L’ESTATE DELLA CICALA



Per la cicala l’estate era l’apoteosi.


Non le sembrava vero di poter cantare e suonare e ballare libera, senza temere più il freddo. E, soprattutto, non le sembrava vero di aver passato l’inverno.

Eppure…


Il pensiero di ricascarci era vivo in lei. Cosa ne sarebbe stato del suo canto, di lì a poco?


Delle formiche s’erano effettivamente fermate ad ascoltarla, offrendole persino alcune bricioline, ma che di certo non sarebbero bastate per campare nei mesi freddi…


Tuttavia, la cicala aveva ben chiaro quello che voleva fare: lei voleva cantare! Poteva allietare tante altre formiche, se solo avesse trovato il modo. Scossa da questo pensiero, si mise al lavoro: le servivano strategie per l’autunno.


I mesi freddi avrebbero potuto essere di nuovo duri, ma la cicala era adesso più consapevole e centrata.


Ti è piaciuto questo piccolo sequel della celebre favola? Ne ho scritto un altro qualche mese fa, lo trovi qui:

https://faresol.blogspot.com/2025/01/lattesa-della-cicala.html


Come ti sentito quest’estate, più cicala o più formica?

Buon settembre e buona ripartenza 🌷

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