IL FIL ROUGE




Il diario è il mio fil rouge.

Anche se ci ho messo anni a rendermene conto.


Eppure è proprio così che ho iniziato a scrivere romanzi: in forma diaristica. È successo con le prime due opere, forse perché in quanto autodidatta ho attinto da dove avevo più dimestichezza… Non mi ero mai ritenuta all’altezza, fino a quel momento. Finché non l’ho fatto, insomma. Grazie al fil rouge. Però non sapevo ancora che il fil rouge fosse il mio fil rouge! 😆


Forse tu non hai ancora trovato il tuo, ma posso assicurarti che la scrittura a mano può aiutarti a recuperare questo e molti altri fili della tua esistenza: più ne recuperi, meno faticherai in questo labirinto esistenziale che a volte ci affascina, e altre volte ci fa smarrire.


Nel 2022, quando ho scritto Un nuovo sguardo, sono ripartita alla stessa maniera degli esordi, cioè dalla narrazione diaristica: ho messo il malcapitato personaggio in questione davanti a una bella sfida di trasformazione. È successo che alla fine mi sono trasformata anch’io, a ridosso della pubblicazione, trovando il mio fil rouge! E dire che era sempre stato lì, sotto il mio naso.


Scoprirlo è stato come aver illuminato di colpo quel labirinto intricato.


E tu ce l’hai un fil rouge? O lo stai ancora cercando nel groviglio?

SE DICO DIARIO A COSA PENSI?



Se ti dico diario a cosa pensi?

A un volume con lucchetto, su cui scrivere fiumi di pagine ogni giorno?

Il diario intimo – quello appena descritto – va benissimo, ma non rende l’idea di quanto sia potente e declinabile questo strumento.


Esiste infatti un’intera costellazione diaristica da scoprire, in grado di soddisfare le più svariate necessità. Di recente ho parlato del diario della gratitudine, ma ce ne sono molti altri…


Ad esempio c’è il diario creativo, tipologia ideale per chi fatica a verbalizzare e predilige l’immagine. Dentro può starci di tutto: schizzi, disegnini, appunti sparsi, collage di foto… Un tutto che serve a esplorare, espandere ed esercitare la propria creatività.


Ce ne sarebbero tante altre di tipologie, che non basterebbe un post nemmeno a elencarli!


Per conoscere e praticare le varie tipologie ho ideato la formula a distanza, declinabile in tre puntate: l’assaggio di diario, la formula del diario provvede e infine quella di “Attraversare il ponte” a… chiudere la trilogia.


Se vuoi ricevere il PDF di assaggio, scrivimi.


Se sei di Torino o dintorni, valuta i laboratori in presenza: sono un gran bel valore aggiunto! Per info e chiarimenti, scrivimi a scopriti@yahoo.com.


L’ATTESA DELLA CICALA

immagine tratta da Wikipedia

Essere una cicala d’inverno è dura.

Mentre le formiche si cibano dell’abbondanza delle loro scorte, la cicala ha soltanto briciole di entusiasmo di cui nutrirsi: basteranno a non gettarla nello sconforto?


“Devo resistere, manca poco alla primavera” sussurra a sé stessa.

“Mancano due mesi, vedi un po’ te”, le fa notare acidamente la sua vocina interiore.


La cicala si siede e attende. Pensa a quelle formiche così rigorose e diligenti, sperando che magari ci ripensino e vengano a bussarle alla porta…


La cicala resta seduta, stringendo a sé quelle preziosissime briciole. Sono tutto ciò che ha.

È tesa, invece di so-stare nell’attesa.


D’un tratto prende la chitarra, che il richiamo è troppo forte, e inizia a strimpellare soavi melodie. Chissà se il suono arriverà alle formiche. Chissà.

“Ecco, brava. Almeno ti tieni in esercizio” le sussurra la vocina interiore.


Dopo la strimpellata, le briciole sembrano avere tutt’altro gusto. La cicala si alza e guarda fuori, anche se non c’è molto da guardare, oltre alla neve.

“Ne approfitterò per scrivere una nuova canzone!” dice.


La cicala ha scelto: proverà dunque a scoprire le bellezze di una stagione diversamente incantevole, anche se da offrirle avesse soltanto

quest’attesa


--- Ti piace la favola originaria della cicala e la formica? Hai gradito questo breve “sequel”? ---

UN ASSAGGIO DI DIARIO


Scrivere a mano richiede fatica.

Specie se non si è abituati a farlo.

Porta tanti benefici, ma bisogna essere costanti.


Un aiutino può fare la differenza in questo processo; io agisco da facilitatrice, con i laboratori in presenza e la formula a distanza.


Ora, poniamo che tu sia curioso di provare l’alternativa a distanza de Il diario provvede, ma che non sia del tutto convinto: si tratta dell’invio di materiali in formato digitale, funzioneranno davvero?


Non ho ideato la ricetta universale per la scrittura diaristica, ma una possibilità in più per sperimentarla: non saprai se va bene per te finché non la provi.


A tal proposito, dunque, ho pensato di proporre un 'assaggio di diario'.


Consiste in un breve pdf dedicato a un solo modello, il più semplice che ci sia da provare: il diario della gratitudine. Con questo assaggio potrai iniziare a sperimentare nel concreto, vedere come imposto i modelli, valutando se facciano o meno al caso tuo.


Anziché un costo fisso, ho stabilito l’acquisto dei due ebook (oppure di un cartaceo) della serie L’amore provvede come contropartita: se vorrai il resto della formula, ti scalerò la differenza.

Più accessibile così, no?


Allora, sei curioso di provare questo assaggio?

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Per info: scopriti@yahoo.com

In foto: il quadernone in posa con i segnalibri a tema 😊

L’ALTER EGO


Hai mai immaginato di avere un alter ego?

E come sarebbe? Un supereroe intrepido che si lancia dai grattacieli, un mattacchione stile The Mask, oppure una Mrs Doubtfire dalle buone maniere?


L’alter ego in letteratura (e, a ruota, nel cinema) rappresenta una parte repressa della persona, una sorta di “dark side of the moon” che nessuno vede eppure c’è, e che si manifesta sotto forma ben diversa: ricordi il Dottor Jekyll e Mr Hyde di Robert Louis Stevenson?


La persona indossa una maschera e diventa un altro sé, (s)coprendosi.

E a volte il concetto di maschera è solo metaforico, perché materialmente non c’è nulla a coprire il viso – pensa a Superman – anche se ci sarà un altro oggetto simbolico a ristabilire la prima identità, come il paio di occhiali di Clark Kent.


Nel mio prossimo romanzo, la protagonista Flavia si crea un alter ego. Di grande successo. Mentre lei nella vita non lo è affatto. E quando si innamorerà, saranno guai.


Manca ancora un po’ all’uscita del libro, ma intanto dimmi: che tipo di alter ego saresti, se te ne creassi uno? Cosa faresti, se indossassi una maschera e una nuova identità?


--- Nelle foto sono in uno dei luoghi cruciali del romanzo, il Cortile del Maglio a Torino ---

I BUONI PROPOSITI DEL LETTORE


Hai fatto i buoni propositi… a proposito della lettura?

No? Poco male, ci sono qui io a suggerirteli! 😉


Per questo inizio d’anno ho stilato dei buoni propositi a tema sulla rivista Agatha, correlati al celebre decalogo del lettore di Daniel Pennac.


Ho cercato di redigerli avendo a cuore soprattutto il lettore che fa fatica a leggere, tenendo saldi i principi “pennacchiani” con l’aggiunta di qualche suggerimento pratico per uscire dalla spirale dei sensi di colpa (gli stessi che non ti permettono di abbandonare un libro, oppure che ti fanno sentire da meno perché leggi poco).


Non solo: sarebbe bello che i lettori fossero più soddisfatti in generale di ciò che leggono.


Sul numero cartaceo di Agatha troverai un inserto da ritagliare e da tenere con te a mo’ di promemoria. I buoni propositi sono comunque rintracciabili anche nella versione digitale gratuita.


Ringrazio Cristina Origone per la dedizione e la disponibilità: non è stato facile assemblare tutto a distanza!


Non ho idea di che impatto potrò generare con questa rubrica, in ogni caso sono determinata a portarla avanti, oltre i diritti del lettore: l’invito alla lettura è una missione delicata e difficile, ma anche stimolante. Se qualcuno avrà trovato beneficio grazie ai miei suggerimenti, ne sarò felice.


Esempio dell'inserto sul cartaceo di Agatha


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