Tabula rasa.
Ci vuole dopo un trasloco. Tabula rasa. Non vorrei scomodare aristoteliche teorie, piuttosto richiamare una semplice metafora di un nuovo foglio, bianco. Dopo un biennio di predicate rivoluzioni interiori, di scalate e progetti e tentativi, di rovinose cadute e successive prese di coscienza, eccomi dunque all'epilogo.
O al prologo del nuovo che verrà.
O al prologo del nuovo che verrà.
Attorno a me sono successe tante cose significative, ultimamente. Fra i miei amici e parenti e conoscenti c'è chi si è sposato, chi ha messo su casa, c'è poi chi aspetta un bambino, chi ha trovato lavoro, chi si è laureato, chi si è sistemato. Persino la mia ex redazione ha cambiato sede, trovandone una più bella. Tutto ciò è un inno alla speranza che stride col clima di inaudito negativismo genera(ziona)le.
Ed io invece, dopo aver sovvertito gli equilibri percorrendo strade atipiche al limite del praticabile, dopo aver sopportato quieta in attesa senza palesare le ferite più del necessario, mi son ritrovata ferma. Sola. Inconcludente. Così ho pensato bene di 'traslocare'. E ricominciare. Strano, non vi pare? Così prossima a conquistare qualcosa di molto importante -che presto racconterò nei dettagli- e così bisognosa di ricominciare... Perché? Perché tabula rasa?
Ed io invece, dopo aver sovvertito gli equilibri percorrendo strade atipiche al limite del praticabile, dopo aver sopportato quieta in attesa senza palesare le ferite più del necessario, mi son ritrovata ferma. Sola. Inconcludente. Così ho pensato bene di 'traslocare'. E ricominciare. Strano, non vi pare? Così prossima a conquistare qualcosa di molto importante -che presto racconterò nei dettagli- e così bisognosa di ricominciare... Perché? Perché tabula rasa?
Perché i palazzi della mia periferia interiore stanno crollando definitivamente dentro me. Più scrivo e più qualcosa crolla, qui dentro. E fa male. Sta cadendo giù tutto, ormai. Ma da un caos dell'anima così non si può che rinascere.
Rinascere ricostruendo tutto, e con nuovi parametri; ricostruire gli sguardi, i sogni, i sentimenti, i sorrisi...
In attesa di ufficializzare un paio di cosette a settembre, scelgo di giocare d'anticipo, scelgo di vivere l'oggi al meglio delle possibilità. Scelgo di scegliere e non di rinunciare a farlo.
Rinascere ricostruendo tutto, e con nuovi parametri; ricostruire gli sguardi, i sogni, i sentimenti, i sorrisi...
In attesa di ufficializzare un paio di cosette a settembre, scelgo di giocare d'anticipo, scelgo di vivere l'oggi al meglio delle possibilità. Scelgo di scegliere e non di rinunciare a farlo.
Fra l'altro, dal precedente post è nata una canzone che un giorno senz'altro pubblicherò... Che ci volete fare, sono fatta così! Scelgo così.
Dunque, scusate, ora scelgo di ricominciare.
Tabula rasa.
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