Choosy

Caro ministro,

preso atto della nuova etichetta da lei coniata per noi, volevo rivolgerle due cortesi parole, affinché possa conoscere un poco più a fondo la mia generazione, quella da lei appena bollata come choosy.
Noi, già ribattezzati bamboccioni per l'arte di vivere con mamma e papà. Noi, generazione dalle ornamentali lauree, noi fra cumuli- o macerie- di pezzi di carta di tutti i tipi; diplomi, attestati, youthpass, riconoscimenti, pergamene, ironici papiri che suonano beffardi adesso, guardandoli bene.

Dacché lei ha scelto per noi questo termine anglofono, choosy, io mi son sentita subito presissima in causa. Ebbene ministro, volevo dire a lei e a chiunque altro convenga con lei, che avanti di questo passo v'è il rischio che si divenga schizofrenici, più che schizzinosi, vista la denigrante situazione lavorativa e non.

Però. Il governo, anziché considerarci risorse, futuro, speranza, ci appella con dispregiativi, generalizzando banalmente. Logico che poi più di qualcuno sbotti. Perché? Beh, vede ministro, la verità è che la maggior parte di noi "schizzinosi" si è sporcata le mani, eccome, spesso gratis, per lo stage, per l'apprendistato, per il lavoro sottopagato o in nero o solo nel weekend... Niente scappatoie né raccomandazioni per noi schizzinosi. Eppure la maggior parte di noi sogna una vita normale, con la propria casa, la propria routine, il proprio... lavoro. Ma rimaniamo incastrati in un sistema che ci considera troppo qualificati per molti lavori, o troppo poco esperti. Non siamo che una vagonata di professioni sognate, avvocato, ambasciatore, giornalista, docente... A seconda della formazione universitaria di ognuno. Formazione -troppo teorica e certamente molto poco pratica- che il sistema ha permesso e incoraggiato.
Immagino, tuttavia, che polemizzare sui termini coniati serva a poco per ciò che più conta. Dovremo arrangiarci per il futuro, vero? Bene.
Le piace l'inglese, ministro? Anche a me. Allora le rispondo nella stessa lingua a nome della mia generazione. Choose. Scegliere. Di andare avanti.