L'ostinazione del volo

Lo scorrere del tempo trascina verso l'ignoto. O futuro. I bilanci, spietati e onesti, si fanno largo dentro, e mai sono ciò che si vorrebbe sentire. Mai rassicuranti. Niente per cui potersi davvero affermare, solo una somma di identità presunte, di professioni sognate, di caratteristiche ambite. Nulla di ufficiale. Nulla di concreto. Un'anima senza corpo. Calma che sbiadisce, ora basta è un binomio che troppe volte sale su e troppe volte è trattenuto a stento. Come raschiare il fondo. Vedute troppo larghe in uno spazio troppo stretto. L'ostinazione del volo che non può continuare. Fuggire o costruire? Bagagli o radici?
Poi. Il rumore di un incrocio di sguardi, il frastuono di sorrisi sovrapposti. Chilometri percorsi, stanchezza combattuta. Riunione di anime in festa e il resto non conta. Resta fuori. Numeri, bilanci, considerazioni.
Né bagagli né radici e nemmeno bilanci per questo giro di lancette. E dunque. Spiego le ali un'altra volta. Una piccola matita ormai consumata traccia su un foglio spiegazzato la presunta soluzione. Un complesso intreccio di idee, una trama che prende finalmente forma. Pronta per essere scritta. Certo, con un romanzo che ancora non s'ha da fare e un altro incompleto non è proprio una soluzione da applausi, questa. Piuttosto un masochismo intellettuale. Eppure. E' l'unica cosa da fare. Certe idee sono più forti di tutto, delle circostanze, del destino e persino di chi le scrive. Certe idee meritano di nascere malgrado le spine.

Alla radio passa Still loving you, il destino fa gli auguri di compleanno a modo suo. I pensieri vorticano dentro me ma niente bilanci oggi, né numeri, né sentenze, né giudizi. Perché stavo ancora pensando alle idee che meritano di nascere malgrado le spine e al rumore dell'incrocio di sguardi.

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