La mia libreria 2020- vol.1

Si legge spesso che la maggior parte degli italiani non arrivi nemmeno a leggere un libro l'anno. Solo che loro non lo sanno, perché - appunto - non leggono.
Per fortuna non per tutti è così, vero amici lettori? 
Diciamo che non esiste uno standard universale, non si tratta di una gara; è evidente che editori, book-blogger, recensori e affini leggeranno molti più libri di impiegati e lavoratori preda di mille cose da fare.
Io da scrittrice devo dare il buon esempio! Per ottimizzare i miei tempi di mamma- lavoratrice ne leggo due alla volta, uno a casa e uno in pausa pranzo. Di alcuni di questi libri ho già parlato, attraverso recensioni o post su Instagram, ma ho pensato che fosse carino offrirvi una vetrina di quanto ho letto in questo primo semestre dell'anno. Prima però ho stilato un breve metodo di lettura per fornirvi piccoli suggerimenti. 

Cominciamo dal principio. Coltivate le vostre letture senza temere giudizi.
Leggere dev'essere un piacere, uno svago, magari una fonte di nozioni e/o informazioni, comunque deve riuscire a soddisfarvi. Può capitare che nell'arco dell'anno incappiate in qualche lettura noiosa o insoddisfacente, ma al netto totale non avrà importanza. Non dovete fare l'analisi del testo che andate a leggere, per cui prendetevi il tempo che vi serve. A fine anno ne avrete letti solo tre? Va benissimo così. 

Scelta dei generi.
Il mio consiglio è di variare il più possibile. Se leggete venti libri fantasy all'anno va bene, però è importante riuscirsi ad aprire un orizzonte nuovo, altrimenti si rimane fossilizzati in un genere che a lungo andare potrebbe apparire ripetitivo (pensate al classico schema dei libri gialli, se ne leggete trenta di fila è abbastanza facile che vi imbattiate nella ripetitività). Tuttavia eliminate senza pietà i generi e i trend che proprio non vi piacciono. Se vi trovate a vostro agio con i libri per ragazzi, dedicatevi a quelli senza farvi problemi: Harry Potter è stato un successone anche fra gli adulti.

Dove li reperite?
Dettaglio non da poco. Se acquistate tutti i libri che leggete vi rivolgete ad Amazon oppure alla libreria indipendente del quartiere? Il megastore in centro o la bancarella dell'usato? Non ci sono risposte giuste, ma il mio consiglio è quello di cercare di variare anche la fonte del libro; in una bancarella troverete di tutto, libri vissuti, vecchie edizioni, oltre al prezzo economico, mentre in libreria vi dovrete recare necessariamente per le nuove uscite (magari andando in una piccola libreria, visti i tempi grami). Aggiungo, infine, l'alternativa del prestito: se come me avete una media di almeno venti libri all'anno, è economicamente più sostenibile appoggiarsi al sistema di prestito bibliotecario.

Presentazioni.
I classici sono essenziali, ma un bravo lettore sa apprezzare anche la letteratura contemporanea. Incontrare gli autori dal vivo alimenterà interessi e motivazioni nel libro che avete scelto, alla peggio ve lo farà escludere se pensate non sia adatto a voi. E poi, avere la dedica dell'autore sul libro è sempre una cosa speciale, anche se l'autore in questione è un giovane emergente alla sua prima pubblicazione.
Ultimo consiglio: il bestseller va benissimo, ma provate a scegliere un libro di nicchia di tanto in tanto: vi aiuterà ad arricchire la vostra cultura letteraria. 

Lista.
Non dimenticate di appuntarvi tutti i libri letti! A fine anno potrete fare un bilancio delle vostre letture, anche se saranno state poche, per capire dove orientarvi. Cinque letture soddisfacenti saranno sempre meglio di trenta mattoni noiosissimi.

Ecco quelle che, finora, sono state le mie variegate letture:

1. LA VITA ATTESA, Gino Pitaro, Golem Edizioni (recensione qui) adatto a tutti!

2. IL SIGNORE DELLE MOSCHE, William Golding, Mondadori. Un classico del Novecento, scritto da un premio Nobel (e si vede). Da leggere assolutamente, anche se i contenuti sono forti. Una distopia particolare, nella classica isola deserta pronta però a trasformarsi in un incubo. Non proprio per tutti.  

3. LA CERIMONIA DEL MASSAGGIO, Alan Bennett, Adelphi. Un romanzo breve, condito dal tipico humour britannico, che tuttavia tratta tematiche molto delicate, a partire dall'omosessualità. Non mi è piaciuta particolarmente la prima parte, un po' meglio la seconda. Si ride e si riflette. 

4. MARCOVALDO, Italo Calvino, Einaudi. Classico della nostra letteratura, da leggere e rileggere! Eroe tragicomico moderno, descritto in maniera eccellente in questa girandola di racconti metropolitani. 

5. STORIA DELLE BIBLIOTECHE, Frederick Barbier, Editrice Bibliografica. Saggio- mattone sull'origine e l'evoluzione dell'istituzione biblioteca; interessante punto di vista sulla Storia, anche se un po' troppo didascalico nei contenuti e con qualche refuso nella traduzione italiana. Ve lo consiglio se siete appassionati di storia o dell'argomento in sé.

6. ARCODAMORE, Andrea De Carlo, Bompiani. Settimo romanzo di De Carlo, scritto e ambientato negli anni 90; ora sembra davvero un'epoca distantissima senza internet e smartphone. A differenza degli altri libri di De Carlo questo non mi è piaciuto molto, anche se il ritmo narrativo resta sempre avvincente. Si tratta essenzialmente di una tormentata storia d'amore, dal punto di vista del protagonista maschile.

7. I PROVINCIALI, David Manzoni, Edizioni Ensemble. Piccola confessione: ho ripreso questo libro per ben tre volte, riuscendo nell'impresa di finirlo pur avendo capito che non mi piaceva. Il narratore che parla al tempo presente mi ha un po' irritata. La trama però è leggera e ambientata in un paesino dove apparentemente non succede niente.

8. VA' DOVE TI PORTA IL CUORE, Susanna Tamaro, Baldini&Castoldi. Bestseller degli anni 90, un vero e proprio caso editoriale, ero curiosissima di leggerlo. Non mi ha deluso, me lo sono divorato in poco tempo. Scritto bene in forma epistolare, con un finale stupendo. Direi alla portata di tutti, anche dei lettori più stanchi!

9. VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI- Jules Verne, Crescere Edizioni. Un grande classico d'avventura, ricco di dettagli tecnici che rendono verosimile la vicenda. Cenni ad Atlantide e all'Antartide, scritto nel XIX secolo. Bellissimo. Non si può non leggerlo!

10. LA TERZA FASE- FORME DI SAPERE CHE STIAMO PERDENDO, Simone Laterza. Testo universitario dei primi anni Duemila, che s'apre con un'interessante riflessione sui cinque sensi per poi tuffarsi indietro nella Storia e provare a interpretare la contemporaneità (poco prima dell'avvento di Internet): come memorizziamo e apprendiamo le cose? Perché l'immagine sovrasta la parola?

11. CECITA', José Saramago, Feltrinelli (recensione qui) un libro bellissimo e sconvolgente, ma non adatto alle persone sensibili. Stile narrativo impegnativo, ma vi terrà inchiodati alle pagine.

12. LIBERTA' E NECESSITA', Joan Robinson, Einaudi. Un piccolo saggio socio-economico degli anni Settanta. Qualche riflessione degna di nota e ancora attuale sul sistema capitalistico, ma si tratta di un testo di difficile comprensione se non si possiedono nozioni basilari di economia politica. A mio avviso meglio riuscita la prima parte, dove si riflette sulla natura dell'uomo e della società.

13. L'EDUCABILITA', Sara Nosari, Editrice La Scuola. Un testo universitario di filosofia dell'educazione. Interessante, ma un po' troppo filosofeggiante e ripetitivo (tenete conto che l'ho letto per puro piacere e non per preparare un esame). Ho apprezzato molto la riflessione sul diario come forma di auto-analisi interiore. 

Penso che questa lista mi rispecchi: ho tanti interessi e amo variare, anche di molto. Se al contrario la vostra è una lista mono-genere, o fatta solo di romanzi, sono certa che si tratti di una lista altrettanto interessante. Viva la lettura!

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