Introduzione
Vi siete mai chiesti quando gli scrittori hanno deciso di fare gli scrittori?
Quand'è che a un certo punto della vita uno decide di intraprendere una determinata strada? Per alcuni mestieri c'è addirittura la Chiamata, ma la vocazione di scrivere sembra essere oggigiorno un pochino inflazionata... Anzi, mi correggo, la vocazione di pubblicare. Esistono molti modi per arrivare a tale obiettivo, tant'è vero che in Italia si pubblicano circa 65000 titoli l'anno. Emergere da questa mole è assai difficile, perciò pubblicare non basta a decretare il successo di un autore e a definirlo tale: bisogna vendere. Quindi contano solo le copie vendute? Quindi Cinquanta sfumature di grigio è una pietra miliare della letteratura? O forse conta il successo di critica? E se un libro recensito come pessimo viene venduto in milioni di copie, come la mettiamo? Mmh, ci sono troppe variabili.
Insomma, chi può autodefinirsi scrittore o scrittrice, dal momento che non esiste un albo apposito? Quand'è che si acquisisce lo status sociale di autore? Wattpad, Youcanprint, casa editrice tal dei tali, crowdfunding, corsi accademici, raccolta punti, cosa?
I grandi autori del passato hanno dovuto fare i conti con rifiuti, scarso successo di pubblico, mancanza di soldi, e tante altre magagne. Ma un tempo la possibilità di produrre un manoscritto e in seguito di pubblicarlo non era certo alla portata di tutti.
Oggi il web dà una chance praticamente a chiunque, e questo non vale solo per i libri, eppure sono sempre i lettori ad avere l'ultima parola: se certi titoli diventano dei best seller è perché qualcuno li ha pur comprati.
E voi, cari lettori in questo blog, che direste di me a primo impatto? Sono una scrittrice? Una che ci prova? Un'aspirante ispirata? Una promessa incompiuta? Una panchinara cronica che attende speranzosa la sua chance?
Per fare luce bisogna affrontare un viaggio a ritroso. Ripercorrere le tappe, raccontare delle radici piuttosto che dei frutti.
Racconterò di vecchi gesti caduti in disuso, ma molto in voga vent'anni fa. Racconterò di come può essere complesso un processo di formazione, complesso quasi come un'adolescenza. Racconterò di me, ma aprendo a un confronto sulle vostre personali esperienze di autori o di semplici lettori.
Per questo viaggio a ritroso bisogna partire da quel momento in cui ho preso in mano una penna non per fare i compiti. Non per scrivere scemenze. Non perché me l'aveva ordinato qualcuno. Solo per smisurata incontrollabile attrazione
E' proprio lì, a quasi quindici anni, che ho cominciato il mio percorso di
autodidatta
Continua
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