Serie A: si riparte!

Si riparte.
Passato il tripudio olimpico, riecco il campionato di serie A. E si riparte con l'allenatore della squadra detentrice del titolo in tribuna. Accanimento contro la Juve, gridano i tifosi bianconeri. Le parole urlate da Conte farebbero presagire alla sua innocenza, ma nessun giornalista potrebbe accusare/assolvere dacché non vi sono prove inconfutabili. L'unica certezza è che in campo ci sarà una sola squadra favorita, una sola da battere. Le altre inseguono.
La Juventus può anche permettersi di avere Conte in tribuna, la squadra è forte e quest'anno può contare su una panchina cresciuta in quantità e qualità. Dettaglio importante. Il modulo 3-5-2 è stato vincente l'anno scorso, ma la Juve è squadra camaleontica, capace di giocare senza problemi col 4-3-3 o qualsiasi altro modulo anche in partita in corso. La Vecchia Signora si è rinforzata in tutti i reparti (mancherebbe solo più un attaccante) e mostra dei giovani interessantissimi come Paul Pogba... fate attenzione a lui, poiché diverrà un campione. Pazienza se non parte come titolare, d'altronde quello juventino è il centrocampo più forte del mondo, almeno sulla carta. La difesa bianconera poi si è arricchita con l'esperienza di Lucio, la sorpresa del giovane Marrone e la crescita di Bonucci, mentre l'attacco ha perso capitan Del Piero ma ha riaccolto il figliol prodigo Giovinco, quest'anno alla prova decisiva. Se esplode, per gli avversari saranno dolori. Nel pre-campionato si è messo in mostra anche Asamoah, un altro grande acquisto di Marotta. Potenzialmente, Massimo Carrera ha a disposizione una squadra da scudetto, ai blocchi di partenza non v'è dubbio. Poi si sa, il campionato è lungo e le sorprese non mancheranno di certo.

La squadra che la Juve deve temere più di tutte è la Roma. Non tanto per il suo organico, quanto per il suo allenatore. Zeman farà grandi cose, sebbene la rosa a sua disposizione non sia ancora da scudetto. Le milanesi invece partono sfavorite: il Milan ha venduto i suoi due più grandi fuoriclasse anziché vendere Pato, che per non smentirsi si è subito procurato il primo infortunio. L'Inter parte con qualche innesto interessante, ma avrà quantomeno bisogno di tempo per costruirsi. Napoli e Udinese daranno fastidio là davanti, pur avendo perso alcuni giocatori importanti. Senza scordarsi di Lazio e Fiorentina, la viola da temere anch'essa più per il suo allenatore - Montella - che per la rosa.
Sarà interessante poi vedere come se la caveranno le prestigiose neopromosse Toro, Sampdoria e Pescara, se sapranno fare qualche passetto in più della semplice salvezza. 
Dunque si parte. E speriamo che si parli di derby, di gioco, di giocate e non di scommesse, francamente per chi ama lo sport è un tantino nauseante. Fateci divertire!

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