Sapevo, forse un po' inconsciamente, che non avrei sopportato molto a lungo le mie copiose canzoni abbandonate in un cassetto virtuale.
In queste ultime settimane mi sono mossa sottotraccia per cercare di capire il da farsi. Avrei tanto voluto avviare una collaborazione, ma al momento non c'è questa possibilità. Allora, mi son detta, che senso ha continuare a tenerle segrete? Non sono mica il Terzo Segreto di Fatima?
Ho scritto la maggior parte delle mie canzoni fra il 2011 e il 2014, eppure in questi nove anni non sono mai veramente riuscita a diffonderle come meritavano: problemi tecnici anzitutto, e poi scarsezza di mezzi, lavoro, maternità, impegni vari… Quando il mio unico collaboratore- arrangiatore ha dovuto mollare il progetto, di fatto mi sono fermata anch'io.
Ma nel corso degli anni le mie canzoni mi hanno tormentata. Avessi scritto baggianate, non avrei avuto problemi: mi ci sono divertita un po', ora pensiamo ad altro. Purtroppo ho sempre avuto la sensazione di non aver scritto baggianate, e sottolineo purtroppo! Quando crei una cosa bella, hai il dovere di condividerla, di lasciare che appartenga anche ad altri. Proprio io, strimpellatrice da quattro soldi, senza una band cui appoggiarmi, senza la benché minima idea di come fare... Proprio io sapevo di avere il dovere di farle ascoltare...
Sono arrivata a pensare di cederle ad altri, pur di non sprecarle. Ma a chi, poi?
Forse avrei potuto buttarle in pasto a internet senza rivendicare alcun diritto d'autore, ma non certo con versioni audio scarse! Sarebbe stato altrettanto spreco.
E niente, alla fine le ho messe tutte in stand-by. Nel frattempo i tormenti crescevano.
Finché non ho capito qual era il mio problema: l'autostima.
Ho sempre sottostimato me stessa e di conseguenza qualunque cosa producessi (con parziale eccezione dei romanzi, ma neanche tanto), finché non ho avuto Giulia. Diventare madre mi ha fatto superare una gran parte di tutti quei complessi post-adolescenziali che ancora funestavano la mia testa.
Il punto è che se scrivi una, due, dieci, venti canzoni la cosa va al di là del semplice passatempo. Non è una sciocchezza di due minuti, ma un lavoro lungo e minuzioso- come qualunque altro lavoro, se ci pensate. Così ho risuonato e canticchiato ogni singolo pezzo del mio repertorio, anche quelli che avevo scartato, intuendo che era proprio giunto il momento di farvele ascoltare.
In passato mi è capitato di caricare tre brani qui sul blog (Dare, Mille MiRe e Comme d'habitude), ma nessuno di quei tre era provvisto di arrangiamento, né di copyright. E infatti li ho eliminati qualche tempo dopo. Cittadini Nonviolenti fa eccezione, ma si tratta di un progetto chiuso. In attesa dell'alba, invece, è una canzone che ho scritto durante la quarantena senza alcuna pretesa... Forse dovevo solo dimostrare a me stessa che ero ancora capace a scrivere canzoni.
Bene, basta con le ciance, ora è tempo di musica! A questo link, in ascolto per la prima volta in anteprima mondiale, ecco faithless-no-more
Spotify e iTunes direi che per il momento possono aspettare :)
Con l'augurio che le mie canzoni possano essere fonte di ispirazione, carica motivazionale, semplice conforto o intrattenimento... buon ascolto!
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