Scripta manent- Gocce di sogni

Sono stati giorni difficili, motivo per cui ho dovuto stoppare gli articoli di questo blog venendo meno alla 'regola' che io stessa mi ero imposta: pubblicare almeno 2 post a settimana. Ma. Come detto, sono stati giorni difficili.
Continuano a esserlo, in realtà.
E allora ho pensato di rimettermi a leggere e a scrivere. 
Quest'oggi il blog riparte con la rubrica del martedì Scripta manent; vi vorrei riproporre un articolo postato tempo fa su facebook, perché perfettamente in linea con lo stile FaReSol. Rileggerlo ci farà bene.

 
                       Gocce di sogni

                           ( tratto dalla pagina facebook  FUGA DALL'AMORE- CAMPAGNA CROWDFUNDING )

Bisogna credere nei sogni!
Invece di fare e rifare soltanto cose, lavori, azioni che finiamo poi per odiare. Proviamo a sognarci su. Ma senza contagocce.
Crederci!
Sogno di entrare nella farmacia del buonumore, e di acquistare felicità in gocce. Qualcuno a Firenze s’è inventato (per davvero) una farmacia letteraria in cui dispensano libri come fossero medicine, a seconda dei sintomi, con tanto di foglietto illustrativo!
A volte le buone idee diventano tangibili progetti. Persino a me è successo, a furia di buttare gocce in questo e in quel mare.
Credere nei propri sogni non significa però essere degli stupidi illusi. Basta amare quel che si fa, essere coerenti con se stessi senza dover compiacere nessuno. E’ già un ottimo punto di partenza, no?
Leggere aiuta a sognare. Molto più di qualsiasi schermo. Perché è il momento in cui gli occhi scorrono fra le parole e la mente è finalmente libera di sprigionare la forza dell’immaginazione. Ti affezioni ai personaggi, ai luoghi narrati, persino ai dialoghi, capisci qualcosa della tua vita pur leggendo di mondi immaginari. Ti distrai piacevolmente. Ti senti meglio insomma. Altro che medicine.
Eppure, pare che ormai leggere sia roba da anticonformisti: ci dicono che in Italia si legga poco... Forse perché già a scuola ce lo fanno vivere male, obbligandoci a leggere? Io sono una scrittrice, ma come voi ho odiato leggere diversi libri diverse volte, tanto che prediligevo i fumetti. Finché un giorno mi sono capitate le storie giuste, quelle di cui ti innamori subito, quelle che ti cambiano la vita. Poi ho scoperto che ne avevo da raccontare anch'io, di storie. Quando ho iniziato a scriverle, però, ho pensato: “guai a me se scrivo una roba pallosa!”, perché volevo coinvolgere i lettori, farli innamorare di quelle pagine. Non so quanto ci sia riuscita. Perché sto ancora aspettando un reale riscontro di pubblico.
Ecco perché ho scritto Fuga dall'amore... Affinché voi poteste leggerlo! E’ la mia piccola goccia nell'infinito mare dei sogni. Ma una singola goccia, a osservar bene, non lascia mai indifferente l’acqua che l’accoglie.

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