RILEGGERE UN LIBRO
Fra vari i Diritti del lettore, questo lo sento molto mio!
Rileggere aiuta a comprendere meglio, ad approfondire, a ricordare, a
riconnetterci con una storia che abbiamo apprezzato, a darci un confortevole
rifugio.
Amo rileggere un libro, perché non si sa mai cosa si troverà dentro
dopo tanto tempo: l’opera è rimasta la stessa ma il nostro sguardo, nel
frattempo, è mutato.
“Rileggere quel che una prima volta ci aveva respinti, rileggere senza
saltare nessun passaggio (…) Ma rileggiamo soprattutto in modo gratuito, per il
piacere della ripetizione”.
Pennac coglie nel segno: rileggiamo spesso per poter godere di ciò che ci è
piaciuto, per andare sul sicuro insomma. Anche qui può nascere un senso di
colpa, specie se il libro in questione non è un conclamato capolavoro, ma non
c’è proprio nulla di male: concediamoci questo diritto, che non mancherà
occasione per scoprire nuovi autori!
Uno dei libri che mi ha sorpreso di più è stato “Due di due”, di
Andrea De Carlo, riletto a distanza di un decennio. C’è un altro testo che ha
saputo sorprendermi, ed è “A pesca nelle acque più
profonde” di Paolo Cognetti; in tal caso è stato davvero come leggerlo per la
prima volta.
Rileggi volentieri i libri?
Qual è il libro che più ti ha emozionato, rileggendolo?
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