La mia libreria 2021- vol. 3

 Terza e ultima puntata dedicata alle mie letture nell'anno solare. Nella lista potrai trovare vari consigli di lettura, e al fondo qualche consiglio su come leggere di più in generale. Per me quest'anno è stato molto prolifico - ho raggiunto i 37 libri letti - ma non esente da errori (sarà capitato anche a te, immagino, di 'sbagliare' qualche libro). Anche in quest'ultima lista abbondano i volumi di saggistica, ma mi sono già ripromessa di aumentare i titoli classici e di narrativa generale nel 2022. 

Qui puoi recuperare la puntata precedente: faresol.blogspot.com/2021/09/la-mia-libreria-2021-vol2

25. UN BATTITO D'ALI- Sveva Casati Modignani, Mondadori, autobiografia

Convinta fosse un suo romanzo ho cominciato a leggerlo, scoprendo poi che si trattava in realtà della sua autobiografia. In una lunga lettera a suo padre, la celebre scrittrice si racconta senza censure, raccontando così anche di un'Italia che non c'è più: fa una certa tenerezza pensare a come si trovasse lavoro una volta, e anche a quanto fossero maschiliste le redazioni dei giornali (e non solo). Lettura scorrevole ma nel complesso così così. 


26. PROGETTARE LA LENTEZZA- Paolo Pileri, People, saggistica

Quest'anno ho scoperto la casa editrice People, valida e originale. Progettare la lentezza è un libro che racconta del progetto VENTO, una pista ciclabile che un giorno collegherà Venezia a Torino. Nel narrare di questo ambizioso progetto, Pileri ci spiega il turismo lento e il concetto di lentezza in generale, con padronanza e competenza, facendo riflettere su cosa siano diventate oggi le città e, di conseguenza, noi: veloci e distratti. Rallentare ha tutto un altro sapore, ma bisogna lavorarci su con mezzi adeguati. Consigliato.  


27. RESPIRA!- Margot Sikabonyi, Santelli Editore, autobiografia

Quest'anno senza volerlo troppo ho messo in fila tante autobiografie, ma di questa ero proprio curiosa. La storia della Maria Martini televisiva di Un Medico in Famiglia è una storia particolare: un'attrice che abbandona le scene e il successo per approcciarsi allo yoga e alla cura di sé non è certo un percorso convenzionale. Qui nel volumetto troverete anche un piccolo vademecum per praticare Hatha Yoga. Se hai amato il suo personaggio, te ne consiglio la lettura. 


28. LADY SUSAN- Jane Austen, Newton Compton, classici

Breve romanzo epistolare centrato sulla controversa figura di Lady Susan, una scaltra manipolatrice che non esita a farsi gioco di chi la circonda. In verità il libretto non è riuscito proprio a catturarmi, ma ho molto apprezzato lo stile epistolare, che solo i grandi autori possono padroneggiare. Consigliato se ami gli intrighi amorosi (ma ben scritti).


29. ANTROPOLOGIA COME EDUCAZIONE- Tim Ingold, La Linea, saggistica

Incuriosita da questo incrocio disciplinare, mi sono approcciata a Tim Ingold, autore a me sconosciuto. Ha un piglio diverso dal solito, sostenendo che i principi dell'educazione e i principi dell'antropologia siano i medesimi. Consigliato se sei un'insegnante o un appassionato multipotenziale come la sottoscritta!


30. L'IGNORANZA NON HA MAI AIUTATO NESSUNO- Giuseppe Civati, People, saggistica

Questo volume è il fiore all'occhiello della mia annata, essendo l'unico a portare la preziosa benedizione del suo autore con tanto di dedica. Ma al di là di questo il libro mi è piaciuto molto. Il Civati autore mi ha sorpreso. Ci è voluto poco per conquistarmi, è bastato leggere fare l'inizio della Grecia, e non la fine. La chicca del libro è la prefazione di Giacomo Papi, a ben vedere l'unico autore che non è mai mancato nelle mie ultime liste, in un modo o nell'altro. Libro attualissimo, con chiari riferimenti anche alla pandemia che ci ha travolti. Consigliato.

31. L'ARTE DI RESPIRARE- James Nestor, Aboca, saggistica

Una nota di merito gigantesca per questo volume acquistato al Salone del Libro, e per la sua casa editrice, la Aboca. Un libro che suggella l'essenza della mia annata, la riscoperta del tempo del respiro. Te lo consiglio fortemente, a prescindere dai tuoi interessi, perché questo è un saggio che cattura quanto un romanzo. Meno scontato di quel che sembra e davvero illuminante. Entra di diritto nella lista speciale dei libri che mi hanno cambiato la vita!

32. AL DI LA' DELLA TEMPESTA- Sara Villa, LuoghInteriori, autobiografia

Trovi il mio parere (positivo) qui nella prima puntata di Esplorautori.

faresol.blogspot.com/2021/11/esplorautori


33. CAMBIA LA TUA VITA COL METODO BILANCIAMO- Giulia Biondi, Newton Compton, saggistica

Per questo utilissimo manuale ti rimando alla mia pagina facebook dove, scorrendo un po', potrai ritrovare il post dedicato. Ti consiglio il libro se sei stufo/a di fare diete, magari soffrendo mentre cerchi di rispettarle. Un'alternativa è possibile, basterà mettersi un pochino a studiare per capire come e quanto mangiare.

www.facebook.com/elisafaresol


34. UN ANNO DI SCUOLA- Gianni Stuparich, , narrativa

Questo fa parte di quei libri regalati che ti capitano senza che li scegli. Non avevo aspettative pazzesche, ma alla fine è stata una lettura gradevole. Ambientato nel primo Novecento, racconta di una ragazza- unica ragazza in una classe di maschietti e degli inevitabili sviluppi che ne conseguiranno. L'ultimo anno di scuola ha sempre qualcosa di speciale da raccontare, in qualunque epoca.


35. DISCORSO SUL METODO- Cartesio, grandi classici

Se ami filosofia e ragionamenti contorti, allora sei sul libro giusto. Avevo desiderio di approfondire Cartesio e l'ho fatto, anche se il testo non sempre scorreva come volevo. La quinta delle sei parti del metodo è senza dubbio la mia preferita, quella che fra l'altro contiene la celebre citazione penso dunque sono. In questa edizione Feltrinelli troverai peraltro una curata versione in lingua originale (francese).


36. CANTO DI NATALE- Charles Dickens, grandi classici

Il Canto di Natale è una di quelle storie assolutamente irrinunciabili. Ti sarà già nota, immagino, ma ti invito a leggerla e a rileggerla! Ebenizer Scrooge è un personaggio controverso, spocchioso e avido in principio, che tuttavia si ravvede in corso d'opera grazie a una singolare terapia d'urto guidata dagli Spiriti del Natale. Un viaggio temporale narrativamente intrigante e ben costruito, che tocca le corde più sensibili del lettore alle prese col significato del Natale. Intramontabile. Se vuoi andare oltre, dopo il libro ti consiglio la visione del film "Dickens- l'uomo che inventò il Natale", del 2017 (gratis su Prime), che ti rivelerà molti retroscena sull'autore e sulle sue ispirazioni. 


37. L'ORA DI LEZIONE- Massimo Recalcati, Einaudi, saggistica

Sono riuscita anche stavolta a chiudere molto bene l'anno, scegliendo un titolo prezioso da inserire nella mia libreria: Recalcati colpisce ancora, ormai come autore è una garanzia. Sarà il momento, sarà il mio ruolo in discussione, ma questo libro mi ha travolta. Consigliato se sei un insegnante o se hai molto a cuore la Scuola. Più info sulla mia pagina facebook. www.facebook.com/elisafaresol


Fuorilista

IL PESO DELLA FARFALLA- Erri De Luca, Feltrinelli, narrativa

SOCIOLOGIA DELLA NATURA- Cristina Mariani, LuoghInteriori, saggistica

Non ho conteggiato questi due volumetti per il loro esiguo numero di pagine, ma voglio comunque menzionarli; Il peso della farfalla è in realtà un doppio racconto a firma di Erri De Luca, scrittore abbastanza noto. Storie belle e raccontate in modo magistrale. Sociologia della natura è invece un saggio dagli spunti molto buoni ma con un difetto: troppo breve! Avrei davvero voluto saperne di più... Ti consiglio la lettura di entrambi, a seconda dei tuoi gusti.



Vorrei chiudere con qualche consiglio generico su come riuscire a leggere di più (e meglio).
Sarà banale, ma la prima regola è di amare quel che stai facendo: inutile comprare mattoni noiosi che non riuscirai a terminare se non a prezzo di immane fatica. Devi riuscire ad azzeccare titoli che possano accenderti, alternando magari classici- narrativa- saggistica e manuali; se sei amante, per esempio, dell'avventura potrai trascendere le epoche cercando qualcosa che ti riesca a coinvolgere. Tuttavia, meno abitudine hai alla lettura e più leggero dovrai rimanere nelle tue scelte. Non auto-giudicarti se non riesci a leggere libri impegnati: meglio per te leggere libri fantasy per ragazzi che rimanere inchiodato su Cime tempestose o Delitto e castigo. La cosa importante è che tu agisca in piena serenità ma senza mai rinunciare a priori alla lettura. Io nel mio piccolo ho pubblicato una raccolta di racconti perché sono convinta che la forma narrativa breve possa avvicinare molte più persone alla lettura. Dunque, perché no? Potresti partire da un singolo racconto! Magari un classico kafkiano, oppure Il peso della farfalla che ho recensito qui sopra... Se ti fa piacere puoi sempre spulciare qui nel mio blog a caccia di storie brevi e gratuite.
Buon anno caro lettore, cara lettrice, che sia per te ricco di belle letture!

Esplorautori- Elenia Stefani

(Se ti sei perso la prima puntata introduttiva di Esplorautori, scorri in basso fino al prossimo post)

Ben ritrovati, amici e colleghi lettori. Sono lieta di ospitare qui su FaReSol un po di poesia! La rubrica Esplorautori, infatti, prosegue parlando di Elenia Stefani.

Elenia Stefani è stata la prima, due anni fa, a recensire il mio libro Fuga dall’amore, che in quel momento non stava proprio sfondando... il suo intervento fu però determinante a restituirmi preziosa autostima. E oggi tocca a me restituire.

Elenia vive a Brescia, sua città dadozione ma non di origine, ed è autrice di ben 4 raccolte poetiche. Non sono un’esperta di poesia, ma non ho potuto fare a meno di leggere le raccolte integralmente: le sue poesie sembrano piccole storie, e arrivano dritte al cuore perché parlano un linguaggio semplice (ma non banale), quindi adatte a tutti. Si può trovare un momento di conforto, oppure unispirazione, in fondo la poesia questi superpoteri li ha! Ho sempre invidiato ai poeti la capacità di saper scegliere con cura le parole da dire, o da non dire, come sosteneva Alda Merini. Se non masticate molta poesia iniziate a leggiucchiare qualche verso, non farà che rafforzare il vostro sguardo. Esplorautori in fondo è questo: scoperta.

Dotata di empatia e capacità di trasposizione, di buon gusto nello scegliere e abbinare immagini e parole, Elenia Stefani è una poetessa contemporanea a tutti gli effetti. Credo che le sue copiose recensioni (oltre 400 i titoli da lei letti e recensiti!) l’abbiano aiutata a sviluppare queste sue capacità. Se siete mamme non potrete non intenerirvi con le poesie che Elenia ha dedicato a sua figlia, ma in realtà queste raccolte toccano tantissime tematiche, anche forti, per cui si ha modo di riflettere oltre che di addolcirsi fra un verso e laltro. A me è piaciuta molto la poesia Brescia, dedicata allomonima città, tratta da Il mio girotondo di emozioni

Mi hai mostrato le cicatrici del passato romano

e la presenza dello stile veneziano

www.amazon.it/mio-girotondo-emozioni


Di recente Elenia ha reso pubblica la sua metamorfosi fisica, una perdita di peso da lasciar gli occhi sbarrati, anche se a me ha colpito più di tutto la sua enorme forza di volontà. Chissà se in futuro ci scriverà su qualcosa? Qualche verso, semplice e diretto, che possa essere dispirazione ad altri/ altre? Intanto potete approfondire la sua storia dando unocchiata qui: www.eleniastefani.com/

... E se la poesia proprio non vi piace, tranquilli: sul suo blog troverete uno sterminato numero di recensioni di buoni libri, di varie case editrici, perciò sono sicura che riuscirete a pescare qualcosa che corrisponda ai vostri gusti. Ci terrei però a chiudere questa puntata di Esplorautori con un’altra sua poesia. 

Vi lascio ricordandovi che potete partecipare anche voi a Esplorautori, così come ho spiegato nel post introduttivo che potete trovare qui sotto 👇. Alla prossima!

Esplorautori

 

Chiamatela pure istigazione alla lettura, perché lobiettivo di questa rubrica è quello di stuzzicarvi e rendervi appetibili tanti buoni libri.

Ho deciso di inaugurare la rubrica Esplorautori perché, da quando ho pubblicato il mio libro, ho notato diverse cose. Per esempio, il venire contattata da altri autori smaniosi di sapere come avevo mai fatto a pubblicare, mentre qualcuno ha fatto che promozionarmi direttamente il suo libro senza mostrare il benché minimo interesse verso di me, nemmeno per finta cortesia. Molte volte ho la sensazione che la foga di vendere sia ben più importante del valore intrinseco del libro. 

Sapete che cè? Che questi atteggiamenti non giovano a nessuno.

Anche se la mia carriera letteraria prenderà presto una nuova svolta, ho deciso di provare a rispondere a modo mio, alla FaReSol, a questa moda di spammare il proprio libro a tutti i costi senza riguardo per il lavoro altrui. Credo che solo col sostegno reciproco potremo incentivare la lettura, valorizzando così le opere di tutti.

Sarebbe proprio bello se ogni scrittore di tanto in tanto provasse a promuovere un collega, prendendo di buono qualche suo elemento per migliorarsi, senza paura di aiutare un "rivale". Se unopera è presentabile e dignitosa (quindi senza errori grossolani di fondo, evidenti scopiazzature o banalità ridondanti) merita di essere approfondita, merita di incontrare quanti più lettori. E per incontrare i lettori va promossa e valorizzata.

Partirò parlandovi di Sara Villa (recensione sotto a seguire), per poi proseguire con altri nomi. Non mi interessa, ovviamente, far pubblicità al Fabio Volo di turno, bensì mi interessa offrire una piccola vetrina a un autore che mi ha colpito, un parere sincero da scrittrice-lettrice, un barlume di fiducia al diretto interessato se possibile, senza per questo aspettarmi nulla in cambio. Certo, però, linvito a fare altrettanto è tuttaltro che nascosto: restituendo una recensione con unaltra recensione si potrebbe inaugurare un bel circolo virtuoso di lettura! Attenzione: non si tratta di effettuare uno scambio di favori, io recensisco te e tu recensisci me, semplicemente lo spirito della rubrica è quello di restituire o di prendere liniziativa. Se sei un autore potresti cominciare scegliendo un qualsiasi collega dallo sterminato universo editoriale, come in una catena di SantAntonio... letteraria.

Anche i lettori, naturalmente, possono partecipare, magari raccontando di una presentazione dal vivo o di un autore che conoscono personalmente, o aggiungendo un qualche elemento di distinzione. Non è necessario avere un blog, conta lo spirito di partecipazione attiva!

Esplorautori, siamo pronti?

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Sara Villa- Al di là della tempesta, LuoghInteriori, 2021

genere: autobiografia

pagine: 67

Potete reperire maggiori info al seguente link: www.luoghinteriori.it/collane/collane/interlinea/al-di-la-della-tempesta 

Letto in un baleno, questo libretto è unautobiografia bella tosta di una donna forte e meravigliosa, che ha deciso di condividere la sua esperienza senza autocensurarsi. Si tratta, insomma, di un ritratto autentico che porta con sé un messaggio importante: al di là della tempesta potrai ritrovare te stessa, te stesso, magari inaugurando una rotta tutta nuova. 

La scrittura di Sara Villa è sincera e coinvolgente, anche quando ci parla dei suoi traumi. Le tematiche sono scottanti, ma affrontate in modo accorto e autentico. Ciò che forse manca a questa storia meravigliosa è un approfondimento su ciò che accade proprio al di là della tempesta: da lettrice avida avrei voluto saperne ancora di più!

Il messaggio del libro arriva forte e chiaro al lettore, ed è un messaggio di speranza. Ce la puoi fare nonostante tutto, ma abbi il coraggio di lasciar andare ciò che non ti fa stare bene, abbi il coraggio di riscoprire la tua autenticità di essere umano. Pur trattandosi di unautobiografia, insomma, non potrai non trovare degli spunti da applicare alla tua vita.

Una nota finale di merito per la copertina, semplicemente stupenda: è la prima cosa che mi è balzata allocchio, catturandomi. Noterete all’interno del libro che LuoghInteriori utilizza un font non convenzionale. Il presente volume è parte della collana Interline@.

LAUTRICE--- Sara Villa è una naturopata, operatrice olistica, insegnante di hatha yoga e riflessologa, oltre che scrittrice. Si occupa di cure estetiche per i pazienti oncologici (attività citata anche nel libro). Un profilo professionale molto ricco e composito che le fa onore, specie dopo averne letto e apprezzato la storia. Con LuoghInteriori ha precedentemente pubblicato anche un romanzo dal titolo Strani intrecci del destino.  www.luoghinteriori.it/collane/collane/interlinea/strani-intrecci-del-destino


La mia libreria 2021- vol.2

 Voi fate una lista dei libri che leggete durante l'anno? Io sì, da diverse annate ormai, e devo dire che in questo 2021 sto andando alla grande... Tuttavia, non ha importanza quanti se ne riescono a leggere, la cosa importante è ogni libro sappia lasciarci una traccia profonda. Che magari ripasseremo in futuro, perché è bellissimo anche rileggerli, i libri! Perlomeno quelli che ci son piaciuti... 

Qui trovi la prima puntata: faresol.blogspot.com/2021/04/la-mia-libreria-2021-volume-1

Ecco qui la mia lista numero due del 2021, spero di potervi regalare preziosi consigli; classici, narrativa, due autobiografie e molta saggistica compongono il menu estivo delle mie letture!

13. IL MONDO DEI SOGNI- Marie Louise Von Franz, Red, saggistica (rilettura)

Rilettura di un tema a me molto caro: i sogni. Se volete approcciarvi allo studio dei sogni partite da questo testo, non subito da Freud. Von Franz è stata collaboratrice e allieva di C.G. Jung. Tanti gli spunti che vi saranno utili per comprendere un po' meglio quel groviglio di immagini oniriche. Consigliato se avete a cuore la tematica.


14. IL GRANDE GATSBY- F. Scott Fitzgerald, Newton Compton, classici del Novecento

Romanzo portabandiera dei ruggenti anni Venti in America, col pacato protagonista Nick alle prese con Gatsby, i suoi modi di fare, il lusso, i drammi amorosi e le feste sfavillanti. Scorrevole, ma non mi ha fatto una grande impressione. Fitzgerald ha però il merito d'aver dipinto bene la società americana di quel tempo.


15. LA PORTA PER LO SPIRITO- Andrea Serafini, Bookabook, narrativa

Un giovane autore esordiente, di cui ho volentieri sostenuto la causa. La porta per lo spirito ha passato gli ostacoli della campagna crowdfunding di Bookabook (che ahimè pure io conosco), venendo alla fine premiato. Un romanzo un po' avventuroso e un po' fantastico, merce piuttosto rara dunque, che promuovo a pieni voti. Consigliato!


16. GREENLIGHTS- Matthew McConaughey, Baldini&Castoldi, autobiografia

Pubblicizzato e sbandierato da molti come un libro favoloso, illuminante... vi dirò, nulla di che. Accattivante la grafica del libro, carini gli appunti stampati fra le pagine, ma se non siete fan dell'attore in questione potreste rimanerne un po' delusi. Più bella la prima parte, meno consistente la seconda.


17. LA BREVITÀ DELLA VITA- Seneca, BUR, classici latini (rilettura)

Un classico irrinunciabile della letteratura latina, ancora dannatamente attuale, di come gli uomini sprecano il loro tempo, dedicandosi a facezie e trascurando il sapere, vera fonte che dà senso al tempo stesso. Da leggere assolutamente, e da rileggere!


21. CIME TEMPESTOSE- Emily Bronte, Mondadori, grandi classici

La prima volta che iniziai a leggerlo avevo vent'anni. Smisi dopo qualche capitolo. L'ho ripreso, ma il risultato è stato comunque di una lettura pesante e noiosa, insomma: Cime tempestose non fa per me. Senza dubbio la scrittura è profonda, però che fatica per finirlo... Ah, attenzione: non è proprio un romanzo rosa come molti pensano... 


21. DESIGN YOUR LIFE- Burnett/ Evans, BUR, saggistica

"Cosa farò da grande?" Se è questa la domanda che ti sta ancora assillando, allora leggi questo libro. Attraverso punti di vista ribaltati, esercizi mirati (che, certo, bisogna aver voglia di fare...) e le domande giuste, Design your life tirerà fuori il meglio di te. Potrebbe anche metterti in crisi, ma al contempo darti i suggerimenti utili per rimodellare la tua vita professionale come farebbe un designer.


21. LA SIGNORA CANTA IL BLUES- Billie Holiday, Feltrinelli, autobiografia

Quest'autobiografia prende subito. Ignoravo totalmente la storia di Billie Holiday, cantante afroamericana di blues e jazz, incantevole voce degli anni 30, con una storia tragica sulle spalle. A leggere si prende coscienza di quanto meschino può essere un sistema sociale, di cosa realmente l'America fosse per i neri fino a qualche decennio fa, e di come una società tenda a punire anziché aiutare chi finisce nel tunnel della droga (sì, è il caso di Billie, ma sarà impossibile non empatizzare). Lettura forte, cruda, ma consigliata.


21. IO NON HO PAURA- Niccolò Ammaniti, Einaudi, narrativa

Romanzo stupendo! Molti di voi forse conosceranno il film, ma il libro merita veramente. Ritmo incalzante, tutt'altro che noioso. A tratti a me ha ricordato il film "Il bambino col pigiama a righe". Scritto dal punto di vista del piccolo protagonista, Michele, che ci fa calare nei panni di un bambino, nella sua ingenuità, nella sua spensieratezza, nella sua innocenza. Bello, coinvolgente, commovente.


22. CONSUMO DUNQUE SONO- Zygmunt Bauman, Laterza, saggistica

Autore difficile, Bauman. Spietato nell'analizzare il nostro sistema socio-economico, mettendo quasi in ridicolo i meccanismi che regolano il consumismo. Tuttavia manca un tassello: oltre la critica non vi sono proposte alternative, quelle che ho invece riscontrato in altri autori (come Serge Latouche). 


23. IL GIOCO INFINITO- Simon Sinek, Vallardi, saggistica

Altra grande lettura! Proseguendo un cammino illuminante (che comprende le antecedenti letture di Fattore 1% e poi Design your life) ho abbracciato questa teoria, già espressa da James P. Carse, della fondamentale differenza tra gioco finito e infinito. Pensare solo al proprio tornaconto, ai profitti trimestrali, insomma, a 'vincere', quando la vita non è che un gioco infinito, senza traguardi né medaglie, può portare alle conseguenze che riempiono i giornali ogni giorno, come le ingiustizie sociali e le crisi economiche. Abbracciare una mentalità infinita significa guardare oltre, al lungo periodo, per realizzare un progetto che non abbia punti di arrivo, ma che sia sempre coerente coi nostri valori.


24. ROBINSON CRUSOE- Daniel Defoe, grandi classici

Robinson Crusoe lo conosciamo tutti, ma quanti hanno letto il libro? Beh se avete voglia d'avventura ve lo consiglio! Strabiliante la prima parte - quella meno famosa pre- naufragio - dove pirati, fughe, mare in burrasca, sbarchi esotici si mescolano insieme a un ritmo veloce. Poi Robinson naufraga sulla celebre isola deserta e qui abbraccia una condizione di solitudine che però, poco a poco, gli si rivela meno tragica di quel che si prospettava. Dopo parecchi anni sarà l'incontro con l'indigeno Venerdì a scompigliare ancora le carte prolungando le mirabolanti avventure di Robinson, sempre ben protetto dalla provvidenza. Straordinario il modo in cui Defoe lo tratteggia, come un uomo capace di risolvere ogni problema pratico con metodo e perseveranza.


(continua)

Fattore 1%: conclusione (o nuovo inizio)

 

Ho trascorso gli ultimi tre mesi e mezzo ad allestire una nuova me.

Non avevo alcuna certezza che avrebbe funzionato, ma l’opera di purificazione che ho messo in atto, nella mente e nel corpo, è stata autentica: niente trucchetti, niente falsità, d’altronde con se stessi non si può barare. Un passo alla volta ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissata, tra cui praticare yoga per trenta minuti tutte le mattine e anticipare la sveglia mattutina. Ho persino raggiunto obiettivi che non mi ero prefissata, ma che in conseguenza sono arrivati: sono dimagrita quel tanto che è bastato a farmi tornare nei pantaloni di quattro anni fa (cioè prima della gravidanza). Ora che tutto ciò è diventato per me una pratica consolidata, posso andare avanti più serena. Ho guadagnato tantissimo soprattutto dalla pratica della respirazione, ancor più che con la meditazione, tanto che praticarla mi ha cambiato la vita.

Benché raggiunti questi importanti risultati, non mi sento ‘arrivata’ da nessuna parte, anzi. Ho semplicemente fatto una pulizia interiore che mi era necessaria per progredire.

Tuttavia è bene precisare che affrontare un percorso del genere è dura: la semina richiede una pazienza enorme, non si può pretendere di avere il giardino bello fiorito subito (a meno che non si decida di comprare fiori finti, per salvare l’apparenza). Un buon inizio potrebbe essere quello di modificare una- due abitudini della propria routine, senza grandi rivoluzioni, e sempre ricordandosi del Fattore 1%. Non è una gara, si deve procedere con lentezza e costanza.

Ma credimi, ne vale davvero la pena.

Ti piacerebbe imparare queste cose in un laboratorio apposito, dove sentirti a tuo agio e a contatto con altri, alla ricerca di strategie efficaci per migliorare la propria qualità della vita?

Non posso sbilanciarmi oltre, ma mi piacerebbe molto sostenere gli altri nella delicata ricerca della loro direzione.

La saga è finita. Spero avremo modo, a settembre, di incontrarci di persona nel tour promozionale di Miracoli metropolitani, il mio libro, che potrebbe diventare quasi una scusa per incontrarvi e parlare insieme di tante cose belle.

A presto!

Fattore 1%: caffè amaro

Ecco il link della prima puntata della saga, se ve la siete persa: faresol.blogspot.com/2021/04/fattore-1-un-cambiamento-possibile

Perché è così difficile cambiare? Perché è la pigrizia a vincere?

Iniziare non è il problema più grande: la vera sfida è mantenere nel tempo la premessa (o promessa). Molte persone seguono miti di diete radicali, forme fisiche perfette, buoni propositi che sono sempre troppo impegnativi, per poi mollare, all’improvviso, proprio come si era iniziato.

Siamo bombardati da miti motivazionali, del tipo credici, basta crederci e il tuo sogno si avvererà!, e invece non è proprio così. Non perché non sia giusto crederci, ma semplicemente perché la motivazione non basta. La vera chiave del successo è la costanza, che a sua volta necessita di pazienza. Costruirsi un percorso virtuoso richiede tempo, oltre che fatica; quante persone sono disposte ad aspettare che i semi diano i loro frutti?

Il metodo dell’1% è un qualcosa di quasi impercettibile, ma autentico. Più sostenibile e più fattibile. Ti ricordi la prima puntata? Ti avevo raccontato della palletta di zucchero tolta dal caffè. Io che ho sempre divorato dolci e buttato zucchero in quantità, ecco, una decina di giorni fa ho festeggiato il primo caffè amaro della mia vita. Senza latte, senza pallette di zucchero. Ci ho messo circa un mese e mezzo, non l’ho fatto da un giorno all’altro. Ho rallentato quando sentivo che non ero pronta per togliere altro zucchero, ho mantenuto il ritmo senza cedere, fino ad avvicinarmi al risultato: un caffè macchiato amaro. Senza fretta né pressioni ho atteso ancora, fino ad arrivare a bere il caffè amaro con soddisfazione. Ormai mi ero abituata al gusto. Ecco fatto, ora guai a chi mi porgerà la bustina di zucchero accanto alla tazzina ;)

Ora, questo era un piccolo esempio, non è che devi per forza arrivare a bere caffè amaro pure tu! Sono certa che però ci sia qualcosa che desidereresti togliere o ridurre, visto che oggi ti ho parlato di questo, di una rinuncia... Magari si tratta delle sigarette, oppure del cellulare, o della playstation, o dei chili, i dolci, il sale, o quello che ti pare. Cambia poco. Comincia a depotenziare il tuo carico vizioso in una percentuale talmente piccola da rendere minimo o quasi lo sforzo. Sarà più sopportabile. Il giorno successivo, prosegui a sottrarre. Raggiungerai il tuo obiettivo solo se manterrai intatta la costanza, con la pazienza di saper aspettare. Prendilo come il tuo personale campionato: per centrare la zona Champions dovrai comunque disputare tutte e 38 le giornate, accumulando punti senza demoralizzarti per le sconfitte o i pareggi lungo la strada.

Volere è potere, d’accordo, ma deve valere tutti i giorni! Ecco la differenza tra i miti motivazionali seducenti ed effimeri, e una vera strategia efficace quanto sostenibile.

Non è facile, lo so, all’inizio non percepirai il cambiamento. Faticherai sempre più lungo la strada, ma il beneficio sarà lì ad attenderti.

 

---continua---

Miracoli metropolitani: dietro le quinte

 


Mancano ormai pochi giorni all’uscita di Miracoli metropolitani! Il 20 maggio sarà finalmente disponibile.

Nell’attesa ho pensato di svelarvi qualche retroscena dell’opera, con una piccola anteprima per ogni singolo racconto.

Si tratta di un volumetto assai più snello dei miei precedenti libri, che credo ben si adatterà alle esigenze di tutti: farà il caso di un lettore esperto, che potrà divorarselo nel giro di una pausa pranzo, ma andrà benissimo anche per chi fa fatica a leggere o a trovare il tempo per leggere, perché la brevità delle storie non spaventerà troppo.

Quindi Miracoli metropolitani è una piccola antologia su misura per tutti.

Nel titolo la parola miracoli esprime la sequela di eventi prodigiosi che si verificano al principio o durante ogni storia; la parola metropolitani riguarda invece le varie ambientazioni urbane scelte, dove potrete trovare Torino in almeno un paio di occasioni.

Ma saranno proprio quelli indicati, gli autentici miracoli?

 

Ho scritto questo volumetto durante il 2020, che per me è stato decisamente l’anno dei racconti… Cioè, ho impiegato ben 4 romanzi prima di approcciarmi a questa forma di prosa più breve e probabilmente più sottovalutata. (Nei primi mesi dell’anno ho infatti scritto un racconto lungo che non fa parte di Miracoli metropolitani, poiché è il sequel del mio romanzo distribuito ma non pubblicato, Fuga dall’amore.)

Il primo racconto del libro è in effetti anche il primo che ho scritto in ordine cronologico: Ombra Nera è la storia di un misterioso supereroe che s’aggira per Torino allo scopo di proteggerla. Ma non usa armi, non vola dai tetti, e… Qui mi devo già fermare, il rischio spoiler è troppo alto! Quando lo terminai non potevo ancora immaginare che sarebbe stato il racconto apripista di una piccola saga.

In quella difficile primavera (e per chi non lo è stata, quella del 2020?) feci poi dei sogni, uno dei quali diede origine a Il ruscello dall’acqua miracolosa, la seconda storia di Miracoli metropolitani. È qui che parlo più approfonditamente del concetto di periferia, immaginando cosa potrebbe capitare se d’improvviso un’acqua risanante scorresse nel punto più degradato di un’indefinita metropoli. In mezzo, mi sono concessa anche una mini-saga familiare tutta al femminile.

Nell’estate scrissi poi Cimeterock, e lì mi fu ormai chiaro che stava andando a comporsi una vera e propria raccolta. Per questa storia ripresi un mio vecchio spunto, aggiungendoci la fresca frustrazione per non aver raccolto molti entusiasmi con le mie canzoni, in effetti un tema spinoso per me. E come rispose il mio istinto creativo a questa provocazione dell’io razionale? Beh, ovviamente fornendomi l’ispirazione per una canzone omonima, che nella storia è cantata dal protagonista, Antonio, un musicista in crisi d’identità che si trova rinchiuso in un cimitero la notte di Halloween. Una zombie story, la mia prima, che strizza l’occhio ai Ramones e apparentemente ad alcuni dei classici cliché di genere.

In seguito mi misi a lavorare su Lo spacciatore di sogni, anche qui recuperando una vecchia idea accantonata. Unica delle cinque storie scritte in prima persona, racconta un altro smarrimento, stavolta al femminile. In una cupa Torino notturna, la protagonista Martina s’imbatterà nel misterioso personaggio dello spacciatore di sogni.

Dopodiché scrissi di getto l’ultima storia, I tre livelli, che si basa su un altro mio sogno sconvolgente. Mentre scrivevo mi accorsi che quello doveva essere il sequel della storia precedente, che dovevo ancora riprendere Martina, e così fu. Il racconto si svolge in una chiesa molto particolare, dove la protagonista affronterà le sue paure e quindi se stessa.

Se queste storie ti faranno sorridere, emozionare, divertire, riflettere, se magari ti saranno utili per il tuo cammino, se così sarà anche solo per te, singolo lettore, allora saprò di aver fatto centro.

È il potere dei libri, in fondo.

O la magia.

E allora… vi aspetto in libreria!


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Fattore 1%: il circolo virtuoso

 Rieccoci alla 'saga' dedicata al Fattore 1%. In questa seconda puntata vorrei focalizzarmi particolarmente sul circolo virtuoso. Se hai perso la prima puntata ti rimando a questo link: faresol.blogspot.com/2021/04/fattore-1-un-cambiamento-possibile

Dunque… Eravamo rimasti alla palletta di zucchero, ricordi?

Qualcosa mi è scattato, dicevo.

Ho cominciato a progettare nella mia testa un ipotetico piano, intuendo che forse una routine mattutina diversa potesse aiutarmi a star bene. Riluttante ad anticipare la sveglia, convinta che sarei stata solo più stanca, ho subito capito che dovevo prima agire su un altro problema: correggere la mia routine serale! Non che io andassi a dormire tardi, anzi... Per me il problema, da creativa in subbuglio perenne, è sempre stato prendere sonno. Ormai l’abitudine di rimuginare, finanche compiendo viaggi mentali, era ben rodata da decenni. Così ho provato a buttar giù i miei pensieri poco prima di coricarmi – un suggerimento del genere da scrittrice non potevo certo ignorarlo – e in effetti ho notato un leggero beneficio. Ho tentato di placare il turbine di pensieri, acquietandolo e concentrandomi solo su una cosa: dormire. … Oh, niente di più difficile al mondo! Le persone normali provano a smettere di bere, di fumare, oppure si mettono a dieta o vanno a correre: la mia vera sfida dipendeva da correggere questa cattiva abitudine e piantarla di farmi i film prima di addormentarmi! Così ho introdotto dei brevi momenti di rilassamento, respirazione e meditazione durante la mia giornata. All’inizio non è che ci sia proprio riuscita, ehm, l’automatismo era davvero troppo radicato in me per poterlo correggere dall’oggi al domani...

E tu? Hai unabitudine (o vizio) che non riesci proprio a correggere?

 

Torniamo alla mia cronistoria. Dunque, dopo aver sentito i primi lievi benefici, leffetto valanga mi ha travolta: mannaggia a quella palletta di zucchero! In realtà stavo cominciando a costruire quello che Luca Mazzucchelli chiama circolo virtuoso. Una buona abitudine che si vuol instaurare nella propria vita è scontato che ne richiami un’altra, così per me iniziare a lavorare sulla routine del sonno e della sveglia anticipata ha immediatamente richiesto un cambio di dieta. Precisazione: per me non non era prioritario perdere peso, piuttosto sentirmi leggera e in uno stato di benessere. Nel giro di una settimana ho aumentato il consumo di frutta e verdura, anche e soprattutto nei miei pasti col baracchino, iniziando a togliere di mezzo bibite, snack e dolciumi. Pur avendo poco tempo la sera per cucinare, mi sono organizzata, per mangiare più vitamine possibili e fare a meno di alimenti più pesanti e zuccherini. Alla fine è stato più facile di quanto credessi; quando è una tua libera scelta la vivi diversamente (il mio unico precedente di cambio dieta risale alla gravidanza, lì fui obbligata a togliere di colpo un sacco di roba buona e patii tantissimo).

Dopo qualche giorno, sempre più immersa nella logica del circolo virtuoso, mi sono decisa a riprendere yoga, partendo da cinque minuti al mattino. In tutta sincerità ho provato subito qualche dolorino muscolare, ma anche un sollievo pazzesco nei primi giorni. Ostinata e prudente, ho cominciato ad aggiungere qualche posizione aumentando il minutaggio e facendo crescere un beneficio sempre più evidente nella mia persona: più paziente, più tonica, più gentile, più energica. Più leggera.

Col passare dei giorni, i miei piccoli acciacchi si sono ovviamente ripresentati, ma nulla di invalidante: poco a poco ho compreso quali erano i movimenti da evitare. Il discorso yoga è soggettivo; benché è noto che faccia bene a tutti, è possibile che per un’altra persona l’ideale sia andare a fare jogging, oppure passeggiare, oppure caricarsi di esercizi aerobici. Il mio bisogno, visto il lavoro che faccio, era quello di impossessarmi di un equilibrio psico-fisico armonioso.

Tuttavia non era sufficiente questo piano: dovevo anche rimettere ordine.

Nel senso letterale.

Mannaggia al Fattore 1%!

L’ambiente che ci circonda è importante: non si può mangiare sano, fare sport e... vivere in un porcile.

E così ho preso a riordinare il mio ufficio (avete idea di come sia l’ufficio di un’animatrice?!), la mia casa, e i miei appunti dal volume notevole. ... No scherzo, quelli giacciono copiosi in un angolino! Per le imprese eroiche mi devo allenare ancora molto.

Così il mio tempo libero, da rovente parentesi dedicata ad appunti per idee future – quindi proiettando il mio sguardo sull’oltre – è passato ad essere preziosa miniera da cui estrarre materiale utile per scrivere il mio prossimo romanzo, la mia vocazione profonda. E la tua, qual è? Ci hai pensato? Cosa faresti del tuo tempo, se domani potessi sceglierti liberamente l’occupazione?

Nella prossima puntata entrerò più nel dettaglio della routine, così che tu possa eventualmente prendere spunto. Nel frattempo, ti lascio un consiglio preziosissimo. Respira. Questo può essere il primo semplice passo da compiere. Impara a respirare, profondamente, a svuotare la mente, a regolare il tuo ritmo interiore. Ti aiuterà. È gratis, è salutare, apporta un grande beneficio. Non è detto che tu debba affrontare diete, sveglie anticipate, duri allenamenti. Ma respira.

Fai tre respiri profondi, svuota i pensieri, infine pensa a un qualcosa, anche una minuzia, per cui sei grato/a oggi.

---CONTINUA---

La mia libreria 2021- volume 1

Leggere è bellissimo ma, diciamocela tutta, ognuno di noi ha differenti abitudini. Probabilmente molte persone vorrebbero leggere di più ma non ci riescono. Con tale rubrica, da quest’anno potenziata nella teoria quanto nella pratica, intendo dare qualche suggerimento su come fare.

Io sono una lettrice assai "onnivora". Ne leggo generalmente due in contemporanea (ma in diversi momenti della settimana), svariando parecchio: saggistica e romanzi, classici e nuove uscite, ma ultimamente sono tornata a leggere molto riviste e giornali. Perché, se di qualità, valgono anche quelli, eh!

A ben vedere vale un po’ tutto o quasi, purché ci faccia star bene.

Il libro, però, è in grado di aprirti un mondo, di illuminarti, addirittura di sconvolgerti l’esistenza. Leggere è il miglior antidoto contro l’inettitudine e l'impoverimento culturale della società contemporanea. 

Sono certa che molte persone, vinte dalla stanchezza e dagli impegni, rinunciano in partenza ad aprire un libro. Come fare dunque?

Ti do dunque un consiglio molto basico se vorresti leggere di più. Sii curioso. Prenditi del tempo, prima ancora che per leggere, per sceglierti bene un libro. Quando senti la curiosità montarti addosso, allora è fatta: quel libro ti sta chiamando. Magari non è un noto saggio sociologico ma un semplice romanzo d’amore, fa lo stesso. È così che si inizia. Se prendi Tolstoj, sarà come mettersi a correre senza allenamento. A piccoli passi, comincia con la curiosità. Fatti delle domande. Parti dai tuoi interessi, poco per volta cercando di alzare l’asticella. Aggiungo un secondo consiglio: cerca di non essere monotematico nelle tue scelte: non è infatti leggendo solo libri gialli, o solo libri fantasy, che si sviluppa un pensiero critico. Bisogna avere il coraggio di osare, aprendosi ad altri generi. Prova dunque a variare argomenti ed epoche, cercando però sempre quella piccola scintilla iniziale che ti intrighi.

 

Qui ci sono le mie letture del 2021. Non ha importanza quanti ne hai letti tu finora, non è una gara. Ciò che conta è sentirsi bene mentre si legge, che siano due, cinque, dieci libri al mese.  

Se sei a corto d’idee puoi dare un’occhiata alla lista sottostante; per questo primo quadrimestre io mi sono sbilanciata di più verso la saggistica.


1. L’APPELLO- Alessandro D’Avenia, Mondadori, narrativa generale.

Consigliatissimo, ne ho parlato con entusiasmo su Instagram… Un romanzo davvero bellissimo, la storia di un insegnante cieco che si rimette in gioco con una classe ‘difficile’. Un prof stile L’attimo fuggente. Bello e commovente, il più bel romanzo letto quest’anno (almeno finora).


2. STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI- Markus Zusak, Pickwick, romanzo storico.

Un altro gran bel libro, questo. Un po’ lungo, ma travolgente, quindi la fatica si sente poco. Narrato dalla Morte in persona, una storia stupenda ambientata nella Germania nazista.


3. COME REINCANTARE IL MONDO- Serge Latouche. Bollati Boringhieri, saggistica.

Ero smaniosa di rileggere quest’autore, ispiratore della teoria della decrescita. Libro difficile e affascinante insieme (anche questo, come gli altri due, l’ho recensito su Instagram).



4. CONOSCERE LA VECCHIAIA- Garzonio/ Taccani, saggistica.

Un libro di inizio anni 90 che parla di vecchiaia, scusate, questo mi serviva per lavoro. Fatto sta che, al netto di alcuni passaggi statistici ormai antiquati, il libro presenta degli ottimi spunti per comprendere meglio la figura dell’anziano. Il punto più interessante, sul quale convengo, è il tabù sociale della morte.


5. LA MACCHINA DEL TEMPO- G.H. Wells, Feltrinelli, classico.

Molto bello! Se siete appassionati di viaggi nel tempo non potete non leggerne questo capostipite di fine Ottocento. Io mi sono inchinata durante la descrizione del viaggio nel futuro più lontano possibile, negli ultimi istanti di vita del pianeta.


6. L’UTOPIA- Tommaso Moro, Laterza, classico. (Rilettura).

Era un’esigenza mia quella di rileggere questo testo, che è decisamente stupendo ma molto difficile. Cimentatevi con Moro se padroneggiate già i classici oppure se vi sta a cuore l’argomento dell’Utopia politica.


7. L’OCCHIO DELLA PITTURA- Emilio Tadini, saggistica
 Con questo libro mi sono aperta un mondo che conosco ancora troppo poco: la storia dell’arte. Tadini analizza nel dettaglio cinque grandi capolavori dell’Impressionismo e dintorni, da Degas a Chagall, passando per Van Gogh, Cézanne e Picasso.


8. FATTORE 1%- Luca Mazzucchelli, Giunti, manuale.

Fantastico! Ne ho parlato di recente, vi rimando a questo link: faresol.blogspot.com/2021/04/fattore-1-un-cambiamento-possibile



9. NELLA STORIA MONDIALE- Giulio Sapelli, Guerini e associati, saggistica

Un lungo mattone di geopolitica internazionale, che nel complesso mi ha delusa. C’è però un passaggio molto interessante, ed è nel penultimo capitolo del libro, dove lautore critica la suddivisione e la specializzazione del lavoro nella nostra società, e il conseguente impoverimento culturale che ne deriva. Per questo, chapeau.


10. LA LINEA D’OMBRA- Joseph Conrad, classico.

Questo è uno dei pochi libri che nella vita mi sono concessa di aprire e richiudere dopo poche pagine. Siccome non si abbandonano i libri (almeno, non sta bene per una scrittrice) l’ho ripreso e concluso. Effettivamente non mi ha entusiasmato. Però sir Conrad sapeva scrivere bene, eccome...


11. ERBE, CURE MEDICHE E RIMEDI DAI MONASTERI- Renato Zanolli, manuale.

Un manuale utilissimo, che io ho letto come se fosse un romanzo, per approcciarsi alle erbe e ai loro enormi benefici. La chicca storica è molto apprezzabile, ci riporta alle origini di ciascuna pianta. (!) Avvertenza: se sei uno scrittore o un lettore navigato, non potrai non notare reiterati errori grammaticali in questo volume, in particolare sulluso improprio della virgola. Peccato, perché la lettura sarebbe risultato assai più gradevole!

12. TEMPO- IL SOGNO DI UCCIDERE CHRONOS- Guido Tonelli, Feltrinelli, saggistica. Bellissimo, adoro questautore (che lavora al CERN ed è uno dei padri del bosone di Higgs). Su Instagram trovate la mia piccola recensione. Il concetto di tempo è spiegato in modo scientifico e chiaro. Da applausi il capitolo sui buchi neri. 


Fuori lista--- IL COMPLOTTO di Umberto Eco e Philippe Daverio racconta VAN GOGH, due piccoli libricini troppo brevi per essere conteggiati nella mia lista, ma che ci tengo a segnalarvi. Se il tempo per leggere scarseggia, puoi sempre concederti un libricino di questa taglia sottile.

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