Ieri ho presentato il mio libro “La Resa
del Riso” presso la deliziosa libreria Belleville di Torino.
Sto facendo molte presentazioni rispetto a
quando ho iniziato due anni fa, e già solo per questo c’è di che essere grata.
Vorrei però soffermarmi, oggi, su un
dettaglio che mi ha molto colpito; il relatore e organizzatore dell’evento, Raffaele
Borghesio, ha elogiato l’importanza della partecipazione agli eventi culturali
e il ruolo delle librerie indipendenti… Praticamente il fatto che eravamo lì,
di martedì sera, a raccontarci di libri e pile sul comodino e autori di riferimento e prossimi romanzi in cantiere!
A fine presentazione si tende a quantificare:
quanta gente è venuta, quanti libri sono stati venduti, quanto soldini si son
guadagnati. Per carità, nessuno si sognerebbe di non dare importanza a questi
aspetti… Tuttavia c’è di più.
Le ricadute di un libro possono verificarsi
anche nei giorni successivi all’evento (come mi ha spiegato la libraia: è un
classico che qualcuno si presenti poi con calma a chiedere di quel libro), e poi
c’è sempre la dimensione delle relazioni umane. Scambiare due chiacchiere con
qualcuno non ha veramente prezzo, in quest’epoca, poi, è diventato tutt’altro
che scontato…
Dunque non posso non sostenere l’appello
di Borghesio a frequentare di più le librerie, non soltanto limitandosi a
comprare, ma sforzandosi di partecipare alle varie iniziative (che non sono solo
presentazioni: pensate ai gruppi di lettura, o al mio Gruppo di Rottura, oppure alle iniziative dedicate ai bimbi). Incontrarsi fra gli scaffali di una libreria potrebbe far nascere un bello scambio di opinioni. Chissà, anche una bella amicizia. Per i più audaci: magari si rimorchia pure!
Al contempo Amazon non va demonizzato: è uno strumento
che se usato con criterio può rivelarsi utile e persino provvidenziale nell’urgenza,
ma ovviamente non deve diventare la prassi! Siamo noi la nostra città, il nostro quartiere, siamo noi che determiniamo la fioritura o l’appassimento dei suoi spazi culturali…
Immaginate la libreria X che dall’oggi al domani registrasse il pienone: il libraio
Y sarebbe ‘costretto’ ad assumere un dipendente per soddisfare le esigenze dei
clienti.
È un piccolo esempio.
Per parafrasare il mio libro: la Resa delle
librerie! Resa intesa in senso positivo, eh.
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