Marzo

Marzo...
E' una toccante canzone di Giorgia. Ma anche Lucio Battisti non scherzava coi Giardini di
marzo.
E' il mese in cui iniziai a scrivere Damazerico. Qualche anno più tardi, la storia si sta ripetendo con un nuovo romanzo.
Marzo.
E' il mese delle nuove sfide per me, delle ispirazioni profonde che precedono quasi sempre un momento di crisi e cambiamenti chiamato aprile.
Marzo è voglia di ripartire.
A marzo ho provato ad osare, smettendo di parlare sottovoce.
Marzo è il mese in cui abbiamo scelto di volere più luce.
Nel marzo di due anni fa elessero Papa Francesco, un sorprendente umile riformatore. Marzo è anche il mese della Quaresima, tempo sobrio e di piccole rinunce.
A marzo si svestono cautamente i cappotti e le sciarpe.
Era il 17 Marzo 1861 quando si raggiunse l'Unità d'Italia. Sempre in ritardo, noi italiani. Quando gli altri già erano Stati nazionali, noi lì a perder tempo col Rinascimento...
A marzo abbiamo istituito una festa per le donne e una per i papà. Perché al giorno d'oggi non è facile esser donna, né papà. Tanto meno in Italia. Istituiamo anche la festa dei giovani? 
E pensare che marzo deriva da Marte, il dio della guerra. Molte guerre cominciavano in questo periodo. L'istinto a lottare infatti ci è rimasto, a marzo. 
Il 23 marzo di un anno fa lanciai per la prima volta il Progetto Tealtro.
Era un gioco, uno scherzo. Sta diventando un progetto vero. 
A marzo mi sono accorta.
A marzo mi sono laureata. Di corsa, un po' alla svelta.
A marzo mi sono svegliata.
Sarà pure pazzo, ma è pur sempre a marzo che arriva la primavera.

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