Vecchia Signora e giovani protagonisti

In un campionato senza top players, molti giovani giocatori (e allenatori) stanno prendendosi la scena.
La lotta scudetto non è al momento molto aperta: la Juve domina. Dopo la brutta sconfitta in casa con l'Inter, la Vecchia Signora ha risposto con due larghe vittorie. D'accordo sulla pochezza degli avversari, ma due settimane prima il Nordsjaelland aveva strappato un pareggio ai bianconeri...
Lo scivolone contro l'Inter, a posteriori, è servito tantissimo a far ritrovare quella cattiveria agonistica, quell'aggressività tipica della squadra di Conte, oltre che a cancellare un record che, alla lunga, poteva diventare scomodo e basta. Finalmente sono arrivati i gol degli attaccanti; Giovinco ha risposto alle (troppe) critiche con due pregevoli gol, mentre Quagliarella ha fatto il fenomeno segnando una tripletta - la prima della carriera - a Pescara oltre al gol di Champions da subentrato. Il n° 27 bianconero segna poi in tutti i modi possibili: di testa, di piede, in rovesciata, e si diletta con assist al limite del possibile (vedi quello per Asamoah). Prandelli, che altro deve fare questo ragazzo per essere riconvocato in Nazionale? Spazio ai giovani d'accordo, ma in ottobre era stato richiamato anche Gilardino che proprio giovane non è...
L'Inter, reduce dall'impegnativa trasferta europea, non ha tenuto il passo. Non per particolari demeriti suoi: l'Atalanta di Colantuono, di cui mai nessuno parla, è una splendida realtà della nostra serie A: senza la penalizzazione sarebbe ancora più in alto in classifica.
Sorprende in negativo la Roma di Zeman, traballante come quella di Luis Enrique l'anno scorso. L'osannato tecnico boemo ha fatto delle scelte impopolari (Destro, Burdisso, De Rossi...), che non hanno portato i risultati sperati. Anche il Milan si lecca le ferite; una squadra smantellata non poteva che andare in difficoltà. Galliani ha venduto tutti i fenomeni che aveva, salvo trattenere (strap)Pato. Mah...
Vola la Viola, invece... E gran merito va a Montella, tecnico giovane e brillante, come Stramaccioni. L'aeroplanino ha completamente cambiato l'assetto di una Fiorentina allo sbando (un po' come fece Conte alla Juve) che ora si gode l'altitudine del quarto posto.
Arranca Genova, a una settimana dal derby che potrebbe condannare una delle due, Samp o Genoa, in caso di sconfitta: se dovesse prevalere la paura di perdere potrebbe anche terminare 0-0, cosa peraltro già accaduta in passato recente, nel derby della Lanterna.
Infine, una considerazione sui ventenni della Serie A, i vari Immobile, Insigne, El Shaarawy: questi ragazzi, rapidi e talentuosi, rappresentano un tesoro nazionale in prospettiva. Sono già idoli delle tifoserie, già titolari o quasi, ci si augura solo che i rispettivi allenatori sappiano gestirli e crescerli. Un altro protagonista è il non ancora ventenne Paul Pogba. La Juve ha fatto un colpo di mercato pazzesco, lo si era già capito nelle amichevoli estive. Si perdoni al ragazzo i ritardi agli allenamenti (pare che abbia capito comunque...), Cassano e Balotelli hanno fatto di peggio.
Non c'è che dire: ora più che mai sono i giovani i protagonisti della Serie A. Niente male per un calcio in declino. 

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