interpreti, cantautori che osano qualcosina di più. 
Buon ascolto e buona carica!



Vieni avanti, creativa! 7 anni dopo

Sorpresa! Sorpresi?
Sono di ritorno. Esattamente 7 anni fa inauguravo il mio primo blog, che la Man esca allo scoperto. Ed eccomi qua, il 2 maggio di sette anni dopo, a inaugurarne un altro sulle ceneri del passato (anche se formalmente è sempre lo stesso blog), pur disponendo di molto meno tempo libero.
Perché?
Credo che le mie motivazioni siano legate a tutto quello che nel frattempo è accaduto all’Elisa scrittrice, soprattutto, lungo questo arco temporale. Ho capito che oggigiorno lo scrittore deve preoccuparsi più di vendere che di scrivere il proprio libro, ma se si tratta di vendere non sono molto brava. Però ho vissuto nell’anonimato per troppo tempo, alla disperata ricerca di un trampolino di lancio che non è mai arrivato... Ho pensato quindi di costruirmi un pubblico piano piano, andando a caccia di lettori.
Come mai ho deciso di cambiare nome e fattezze al blog? Beh, diciamo che era necessario differenziarmi un po’ dalla Man esca di una volta, che nel frattempo è cresciuta e maturata. Ho scelto il mio nickname di Instagram, FaReSol, perché riassume bene l’idea: portar luce attraverso la leggerezza. Nello specifico ho deciso di coltivare 5 diverse rubriche che spero incontreranno il vostro gusto:

-   La coccola del lunedì. Roba leggerissima per iniziare la settimana con una coccola… sonora. Vi racconterò di una bella canzone, magari poco conosciuta, che merita d’essere ascoltata.
-    Scripta manent. Il martedì proporrò qualcosa del mio repertorio: incipit di romanzi, articoli, raccontini e molto altro. Vi avverto: ho materiale per cento blog.
-        Spazio rcensioni. Il mercoledì proporrò una recensione. Se sarà di un film, per esempio, parlerò degli aspetti che mi competono, quindi sceneggiatura e personaggi più di inquadrature e regia. 
-     Un’animatrice in ‘carriera’. Il giovedì racconterò del mio lavoro di animatrice professionale, cercando innanzitutto di sdoganare il classico stereotipo dell’animatore da villaggio turistico che tutti hanno più o meno in mente. C'è molto di più. E invito i miei colleghi animatori - e affini - a interagire con commenti, contenuti ed esperienze.
-       TOP SEVEN. Chiuderò la settimana con una classifica (da non prendere mai troppo sul serio) su un determinato argomento.

IMPORTANTE: con un lavoro, un marito, una figlia e tante lavatrici da fare non potrò garantire 5 post ogni settimana, però prendo l’impegno di pubblicarne 2-3 a rotazione. Prima la qualità, poi la quantità, giusto?

Approfitto in chiusura per raccontarvi di un’avventura che si sta per concludere: il mio romanzo Fuga dall’amore è (ancora per una dozzina di giorni) in campagna crowdfunding con la casa editrice Bookabook. Siamo attualmente a quota 62 copie pre-ordinate. Questo significa in buona sostanza che il romanzo non finirà in libreria. Ma non importa. Ho guadagnato 62 lettori e 3 recensioni positive! Se siete curiosi potete reperire qui l’anteprima; se vi intriga, avete ancora qualche giorno di tempo per fare il pre-ordine, visto che è ormai certo che il libro verrà stampato e distribuito almeno fra i sostenitori. Ecco il link di riferimento: bookabook.it/libri/fuga-dallamore/

Vi do appuntamento a prestissimo col lancio della prima rubrica!
Elisa

COMING SOON



Il blog riapre!
Con una veste totalmente nuova, con un nome nuovo e tante novità...
Esattamente 7 anni dopo Man esca, rieccomi qua.

Vi aspetto col primo post
-GIOVEDI' 2 MAGGIO 2019-

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I BUONI PROPOSITI DEL LETTORE

Vorrei cominciare questo nuovo anno condividendo i buoni propositi... del lettore. Molte persone, infatti, mettono fra i buoni propositi qu...