Riprendo volentieri la rubrica Esplorautori, con un’ultima
puntata prima della pausa estiva. Questo nuovo episodio 'risente' delle mie
stesse presentazioni, perché ho conosciuto l’autore in questione al Salone del Libro. Ho dunque l’onore e
il piacere di parlarvi di Francesco Aki Schiatti, autore aretino e mio collega
di scuderia (entrambi coabitiamo nella stessa collana, la Interlinea della casa editrice LuoghInteriori che potete scoprire qui: www.luoghinteriori.it/collane/collane/interlinea/e-se-un-bacio ).
L’OPERA- Il suo libro s’intitola E se un bacio... ed è semplicemente meraviglioso. La prima cosa che mi è arrivata di quest’opera è stata la sua ottima copertina, che gioca coi colori e le sfumature, come del resto fa l’autore intitolando ogni capitolo a una diversa tonalità cromatica, talvolta in modo giocoso. Le oltre 300 pagine non stancano ma, al contrario, coinvolgono ed emozionano. I componimenti inseriti all’interno del libro, in una curiosa alternanza prosa- poesia, non distolgono dalla storia, anzi, sembrano amalgamarsi piuttosto bene con la stessa. Nel testo Schiatti riesce a far convivere poesie molto profonde e barzellette 'sceme' che vogliono esorcizzare la disabilità in generale, perché il linguaggio rispettoso non basta a includere veramente le persone, bisogna sforzarsi di andare oltre, anche attraverso lo scherzo.
TRAMA IN BREVE- Il protagonista è un giovane liceale che, per caso, conosce un bambino di nome Aki nell’Istituto dove lavora la madre. Aki non vede, non sente e non parla. Con un bacio sulle labbra suggella l’incontro di conoscenza col nostro protagonista, che ne rimane sconvolto; quest’incontro è destinato a impattare la vita di entrambi, cambiandole radicalmente. I due trovano un modo tutto loro di comunicare, che li legherà indissolubilmente. Col susseguirsi delle stagioni la vicenda evolve, portando Aki a scoprire sempre più il mondo circostante, nonostante la sua condizione. Il romanzo è narrato in prima persona, il che consente di calarsi bene nei panni del protagonista vivendo le sue gioie, le sue paure, i suoi smarrimenti, le sue conquiste.
L’AUTORE- Come dicevo, ho incontrato Francesco al Salone, assistendo a un pezzo della sua presentazione. Mi ha fatto subito una buona impressione, ho colto autenticità ancor prima di approcciarmi al romanzo. Ritengo, poi, una mossa molto coraggiosa quella di alternare prosa e poesia senza far perdere il ritmo di lettura, non è cosa da tutti. Inoltre questa storia è emotivamente forte, coinvolgente, ma c’è spazio anche per ridere.
PUNTI DI FORZA- Tanti, in questo caso. Ne elenco alcuni: la forza evocativa della copertina, la scelta dei colori come punti guida di ogni capitolo, la verosimiglianza dei fatti, il tocco ironico unitamente alla delicatezza dei temi, le poesie. Dunque mi sento di consigliare la lettura di questo libro delicato e al tempo stesso spietato, che racconta la disabilità multisensoriale senza sconti, con autenticità quindi, ma lasciando spazio all’amore e alla risata. In questo libro troverete tante emozioni, positive e negative. Si ride, ci si arrabbia, ci si commuove, si sorride.
LA CURIOSITÀ- Parte dei proventi del romanzo verranno devoluti alla Lega del Filo d’oro, che molti di voi sicuramente già conosceranno; azzeccato il modo in cui l’autore è riuscito a inserire un filo d’oro all’interno della narrazione. Per questo e per tanto altro mi sento dunque di poter concludere: bravo Francesco!
E se un bacio...
casa editrice: LuoghInteriori
anno di pubblicazione: 2021
genere: narrativa
pagine: 314
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