Non Reggere i libri- volume 1

Vorrei fare una riflessione sul problema dei libri poco comprati, o meglio poco letti, in Italia: sarà una riflessione breve, per non rischiare che non venga letta.

La Stampa, cronaca di Torino, mercoledì 15 gennaio
In questi giorni a Torino (sì, la stessa città del Salone del libro) hanno abbassato la saracinesca due librerie, una di queste è la Paravia, che esisteva da oltre duecento anni. La saracinesca, abbassandosi inesorabile, ha fatto molto rumore, tant'è che stamattina sulla Stampa si parlava di un possibile piano di aiuti da parte della Regione. Nell'ultimo decennio avrebbero chiuso 4 librerie torinesi su 10. E qui, lo so, stanno scattando in tutti noi i sensi di colpa per quel libro acquistato comodamente su Amazon. 
Il problema è che il commercio è ormai cambiato: siamo in un'era di pigrizia più che di tecnologia. Si deve andar veloci, come status symbol, chi ce l'ha il tempo di recarsi in libreria! Nemmeno alla Paravia a quanto pare, pur trattandosi di una bella libreria, situata in pieno centro.
Siamo pigri, ma andiamo sempre di fretta. Una bella contraddizione da XXI secolo.
La verità è che leggere è impegnativo. Vuol dire concentrarsi, rilassarsi, riflettere. Fermarsi. Appunto. In un tempo in cui non si può perdere tempo, i libri non si riescono più a reggere.


Nel prossimo e secondo volume parlerò delle biblioteche.

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

I BUONI PROPOSITI DEL LETTORE

Vorrei cominciare questo nuovo anno condividendo i buoni propositi... del lettore. Molte persone, infatti, mettono fra i buoni propositi qu...