Buon compleanno Tealtro!

A volte le idee nascono così, disattese.
Un anno fa ero in piena crisi di ruolo, identitaria, esistenziale, universale. Stavo interrogandomi- tormentandomi su quale fosse il mio reale posto nel mondo, prima di andare in giro a rivendicarlo. Da una serie di bislacchi appunti concepii una sorta di gioco per capire meglio questa faccenda del ruolo (non chiedetemi perché, io funziono così...), un gioco insomma per scoprire; ma quel gioco non era per una persona sola, bensì per un gruppo di persone che vuol riflettere, darsi e prendersi dei consigli, confrontarsi, scoprire, scoprirsi, vedersi sotto una luce nuova, e tutto ciò attraverso il magico e divertente palcoscenico della finzione. Avevo inconsapevolmente inventato il progetto Tealtro. Scelsi il nome Tealtro proprio per sottolineare la voglia di scoprire l'alterità nelle sue tante sfaccettature: un altro me stesso, l'altro davanti a me, un altro modo per veder le cose... E dire che io volevo solo capire qual era il mio ruolo...
Me n'ero appena creato uno!

Scoprite i vostri ruoli, 23 marzo 2014

E' trascorso un anno solare dalla prima sortita ufficiale, il primo workshop organizzato con gli amici più cari... come cavie. L'entusiasmo fu tanto grande da spingermi ad andare oltre: Scoprite i vostri ruoli sarebbe infatti diventato la coda di un percorso assai più complesso.
Non è stato un anno facile, però: sono stata sul punto di lasciar perdere tutto. Ma dopo 12 workshop, 40 differenti partecipanti e una bravissima collega con cui co-condurre è dura lasciar perdere! Certo, ora mi ritrovo con l'armadio strapieno di costumi, accessori e schede personaggio, ma posso dire che ne vale la pena. Happy birthday Tealtro!

PS: ricordo che il progetto sta proseguendo in quel di Torino; abbiamo ancora in programma 5 workshop da qui a giugno, il cui prossimo si terrà fra pochi giorni, venerdì 27 marzo. Se qualcuno volesse info su come partecipare ci scriva a: progettotealtro@gmail.com

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Marzo

Marzo...
E' una toccante canzone di Giorgia. Ma anche Lucio Battisti non scherzava coi Giardini di
marzo.
E' il mese in cui iniziai a scrivere Damazerico. Qualche anno più tardi, la storia si sta ripetendo con un nuovo romanzo.
Marzo.
E' il mese delle nuove sfide per me, delle ispirazioni profonde che precedono quasi sempre un momento di crisi e cambiamenti chiamato aprile.
Marzo è voglia di ripartire.
A marzo ho provato ad osare, smettendo di parlare sottovoce.
Marzo è il mese in cui abbiamo scelto di volere più luce.
Nel marzo di due anni fa elessero Papa Francesco, un sorprendente umile riformatore. Marzo è anche il mese della Quaresima, tempo sobrio e di piccole rinunce.
A marzo si svestono cautamente i cappotti e le sciarpe.
Era il 17 Marzo 1861 quando si raggiunse l'Unità d'Italia. Sempre in ritardo, noi italiani. Quando gli altri già erano Stati nazionali, noi lì a perder tempo col Rinascimento...
A marzo abbiamo istituito una festa per le donne e una per i papà. Perché al giorno d'oggi non è facile esser donna, né papà. Tanto meno in Italia. Istituiamo anche la festa dei giovani? 
E pensare che marzo deriva da Marte, il dio della guerra. Molte guerre cominciavano in questo periodo. L'istinto a lottare infatti ci è rimasto, a marzo. 
Il 23 marzo di un anno fa lanciai per la prima volta il Progetto Tealtro.
Era un gioco, uno scherzo. Sta diventando un progetto vero. 
A marzo mi sono accorta.
A marzo mi sono laureata. Di corsa, un po' alla svelta.
A marzo mi sono svegliata.
Sarà pure pazzo, ma è pur sempre a marzo che arriva la primavera.

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I BUONI PROPOSITI DEL LETTORE

Vorrei cominciare questo nuovo anno condividendo i buoni propositi... del lettore. Molte persone, infatti, mettono fra i buoni propositi qu...