Jerry Maguire

Mi sento Jerry Maguire.
Se devo scegliere un modello di riferimento della finzione statunitense, preferisco lui a Superman e a qualsiasi altro eroe o supereroe.
Potrei essere la sua versione femminile: che ne dite di Jenny Mieiguai?

Mi sento come Jerry Maguire, tormentato in una notte in cui non trova pace perché la sua vita è incompleta e il lavoro da procuratore sportivo lo rende cinico e arrivista.
Mi sento come Jerry Maguire che segue i dettami della coscienza in risveglio e comincia a scrivere. Ne esce una relazione programmatica dal forte spirito etico che presenta convinto all'azienda. "Possiamo lavorare con maggiore attenzione alle persone." "Meno clienti e meno soldi."
Mi sento come Jerry Maguire quando viene licenziato, solo a gridare folle e disperato contro un ufficio colmo di colleghi voltafaccia. "Il pesce rosso viene con me!"
"Qualcun altro vuol venire con me?"
Solo una persona lo segue. L'unica che creda davvero in lui...
Mi sento come Jerry Maguire che in guai seri decide di mettersi in proprio.
Mi sento come Jerry Maguire che perde tutti i suoi clienti, restando senza soldi e con la speranza appesa a un filo. Gli rimane un solo, fedele cliente, tutt'altro che un campione. Mi sento come Jerry Maguire che teme la solitudine ma ha il coraggio di chiudere una storia che non funziona e ricominciare così tutto da zero.
Mi sento come Jerry Maguire continuamente sull'orlo del precipizio, mentre scorrazza fra strade e aeroporti cercando di portare al successo il suo unico cliente non esattamente star del football.
Mi sento come Jerry Maguire che non riesce ad amare fino in fondo e si sorprende se un bambino lo abbraccia e lo bacia. Mi sento come lui, guidato dall'amicizia del suo unico cliente e dall'amore della sola persona in grado di completarlo.
Mi sento come Jerry Maguire che manda a monte la cosa più bella che esista ma ha ancora la forza di seguire fino in fondo la sua impresa professionale. Mi sento come lui, che alla fine ce la fa: il suo unico amico-cliente fa il touchdown ed entra nella storia. Gloria e soldi per entrambi.
Mi sento come Jerry Maguire che si scopre profondamente incompleto proprio all'apice del suo successo. Tutto risuona così insipido. La gloria, i soldi, i flash, le congratulazioni.
Mi sento come Jerry Maguire quando si ricorda che ha una moglie che lo ama. Mi sento Jerry che corre disperato verso l'amore, perché forse non è troppo tardi.

Assomiglio parecchio a questo personaggio, allora interpretato dal bel Tom Cruise. Etica, ambizione, attaccamento alla vita, paura della solitudine, ritardo nel capire le cose, testardaggine. E poi,
difficoltà ad amare, difficoltà ad arrendersi. Resta da capire quale delle due difficoltà prevalga alla fine, perché nella realtà di ognuno di noi un grammo in più dell'una o dell'altra fa la differenza tra una vita incompleta e una vita piena. In fondo è sempre e solo una questione di scelte.

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