Leggere leggeri

Cerca il post su Instagram! @elisa_faresol


Dicono che l’estate sia il tempo perfetto per leggere. In vacanza, sotto l’ombrellone, cosa c’è di meglio di un buon libro?

Sì, ma quale libro?

In fondo non è mica obbligatorio portarsi un libro in spiaggia, anche se il titolo giusto “fa figo” e magari può servire per far colpo. (Occhio però: baccagliare sfoggiando Kafka o Dostoevskji può essere controproducente se poi non lo si approfondisce ;)

Da scrittrice penso che l’estate possa davvero essere loccasione giusta per approcciarsi alla lettura, se durante l’anno non siete riusciti a leggere granché per mille motivi. Attenzione: scegliete con cura il titolo o i titoli da buttare in valigia! Bisogna leggere leggeri. Dev’essere un piacere, non una tortura. Ecco perché proseguendo il post troverete dei suggerimenti - suddivisi per ‘ambientazione’ – di narrativa. Ho cercato di creare una lista variegata e qualitativa che non scordasse i classici ma che comprendesse anche qualche collega autore meno noto.  

Allora, dove andrete in vacanza?

MARE
Se la vostra vacanza sarà classica, sole-spiaggia-mare, allora meglio associarci un classico: Robinson Crusoe! La storia del naufrago per eccellenza Robinson (per la quale Defoe avrebbe tratto ispirazione da fatti realmente accaduti) vi travolgerà molto prima dello sbarco sull’isola, senza dubbio il momento topico del libro, ma tutto ciò che lo precede non sfigura affatto. La permanenza forzata sullisola si rivelerà piena di sorprese. Epico.

Vorrei lasciarvi però altri due suggerimenti, ideali per chi desidera una lettura più breve e scorrevole: Il calamaro gigante e Il gabbiano Jonathan Livingston. Nel primo caso abbiamo un’opera contemporanea, a firma di Fabio Genovesi, che nella sua particolarità saprà coinvolgervi attraverso la storia-leggenda del calamaro gigante; nel secondo caso abbiamo un classico breve di Richard Bach, forse meno gettonato di altri più fortunati come Il Piccolo Principe ma davvero piacevole. Un libro adatto ai sognatori e aspiranti tali che si perderanno con lo sguardo verso limmensità del mare.

MONTAGNA
Qui la letteratura è sterminata, ma spesso i titoli più gettonati sono quelli ambientati in alta quota, storie di sopravvivenza e di avventura. Quel che vi sento di consigliarvi, però, è La cena dei coscritti di Michele Marziani. Questo libro, ambientato in montagna, racconta di un anziano - lontano dai classici stereotipi - che si mette a lottare in difesa del suo territorio con due coetanei, anche quando sembra essere una causa persa. Nella parte finale il libro cambia bruscamente passo, ma l’abilità dello scrittore è tale per cui si rimane coinvolti e curiosi più che spiazzati.

Per chi vuol andare in alta quota, invece, suggerisco di leggere qualche autobiografia, magari a firma di Messner o Bonatti, le cui vite hanno ben poco da invidiare alle avventure letterarie! Infine, se cercate la lettura filosofica e impegnata, un buon libro da sfogliare a qualsiasi quota (ma anche a casa) potrebbe essere Il monaco che vendette la sua Ferrari di Robin S.Sharma. Il titolo dice già molto; garantisco che a fine lettura non si rimarrà più gli stessi.

CAMPAGNA
Se trascorrerete le vacanze in un bel rustico fuori città, immersi nel verde, allora potreste leggere Io non ho paura, che si svolge in un imprecisato Sud Italia. La storia potrebbe esservi già nota: l’incontro fra due bambini, che poco alla volta stringono amicizia nonostante uno sia libero e l’altro prigioniero… Temi forti ma trattati dal punto di vista innocente del piccolo protagonista.

In alternativa suggerisco un altro autore italiano: Andrea De Carlo. Ne ha scritti tanti belli, ma quello che si presta meglio all’aria aperta è Giro di vento. Ambientato in Centro Italia, fra misteriose colline boscose dove si nasconde un’isolata comunità di bizzarri individui con cui un gruppetto di facoltosi milanesi verrà a contatto. Amaro ma coinvolgente.

CITTÀ D’ARTE 
Se siete alla scoperta di città meravigliose fra escursioni urbane, giri per musei e foto a grappolo di ogni scorcio, potreste non aver tempo/ energie sufficienti da dedicare alla lettura. Il mio consiglio è di ritagliarvelo per il treno o per l’aereo, oppure di dedicare una mezz’ora in hotel, magari dopo cena o dopo una doccia rigenerante. Suggerisco di darsi ai racconti, che potete finire in breve, magari uno per tappa. Un ottimo compagno di viaggio potrebbe essere Babelifish di Gino Pitaro, di cui ho parlato recentemente sul blog.

Come classico, rimanendo sui racconti, potreste affidarvi a Edgar Allan Poe, Racconti del terrore, se naturalmente amate il genere. Se invece siete assolutamente tipi da romanzo, vi suggerisco lultimo che ho letto: Penelope alla guerra di Oriana Fallaci. Ambientato fra Roma e New York, è il libro ideale per scoprire questautrice se ancora non la conoscete. Altra opzione di qualità: quale che sia la vostra meta potreste aggiungere in valigia Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, libro di rara bellezza anche se tratta tematiche forti. Ambientato in Afghanistan.

VIAGGIO D’AVVENTURA
Se il vostro sarà un viaggio d’avventura, poco strutturato o fatto di tante esperienze diverse, allora bisogna scegliere un libro all’altezza del vostro tour! Butto subito un titolo altisonante: Frankestein di Mary Shelley. Difficile inglobarlo in un solo genere, in un’epoca in cui peraltro non esistevano i generi commerciali così come li concepiamo noi, però ha tutti gli ingredienti per un’avventura: inseguimenti, azione, città e località europee, spostamenti, ambientazioni variegate… proverete angoscia, più che paura.

Se invece desiderate qualcosa di esotico suggerisco allora Vita di Pi, che ho già recensito in passato - faresol.blogspot.com/2020/07/spazio-recensioni-vita-di-pi.

A CASA 
Rimanete a casa? Oppure, siete appena rientrati? Nessun problema! Il titolo giusto saprà tirarvi su il morale. Quello che ci vuole è un’avventura per poter viaggiare restando fermi: Ventimila leghe sotto i mari. In generale qualsiasi libro di Jules Verne farebbe il caso vostro, ma questo in particolare è davvero leggendario. Un’avventura che Verne seppe curare nei minimi dettagli, rendendola verosimile.

Se desiderate un’avventura più “statica”, ma coinvolgente, allora leggete Il barone rampante di Italo Calvino. Un ragazzo dodicenne in un moto di ribellione sale su un albero e da lì non scende più, mentre nel frattempo cresce e si fa uomo.

PS: se volete rimorchiare con Dostoevskji, allora vi suggerisco Le notti bianche. Breve, semplice e romantico, farete un figurone con le ragazze (o coi ragazzi).

E se ancora questi consigli non vi bastano...

Eccovi i consigli bonus!

… Poteva davvero mancare la saggistica? Certo che no! Ecco qui i miei consigli per chi predilige la non-fiction.

-          Progettare la lentezza di Paolo Pileri. Un libro meraviglioso che vi racconta che cos’è la lentezza: capitoli scorrevoli ma chiari per comprendere quanto bene possa farci rallentare, con la bici oppure a piedi. Ottimo anche l’approfondimento turismo di massa e turismo lento.

-          Il gioco infinito di Simon Sinek. È stato il mio libro delle vacanze l’anno scorso, ve lo propongo soprattutto se faticate a non pensare al lavoro anche in spiaggia. Questo è perfetto, vi farà abbracciare un nuovo punto di vista.

-          La tentazione del muro di Massimo Recalcati. Psicologia sociale alla portata di tutti, un libretto per capire meglio quest’odio che sembra investire così tante persone. Utile e illuminante.

-         Avere o essere? di Erich Fromm. Un libro che mi è davvero piaciuto, forse il migliore letto quest’anno. Una profonda riflessione ancora molto attuale sul nostro modo di vivere, di consumare e di stare al mondo.

 Manca qualche titolo in questa lista? Hai un consiglio da lasciare agli altri lettori? Fammelo sapere nei commenti qui sotto e/o sui social!

Buone letture a tutti.

Esplorautori- Francesco Aki Schiatti


"Si ride sempre per qualcosa di stupido,
ma si sorride solo per qualcosa di speciale"

Riprendo volentieri la rubrica Esplorautori, con un’ultima puntata prima della pausa estiva. Questo nuovo episodio 'risente' delle mie stesse presentazioni, perché ho conosciuto l’autore in questione al Salone del Libro. Ho dunque l’onore e il piacere di parlarvi di Francesco Aki Schiatti, autore aretino e mio collega di scuderia (entrambi coabitiamo nella stessa collana, la Interlinea della casa editrice LuoghInteriori che potete scoprire qui: www.luoghinteriori.it/collane/collane/interlinea/e-se-un-bacio ).

L’OPERA- Il suo libro s’intitola E se un bacio... ed è semplicemente meraviglioso. La prima cosa che mi è arrivata di quest’opera è stata la sua ottima copertina, che gioca coi colori e le sfumature, come del resto fa lautore intitolando ogni capitolo a una diversa tonalità cromatica, talvolta in modo giocoso. Le oltre 300 pagine non stancano ma, al contrario, coinvolgono ed emozionano. I componimenti inseriti all’interno del libro, in una curiosa alternanza prosa- poesia, non distolgono dalla storia, anzi, sembrano amalgamarsi piuttosto bene con la stessa. Nel testo Schiatti riesce a far convivere poesie molto profonde e barzellette 'sceme' che vogliono esorcizzare la disabilità in generale, perché il linguaggio rispettoso non basta a includere veramente le persone, bisogna sforzarsi di andare oltre, anche attraverso lo scherzo. 

TRAMA IN BREVE- Il protagonista è un giovane liceale che, per caso, conosce un bambino di nome Aki nellIstituto dove lavora la madre. Aki non vede, non sente e non parla. Con un bacio sulle labbra suggella lincontro di conoscenza col nostro protagonista, che ne rimane sconvolto; quest’incontro è destinato a impattare la vita di entrambi, cambiandole radicalmente. I due trovano un modo tutto loro di comunicare, che li legherà indissolubilmente. Col susseguirsi delle stagioni la vicenda evolve, portando Aki a scoprire sempre più il mondo circostante, nonostante la sua condizione. Il romanzo è narrato in prima persona, il che consente di calarsi bene nei panni del protagonista vivendo le sue gioie, le sue paure, i suoi smarrimenti, le sue conquiste.

LAUTORE- Come dicevo, ho incontrato Francesco al Salone, assistendo a un pezzo della sua presentazione. Mi ha fatto subito una buona impressione, ho colto autenticità ancor prima di approcciarmi al romanzo. Ritengo, poi, una mossa molto coraggiosa quella di alternare prosa e poesia senza far perdere il ritmo di lettura, non è cosa da tutti. Inoltre questa storia è emotivamente forte, coinvolgente, ma cè spazio anche per ridere.

PUNTI DI FORZA- Tanti, in questo caso. Ne elenco alcuni: la forza evocativa della copertina, la scelta dei colori come punti guida di ogni capitolo, la verosimiglianza dei fatti, il tocco ironico unitamente alla delicatezza dei temi, le poesie. Dunque mi sento di consigliare la lettura di questo libro delicato e al tempo stesso spietato, che racconta la disabilità multisensoriale senza sconti, con autenticità quindi, ma lasciando spazio allamore e alla risata. In questo libro troverete tante emozioni, positive e negative. Si ride, ci si arrabbia, ci si commuove, si sorride.

LA CURIOSITÀ- Parte dei proventi del romanzo verranno devoluti alla Lega del Filo doro, che molti di voi sicuramente già conosceranno; azzeccato il modo in cui lautore è riuscito a inserire un filo doro allinterno della narrazione. Per questo e per tanto altro mi sento dunque di poter concludere: bravo Francesco! 


E se un bacio...

casa editrice: LuoghInteriori

anno di pubblicazione: 2021

genere: narrativa

pagine: 314

www.amazon.it/se-bacio-Francesco-Aki-Schiatti

Post in evidenza

I BUONI PROPOSITI DEL LETTORE

Vorrei cominciare questo nuovo anno condividendo i buoni propositi... del lettore. Molte persone, infatti, mettono fra i buoni propositi qu...