Fattore 1%: caffè amaro

Ecco il link della prima puntata della saga, se ve la siete persa: faresol.blogspot.com/2021/04/fattore-1-un-cambiamento-possibile

Perché è così difficile cambiare? Perché è la pigrizia a vincere?

Iniziare non è il problema più grande: la vera sfida è mantenere nel tempo la premessa (o promessa). Molte persone seguono miti di diete radicali, forme fisiche perfette, buoni propositi che sono sempre troppo impegnativi, per poi mollare, all’improvviso, proprio come si era iniziato.

Siamo bombardati da miti motivazionali, del tipo credici, basta crederci e il tuo sogno si avvererà!, e invece non è proprio così. Non perché non sia giusto crederci, ma semplicemente perché la motivazione non basta. La vera chiave del successo è la costanza, che a sua volta necessita di pazienza. Costruirsi un percorso virtuoso richiede tempo, oltre che fatica; quante persone sono disposte ad aspettare che i semi diano i loro frutti?

Il metodo dell’1% è un qualcosa di quasi impercettibile, ma autentico. Più sostenibile e più fattibile. Ti ricordi la prima puntata? Ti avevo raccontato della palletta di zucchero tolta dal caffè. Io che ho sempre divorato dolci e buttato zucchero in quantità, ecco, una decina di giorni fa ho festeggiato il primo caffè amaro della mia vita. Senza latte, senza pallette di zucchero. Ci ho messo circa un mese e mezzo, non l’ho fatto da un giorno all’altro. Ho rallentato quando sentivo che non ero pronta per togliere altro zucchero, ho mantenuto il ritmo senza cedere, fino ad avvicinarmi al risultato: un caffè macchiato amaro. Senza fretta né pressioni ho atteso ancora, fino ad arrivare a bere il caffè amaro con soddisfazione. Ormai mi ero abituata al gusto. Ecco fatto, ora guai a chi mi porgerà la bustina di zucchero accanto alla tazzina ;)

Ora, questo era un piccolo esempio, non è che devi per forza arrivare a bere caffè amaro pure tu! Sono certa che però ci sia qualcosa che desidereresti togliere o ridurre, visto che oggi ti ho parlato di questo, di una rinuncia... Magari si tratta delle sigarette, oppure del cellulare, o della playstation, o dei chili, i dolci, il sale, o quello che ti pare. Cambia poco. Comincia a depotenziare il tuo carico vizioso in una percentuale talmente piccola da rendere minimo o quasi lo sforzo. Sarà più sopportabile. Il giorno successivo, prosegui a sottrarre. Raggiungerai il tuo obiettivo solo se manterrai intatta la costanza, con la pazienza di saper aspettare. Prendilo come il tuo personale campionato: per centrare la zona Champions dovrai comunque disputare tutte e 38 le giornate, accumulando punti senza demoralizzarti per le sconfitte o i pareggi lungo la strada.

Volere è potere, d’accordo, ma deve valere tutti i giorni! Ecco la differenza tra i miti motivazionali seducenti ed effimeri, e una vera strategia efficace quanto sostenibile.

Non è facile, lo so, all’inizio non percepirai il cambiamento. Faticherai sempre più lungo la strada, ma il beneficio sarà lì ad attenderti.

 

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