Progetto Tealtro

 


PROGETTO TEALTRO

Oggi ricorre il decimo anniversario del primissimo workshop del Tealtro.

Il Tealtro è stato un mio (folle) progetto sperimentale. Uno dei tanti ;)

Dieci anni fa, però, avevo molte meno competenze di oggi. Eppure, mi lanciai in quel progetto senza sindrome dell’impostore, desiderosa sola di sperimentare qualcosa di nuovo. In questo, devo dire, mi aiutò l’antecedente esperienza in terra francese, dove mi ero presentata ancora più sprovveduta…

Il primo workshop che proposi era surreale: i partecipanti dovevano autoassegnarsi un ruolo in un ipotetico musical, che avrebbero messo in scena successivamente. Ebbene, quel workshop è a tutti gli effetti l’antesignano di Attraversare il ponte, in salsa ludico-teatrale.

In totale ideai 8 workshop. Cambiavo il tema dell’incontro, passando dalla moda all’horror, dalla distopia ai sogni, dalla musica al cinema… Il tutto molto divertente, ma ancora acerbo. L’anno successivo si unì in co-conduzione una psicologa, che alzò subito il livello, dando modo ai partecipanti di scendere più in profondità di loro stessi.

Il progetto andò avanti per 15 mesi, durante i quali coinvolsi circa 30 partecipanti per un totale di 14 incontri, in diverse realtà locali torinesi.

Avrei voluto proseguirlo, farne addirittura un lavoro, ma le circostanze mi portarono decisamente altrove. Ed è stato giusto così: dovevo maturare.

Il punto, però, è che da qualche parte dovevo pur cominciare.

Spesso si pensa solo alle qualifiche del professionista, ai suoi titoli e quindi in generale alla teoria, ma senza dimensione pratica non si fa esperienza del mondo. Insomma, per realizzare un progetto non basta studiare: bisogna buttarsi e sperimentare, senza complessi. È solo sperimentando (e sbagliando) che si impara!

E difatti, seppure in maniera caotica, disordinata e caciarona, il Tealtro è stato un progetto fondamentale per me.

Cosa ne resta oggi?

Tanto. Non solo perché nel frattempo ho acquisito titoli, metodi e quant’altro, ma anche perché molti dei semi piantati allora risiedono ancora nei miei attuali laboratori - meno teatrali eppure più efficaci e centrati sui bisogni della persona.

Se ti va di scoprire te stesso, ti aspetto al prossimo laboratorio Attraversare il ponte.

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