Se vuoi recuperare la prima puntata della rubrica: faresol.blogspot.com/2021/11/esplorautori
cover di Babelfish (Ensemble) |
INTRO- Rieccomi con Esplorautori! Ora che è giunta la primavera, e con essa l’agognata pubblicazione del mio romanzo, ho pensato fosse bene riprendere in mano questa rubrica. Per me è un modo di restituire tutto quello che riceverò, non importa quanto, in termini di attenzione (ciò che spesso manca a un autore emergente...) cercando di valorizzare il lavoro di un altro scrittore e di farvi venire una voglia matta di leggere i suoi libri. Sì, proseguo con l’"istigazione alla lettura"! Nelle puntate precedenti ho dato spazio a Sara Villa ed Elenia Stefani, oggi tocca a Gino Pitaro. Ho avuto modo di incontrarlo poco prima della pandemia, in occasione della presentazione del suo romanzo La vita attesa.
Breve biografia- Gino Pitaro nasce nel 1970 a Vibo Valentia. Prima di approdare nell’editoria svolge una miriade di lavori e lavoretti, fra cui il documentarista indipendente. Nel 1996 si laurea al DAMS di Bologna. Lavora successivamente come redattore e articolista, arrivando poi a pubblicare il suo primo romanzo, I giorni dei giovani leoni (Arduino Sacco Editore), nel 2011. Nel 2013 pubblica Babelfish, una raccolta di racconti, e nel 2015 il romanzo Benzine, entrambe con Edizioni Ensemble. Nel 2019 esce il suo terzo romanzo La vita attesa (Golem Edizioni). Nel corso di questa sua carriera letteraria Gino ottiene molti consensi e si aggiudica vari premi. Una carriera interessante e variegata, che poi prosegue con l’avventura in self-publishing: nel 2020 pubblica infatti Medjougorje- I segreti rivelati, che segna il suo debutto nella saggistica. Infine, sempre in self-publishing, nel 2021 ripubblica Babelfish. Attualmente vive a Roma.
Babelfish- E proprio di Babelfish vorrei brevemente parlarvi. L’opera si articola in sei racconti scorrevoli e avvincenti; si passa dall’essere inseguiti da un toro a Pamplona fino a passeggiare per le vie del cimitero Verano (quest’ultimo, intitolato Holly, è il racconto che mi ha colpito di più), per poi calarsi nei pertugi di un negozio nostalgia che vende articoli vintage. Si viaggia da Pamplona passando per Roma, Londra, Ginevra, Singapore... Sono proprio le ambientazioni, sorrette da godevoli descrizioni, che mi hanno fatta innamorare di questo libretto: è un viaggio inusuale per il mondo stando seduti in poltrona, nel quale i protagonisti sono inseguiti o inseguono ora l’amore, ora il successo, ora il pericolo. Non c’è un finale mieloso in queste storie di "nomadismo esistenziale", ma un forte senso di speranza e autenticità, che le rendono credibili. Nella nuova edizione auto-prodotta troverete poi un racconto inedito che Gino ha voluto giustamente inserire. Insomma, Babelfish è l’ideale per chi vuol leggere qualcosa di non banale ma ha poco tempo o poca voglia, o entrambe le cose: come ho già sostenuto in occasione del mio Miracoli metropolitani bisogna rivalutare i racconti perché rappresentano un buon svezzamento per novelli lettori e scrittori. Rivalutiamoli, dunque!
Benzine e altri lavori- Se amate di più i romanzi, Gino ne ha scritti diversi. Non male Benzine, romanzo interessante e scorrevole ambientato nella periferia romana, dove il giovane Luigi si arrangia come può in uno scenario tormentato, fra spietati call center e infiniti e particolareggiati viaggi in metropolitana, fra voglia di rivalsa e amare riflessioni. Altrettanto interessante è La vita attesa, cui vi rimando a fondo articolo per la recensione che a suo tempo gli dedicai. Infine, con l’ultima pubblicazione Gino Pitaro ha virato verso la saggistica cambiando decisamente argomento. Non conosco i dettagli di Medjugorje, ma i consensi sul web non mancano, tanto che il libro ha riscosso un certo successo pure all’estero, con traduzioni in varie lingue. Se l’argomento mariano vi affascina sono certa che apprezzerete questa pubblicazione. In generale ho sempre trovato la scrittura di Gino profonda e autentica, in particolare ne La vita attesa, e allo stesso tempo avvincente.
Un retroscena- Ricordo che, agli albori della mia non-carriera, Gino cercò di indirizzarmi verso i percorsi editoriali migliori dandomi consigli attendibili (quindi senza illudermi né svilirmi, mentre al mondo d’oggi capitano regolarmente l’una e l’altra cosa nei confronti dei debuttanti). Dunque averlo inserito in Esplorautori non è solo un modo per ringraziarlo, ma anche un tentativo di focalizzarmi sui buoni libri e i loro interpreti: noi autori dovremmo aprirci per primi verso i lavori altrui con sguardo curioso, anziché preoccuparci solo di sbandierare i nostri.
Social- Sui suoi canali social (Linkedin, Facebook e Instagram) Gino è solito
trattare regolarmente argomenti di attualità, con estrema cura e padronanza dei temi. Parla spesso di luoghi e monumenti, senza risultare mai banale, proprio come nei suoi libri. Bravo dunque sia con la realtà che con la finzione.
La chicca finale- Umberto Eco ha presieduto la discussione di tesi di laurea di Gino. Alla fine, vedete, il mondo (degli scrittori) è
proprio piccolo!
Puoi trovare il suo ultimo lavoro qui: www.amazon.it/Medjugorje-Segreti-Rivelati-Guida-Tempi
Se vi ho stuzzicato l’appetito letterario, allora potete proseguire curiosando sulla recensione de La vita attesa, link in basso. Alla prossima puntata con un nuovo autore!
genere: narrativa
pagine: 208
Qui trovi la mia recensione: faresol.blogspot.com/2020/01/spazio-recensioni-la-vita-attesa
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