sezione "manoscritti antichi" |
Li avete
letti i miei post sulla lettura?
Immaginavo,
non importa. Ho scritto di recente due post su librerie e biblioteche in crisi.
Mentre nel frattempo tramavo qualcosa di grosso: trasformare la disordinata
libreria della casa di riposo in cui lavoro in una biblioteca vera. Ma se
Pinocchio poteva contare sulla fata turchina per diventare un bambino vero, io
ho dovuto concepire un progetto a costo zero.
Colta da scetticismo iniziale, percepita come una cosa noiosa e fuori
luogo, l’idea della biblioteca non è stata proprio accolta coi fuochi d’artificio.
Nonostante tutto io sono partita col mio personale piano marketing: ne ho
parlato con sincera passione con tutti quelli che mi capitavano a tiro. Poi ho
dato un po’ di libri ai ragazzi (intendo gli anziani della struttura) da
pasticciare. Ci siamo messi a leggere poesie. A smuovere pagine. A rievocare
ricordi. E ho cominciato a notare alcuni particolari.
Innanzitutto
ho notato, e non potevo certo non notarlo, che alcuni parenti mi hanno sommersa
di libri. Donazioni anche piccole, ma da diverse persone. E bei libri,
oltretutto! Siamo passati da circa 380 volumi iniziali a 450, al netto degli
scarti (perlopiù libri troppo deteriorati).
Ho notato che
parenti e badanti hanno iniziato a prendere in prestito i primi libri;
nonostante il sistema non sia ancora operativo, sono venuti a segnalarmi cosa
si portavano via. E i ragazzi? Beh, loro per il momento prendono,
spostano, riprendono.
Ho notato che
la signora Loredana si è invaghita di un romanzo, me ne ha parlato per diverso
tempo, arrivando persino a sognarselo di notte! Sognava che le bruciavano gli
occhi a leggerlo, esattamente come nella realtà. Le ho promesso che glielo
leggeremo ad alta voce.
Classici + elenco provvisorio |
Ho notato che
qualche signora ha cominciato a ‘vantarsi’ delle letture di tutta una vita. “Io
a casa ho tremila libri! Ero sempre con un libro in mano!”
Ho notato che
la signora Lidia mi ha raccontato di aver giocato con sua figlia al famigerato Gioco
dell’oca. Ne è rimasta contenta. Sì, la nostra biblioteca è anche un po’
ludoteca. Fra l’altro qualcuno si è attivato per procurarmi giochi da tavolo
senza che io avessi chiesto nulla.
Ho notato che
Angela, la tirocinante che si è trovata suo malgrado in mezzo a questa
baraonda, si è appassionata al progetto, dandomi un aiuto di spessore senza il
quale avrei inaugurato a giugno.
Ho notato che
il sistema di autogestione su cui ho basato il meccanismo di prestito andava
rifatto da capo. Ehm, questo l’ho capito dopo aver catalogato i primi 340
libri. Alla fine ho deciso di inaugurare lo stesso la biblioteca. La stiamo
completando man mano.
Insomma, ho
notato che ho fatto un gran bel casino. Ma il progetto sta funzionando. In un
modo tutto suo. Certo, sono esausta per questo lavoro! Appena penso di aver
finito, ecco che spunta un nuovo sacco di libri donati... Lo so, me la sono
cercata.
Vi ho
raccontato di questo progetto perché penso che possa essere replicato altrove.
Appuntamento
al secondo volume: vi racconterò il seguito a biblioteca ultimata.
Vi ricordate il film The Shawshank Redemption, meglio conosciuto
come Le ali della libertà? È un dramma carcerario molto forte; ecco, a
un certo punto del film il protagonista rinnova la lurida biblioteca del
carcere e la tira a lucido. Non sono la prima ad averci pensato!
Quando ho cominciato a mettere le mani tra gli scaffali, mi sentivo
osservata. Non è un lavoro comune. Non è in apparenza un’attività di
animazione.
A un certo punto pensavo che tutto questo catalogare si concludesse con un
unico risultato: farmi venire voglia di leggere altri libri. Non è stato l’unico
risultato, anche se ho adocchiato parecchi testi interessanti!
Davvero le persone sono sensibili e ricettive. Più di quanto immaginiamo. E
la biblioteca è un’istituzione che ci educa al rispetto e al valore delle
cose, oltre alla sua funzione più evidente.
Dopo l’infinito lavoro di catalogazione ho iniziato quello di
etichettatura, non tanto più breve. Mentre porto avanti questo ultimo step,
ogni tanto butto l’occhio sulle liste; dai pallini rossi segnati capisco che
più di qualcuno ha preso in prestito un testo, mentre i pallini verdi indicano
che quel testo è già ritornato indietro. Ho già ricevuto le prime recensioni
sui libri! Utile anche per capirne il contenuto e fare, laddove necessario, le
giuste modifiche.
Al momento siamo a quota 476 libri di vario genere + una decina di giochi
da tavolo + qualche trilione di riviste.
Tutto questo a costo zero. Io ho semplicemente riordinato quello che già c’era.
Il resto è venuto da sé. Perciò se mi date, che so, mille euro vi faccio la
biblioteca d’Alessandria ;) Ma veniamo a noi. Perché ve ne parlo? Perché il
progetto sta funzionando. Penso possa funzionare ancor meglio in una realtà con
un’équipe di lavoro più estesa. Se voi colleghi animatori, educatori,
insegnanti, ecc. avete interesse per questo progetto contattatemi. Vi spiegherò
nel dettaglio il metodo di lavoro. Chissà.
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