I DIRITTI DEL LETTORE: IL BOVARISMO

 

IL DIRITTO AL BOVARISMO


Per descrivere questo sesto diritto del lettore, Pennac si ispirò al celebre personaggio di Flaubert – Emma Bovary – da cui appunto il termine ‘bovarismo’.


Con questo termine, lo scrittore ci ricorda che abbiamo il diritto di emozionarci durante la lettura di un libro, quale che sia (riallacciandosi così al diritto precedente, leggere qualsiasi cosa): non dobbiamo vergognarci se una determinata storia ci provoca forti emozioni… In fondo, non è proprio ciò che cerchiamo? Non bramiamo forse lieti fini, intrighi amorosi, grandi avventure, misteri ad alta tensione?


Come Emma, abbiamo il diritto di lasciarci trascinare dalle storie che leggiamo, fino a empatizzare coi personaggi quasi fossero persone reali, camminando nelle loro scarpe, inseguendo i loro obiettivi, piangendo le loro lacrime.


Inoltre, Pennac aggiunge che non dovremmo vergognarci nemmeno di cosa leggevamo da adolescenti; a tal proposito ricordo che, oltre ai fumetti, da ragazzina andavo pazza per una collana di libri game fantasy. Per altri ci saranno stati i manga, gli harmony, i bestseller commerciali, i Piccoli Brividi… Ecco, teniamoci strette anche le emozioni che furono.


Io, da brava ipersensibile, riesco a commuovermi democraticamente con qualsiasi tipologia di libro… e tu? Ti capita di emozionarti facilmente quando leggi? Quale libro ti ha scombussolato di più?

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