Obrigada Portugal (parte II)

Lisboa: il mitico tram e l'ascensore (sotto)
GIORNO IV- Lunedì

Che bello svegliarsi e scendere in piazzetta a fare colazione! E' stamattina che ho assaggiato per la prima volta i Pasteis, tipici dolci portoghesi.
La giornata di visita in Lisbona è stata decisamente intensa; fortuna che c'era il piccolo tram, simbolo della città, vi assicuro che val la pena farsi un giro sopra. Lisbona è tutta un saliscendi, ottima palestra per chi vuol tenersi in forma. Oggi è stata la giornata dei Pasteis perché abbiamo deciso che erano troppo buoni, e che meritavano dunque un bis per merenda.
Pur di fretta, abbiamo potuto ammirare l'intera città dall'alto, grazie alla vista dell'ascensore. E qui, nel contemplare Lisbona, è arrivata l'ispirazione musicale, te pareva... Per tenere a mente la melodia però, non avendo la chitarra, dovevo canticchiarla (in realtà ho canticchiato parecchio e tante canzoni, i miei compagni di viaggio  possono confermarlo...) e sono riuscita a conservarla fino a Torino ove ne è venuto fuori un brano in "sole" cinque lingue.... va beh, torniamo a Lisbona!
Ho visto un bellissimo monumento che a momenti mi metto a piangere. Sono rimasta imbambolata davanti alle fontane di cui la foto sotto, chissà perché... Ho assaggiato il liquore tipico, la Ginjinha,  non un granché ma detto da una quasi astemia non è un parere attendibile...
Bellissima è stata la discesa verso Plaza Marqués de Pombal. 
In serata, mentre compievo la follia di mettermi i tacchi, siamo andati a mangiare... cosa secondo voi? Pesce, ovviamente! Ma oggi devo lodare soprattutto i dolci:  la bava di cammello e una torta di mirtilli da favola!





Cattedrale di S. Maria Maggiore


GIORNO V- Martedì
La sveglia è suonata presto: d'altronde il tempo era poco. Ci siamo subito incamminati per la città, non senza fare prima una colazione da favola! Comunque oggi abbiamo bazzicato in vari punti di Lisbona, con particolare premura per il quartiere di Alfama, il più antico della città. Qui abbiamo fatto un giro anti-turistico, passando per vie e vicoli non così noti ma intrisi di tradizione e quotidianità. Ho gradito molto il pittoresco mercato ove c'erano molti oggetti di antiquariato, ma io sono una fan dei mercati e quindi c'è poco da stupirsi :) Nel pomeriggio invece ci siamo dedicati a Belém; abbiamo fatto una lunga camminata  fino a raggiungere la Torre di Belém, simbolo del Portogallo che fu, al tempo delle grandi esplorazioni, al tempo di Vasco de Gama. La torre è davvero splendida, dentro e pure fuori. Ci siamo soffermati a guardare l'oceano, per me è stato talmente bello... erano anni che volevo vederla coi miei occhi...
La torre di Belém
Comunque, dopo questa lunga visita di alto contenuto culturale, ci siamo concessi un'altra buona "pausa pasteis", per poi fare una tappa di riposo al Bairro Alto. Il mio ginocchio ha fatto un po' di capricci, pertanto ho faticato a camminare... Ma ho tenuto duro, anche perché c'era una cena che ci aspettava al Pateo 13, un ristorante di Lisbona i cui tavoli sono sistemati in un cortile, mentre all'interno ci sono solo le cucine; abbiamo mangiato davvero come signori, senza peraltro spendere
tantissimo. Il vino bianco andava giù alla grande, così come il pesce grigliato e gli ottimi contorni. Abbiamo ancora fatto una tappa fino alla splendida cattedrale, per poi concludere la serata in un  locale molto carino del Bairro Alto. Giornata intensissima... 


Fontana in Piazza Don Pedro IV

GIORNO VI- Mercoledì 
Prima di partire c'è stato il tempo per un'ultima colazione in piazza. Poi ci siamo diretti all'aeroporto e, tra una cosa e l'altra, stavamo per fare tardi... Ci siamo imbarcati al "Final Call"! Comunque siamo saliti in tempo sull'aereo e in poco più di due ore eravamo di ritorno a Caselle.

Sono tornata scombussolata, con tante sensazioni addosso. Belle e meno belle. Perché tanto lo sapevo. Un viaggio del genere non ti restituisce come prima. Se c'è qualche questione in sospeso emerge, ovunque si vada. Staccarmi da Torino ha acuito molte sensazioni che avevo già, in realtà, rendendole solo più nitide. Non importa se non ve le spiego, il punto è che scoprire nuovi posti e nuove culture ci aiuta ad essere migliori. Ho poi volutamente fornito una buona immagine del Portogallo perché ritengo sia una meta davvero fantastica per una vacanza o un'esperienza; buon cibo, bei posti,  l'oceano... e pure i portoghesi non sono male =) 
Che volere di più?






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