legislatura creativa


 
L’italico scenario cui siamo di fronte ha del grottesco. Facciamo le elezioni e non le vince nessuno.
A Sinistra la coalizione vincente nega la vittoria, abbassando la testa. «Abbiamo perso.»
Invece, a Destra, l’altra coalizione esulta come se avesse vinto: «Berlusconi ha fatto il miracolo!» mentre lo stesso Berlusconi risulta di nuovo indagato per corruzione, tanto per cambiare. Nel mezzo, ecco poi un non-partito agguerrito e rompiscatole che si prepara ad entrare per la prima volta in Parlamento per «aprirlo come una scatoletta di tonno» ma rischia di godersi la conquista di apri e rompiscatole per poco, pochissimo tempo. Grottesco.
In questo pantano politico rischiamo di non avere un governo né un Parlamento funzionante. Ah, fra poco saremo anche senza Presidente della Repubblica… Queste elezioni senza vincitori né vinti proprio non ci volevano.
Beh, avremo anche combinato un disastro ma, come ricordava lo stesso presidente Napolitano, il governo Monti è ancora in carica. Dunque cari tedeschi, non è vero che siamo senza un governo e nemmeno che siamo in una situazione di ingovernabilità. Non ancora.
Vista l’incredibile situazione in cui ci troviamo potremmo pensare ad un’altrettanta incredibile soluzione. Per esempio: lasciare in carica il governo tecnico di Monti e darsi da fare in Parlamento con le leggi che servono. Non sarebbe male, così Bersani & company non dovrebbero chiedere fiducia a nessuno e nessuno dovrebbe fare inciuci. Certo, occorrerebbe comunque un minimo accordo alle camere fra le correnti politiche, almeno per portare a termine le riforme necessarie. Daltronde andare a votare di nuovo non sarebbe molto più saggio, per tanti motivi, a cominciare dall’attuale fantastica legge elettorale, quella stessa da tutti definita porcata. Finora però non l’ha ancora cambiata nessuno. Bene, direi che è giunto il momento di farlo.
Ci sarebbe poi da eleggere un nuovo Presidente della Repubblica (magari sotto gli ottanta...), sebbene si vociferi di una possibile proroga annuale del mandato di Napolitano. Potrebbe anche essere, vista la situazione. Poi, se non si chiede troppo, bisognerebbe occuparsi della scuola, del lavoro, del welfare. Da cittadina votante mi aspetto queste cose. Formino un fanta-governo, tengano quello vecchio, mettano su un governo tattico, facciano Renzi premier, basta che ci si dia una mossa! Perché qui, Borse a parte, siamo in una situazione - reale - tragica in cui fabbriche, negozi e imprese continuano a chiudere. Non possiamo rimanere precari-esodati-cassintegrati-disoccupati a vita. Bisogna fare qualcosa subito!
Ho un consiglio su dove cominciare a prendere i soldi per gli investimenti necessari: dalla stessa politica. Tagliandone i costi. È così semplice. Ridurre il numero di parlamentari e magari anche gli stipendi. Porre un numero massimo di mandati. Che so… porre il divieto di esercitare più cariche. Oppure, non so, fare una legge contro il conflitto d’interessi e non a favore. Essere un pochino più severi su tangenti e corruzione. E poi, via auto blu, privilegi, pensioni d’oro, via. Qualche spicciolo si dovrebbe racimolare da azioni di questo tipo. A tal proposito, i Cinque Stelle (non Grillo, ma coloro che entreranno in Parlamento! Che non sono né perfetti né esperti, ma si spera almeno in buona fede) dovranno fare la loro parte, ricordandosi che adesso non sono più protesta ma proposta...
Bersani e il PD avranno comunque l’onere di condurre le operazioni per quella che sarà forse una legislatura breve, ma intensa. Molto dipenderà da loro, e dal loro modo di porsi alle camere. Certo, non sarà facile. Abbiamo votato così purtroppo, e il PD dovrebbe chiedersi perché. Ma ora non c’è tempo per le analisi, urge affrontare la bizzarra situazione così com’è. In fondo siamo italiani, un popolo di creativi. Gente che sa improvvisare, far di necessità virtù. E allora forza, che sia una legislatura... creativa!
Comunque è grottesco. Fra poco si ritroveranno sotto lo stesso onorevole tetto tre forze politiche imperfette che si detestano e che si sono reciprocamente ostacolate verso la vittoria. Ma nessuna di esse regge in mano lo scettro del potere... Chissà che da una situazione tanto assurda, per una volta nella storia della Repubblica, non ne esca qualcosa di buono.

lo stesso articolo su: http://www.uman360.it/legislatura-creativa/

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