LA FIERA DELLE SORPRESE




Ieri ho partecipato alla fiera “Un’oasi di libri” a Vanzago.


Ecco… Devo ammettere che per me è stata più una giornata desertica che un’oasi di libri; d’altronde era il tredicesimo evento dell’anno 😅


La mia vicina di banchetto, Veronica Raviotta, è andata alla grande, invece. Ha incantato i passanti leggendo ad alta voce le sue poesie (non è poi così vero che la poesia non vende).


Visto il successo del suo banchetto bello colorato, io ho… preso appunti. In situazioni sfavorevoli non si può che imparare.


Devo dire, però, che la giornata è stata piacevole: ho legato con Veronica, a tal punto che le ho proposto di farmi da lettrice durante la presentazione! Inoltre ho conosciuto vari espositori interessanti: gente che fa musical (musica... per le mie orecchie!), colleghi autori, editori indipendenti...


Alle ore 17 è arrivato finalmente il mio turno.


Anche se aveva appena finito la sua presentazione, il poeta Massimo Botturi si è offerto di introdurre pure la mia (conosceva già La ballerina che fuggiva dall’amore), in modo professionale e genuino. Oltre a lui, c’erano altre due moderatrici che hanno animato ancor più l’evento.


In pratica avevo a disposizione un nutrito team di relatori e poeti! Niente male.


Non ho fatto ballare il pubblico stavolta, ma l’ho fatto cantare 🎸🤩


La presentazione ha smosso un po’ di curiosità, e alla fine alcune Ballerine hanno trovato casa, pur in zona recupero... che lo zero cosmico non si addiceva per niente alla bella giornata.


Io sono rientrata molto stanca: la fiera è stata faticosa. Piena di sorprese. E anche di poesia, dai.



Se sei curioso e/o ti piace la poesia ti consiglio queste raccolte:

Veronica Raviotta- Voglio parlarti con il cuore (Viversi Edizione)

Massimo Botturi- La terra silenziosa (Chiare Voci)

LE NON COSE


«Non abitiamo più la terra e il cielo, bensì Google Earth e il Cloud. Il mondo si fa sempre più inafferrabile, nuvoloso e spettrale».


Quanti dati ci vengono... dati ogni giorno, ogni ora?


Oggi condivido qualche breve riflessione sul saggio di Byung-chul Han, “Le non cose- Come abbiamo smesso di vivere il reale”.


Si tratta di un’analisi sia filosofica sia antropologica.


L’essere umano contemporaneo non possiede più le cose, bensì processa informazioni, in una nuova evoluzione del capitalismo. Pensa ad esempio a quante foto scatti col tuo smartphone, a quanto in fretta te ne dimentichi, mentre col rullino era tutta un’altra storia…


L’uomo di oggi, da Han definito “phono sapiens”, non è più un uomo che agisce, ma che sceglie; la sua mano smette di agire, delegando il lavoro alle macchine, e sono invece le sue dita a scegliere, attraverso le app.


L’agire costa molta più fatica di scrollare e digitare: pensa a quanto sforzo ti ci vuole per scrivere a mano, rispetto a una chat...


Non si può rinnegare la tecnologia, ma possiamo scegliere di agire di più. Io ad esempio, dopo una giornata passata a essere connessa, impugno la penna per scrivere sul mio diario; mi costa fatica, sì, ma così facendo mi riconnetto a me stessa.


Quali sono le cose che per te ancora r-estistono?

CI VEDIAMO DOMENICA?


Domenica prossima parteciperò alla fiera “Un’oasi di libri” dedicata all’editoria indipendente, a Vanzago (MI).


Amici di Milano e dintorni: questa è una ghiotta occasione per incontrarsi dal vivo! Se avrete piacere, potremo scambiare due chiacchiere e magari prenderci un caffè.


La fiera si svolgerà tra sabato e domenica; io presenterò La ballerina che fuggiva dall’amore alle ore 17 di domenica 28, ma sarò allo stand della libreria Forbilla per tutta la giornata (e il sabato troverete alcuni miei libri in rappresentanza 😊).


Vi avevo già parlato dell’intraprendente libraio Fabrizio – e della sua libreria indipendente Forbilla – in un post mesi fa: è proprio lui che mi ha invitata alla fiera!


Non è indicato sul volantino che allego, ma sarà il collega autore Massimo Botturi a introdurre la mia presentazione.


Sarà un incontro bello intenso e... ricco di sorprese: vi aspetto!

INDOVINA I PERSONAGGI 🕵

                                        

Oggi si gioca: ti propongo uno storytelling interattivo!


Ci sono 4 personaggi misteriosi da indovinare nelle slide qui sotto, tutti appartenenti al romanzo La ballerina che fuggiva dall’amore.


Attenzione: nessuno di loro è fra i personaggi principali. Ma, soprattutto, nessuno di questi quattro è “buono”, nel senso che nessuno di loro è amico o complice della nostra ballerina; tutti avranno però a che fare con lei in qualche modo, e naturalmente col suo alter ego Victoria. In alcuni casi, si potrebbero addirittura accendere delle competizioni.


Se non hai ancora letto il libro, puoi comunque partecipare scegliendone uno: quale ti intriga di più fra questi antagonisti secondari?


Se hai già letto il libro, hai indovinato di chi si tratta?







SAPER RINUNCIARE


Sabato ho letto un post interessante su LinkedIn sul saper dire di no.

E mi ha dato lo spunto per parlare, oggi, di rinuncia.


Quant’è importante saper rinunciare a un qualcosa che non fa (più) per noi?


Non è così facile; che si tratti di una relazione, di un acquisto, di un’attività… Se è qualcosa che dobbiamo lasciar andare, o a cui addirittura dobbiamo rinunciare in partenza, è comunque doloroso.


Cosa si può fare per facilitare una qualsiasi rinuncia che sappiamo essere necessaria?


Nel momento in cui dobbiamo operare una scelta, allora qualcosa va per forza scartato: si tratta di “solo” di capire quale sia l’opzione migliore per noi, cosa ci risuona di più.

Se invece si tratta di qualcosa che va tolto dalla nostra vita, perché magari non ci fa bene, allora dobbiamo pensare a una necessaria potatura, che ci alleggerirà e che ci farà stare meglio.


Nell’ultimo periodo – nel mio non-raccontato – ci sono state molte rinunce. E in questo “less is more” vedo l’occasione per maturare. Mica male, già che i quaranta si avvicinano 😅


C’è qualcosa a cui hai dovuto/voluto rinunciare recentemente? Com’è andata?

DIARI E NUOVI SGUARDI


Ricordi il gioco delle vision board? Ebbene… Tornerà prossimamente: sto preparando una nuova puntata!


Nell’attesa, riprendo lo storytelling ‘classico’ ripartendo dal libro vincitore del gioco, Un nuovo sguardo.


Si tratta di un romanzo breve che si svolge proprio in autunno, fra settembre e dicembre; pur ambientato a Torino, si concede una sequela di tappe a Orta San Giulio, dinanzi allo splendido lago.


Anche in questo sequel la parte diaristica è molto importante. Il diario aiuterà infatti il personaggio scrivente a crescere, a guardarsi dentro; oltre all’introspezione, ci sarà spazio pure per qualche retroscena legato alla storia principale.


Preciso che il testo estrapolato nell’immagine sottostante non è legato alla triste ricorrenza delle Torri Gemelle.


“Un nuovo sguardo” lo si può leggere senza passare per forza dal primo atto, trattandosi di un’opera diversa: la love story riguarda altri due personaggi, e la storia è assai più corale.


L’opera è disponibile in formato cartaceo e digitale, ed è compresa in Kindle Unlimited.


Se l’hai già letto, hai gradito gli intermezzi diaristici?

Se non l’hai letto, c’è un qualche elemento che ti incuriosisce?

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