I DIRITTI DEL LETTORE: SPIZZICARE

 

IL DIRITTO DI SPIZZICARE


Questo diritto del decalogo di Pennac potrebbe apparire come superfluo: aprire un volume a caso della nostra libreria, per leggerne solo un breve passaggio, ha senso?

Vediamo perché può diventare importante.


“Quando non si ha né il tempo né i mezzi pe concedersi una settimana a Venezia, perché negarsi il diritto di passarvi cinque minuti?”


Il diritto di spizzicare è tutto qua, in questa potente metafora offertaci dallo scrittore: perché negarsi la bellezza di una poesia di Baudelaire, di un verso di Shakespeare, di un passo di Austen? Perché negarsi il piacere, fugace eppure intenso, di rileggere un passaggio del nostro libro preferito?


Se non abbiamo il tempo di #leggere (o rileggere) “Il barone rampante”, spizzichiamolo!

Saranno anche pochi minuti, ma in compagnia di Italo Calvino...


La frenesia delle nostre giornate è tale che a volte un verso poetico o una frase tratta da un romanzo non può che farci del bene. Immagina l’impatto di un celebre passo letterario dopo una giornataccia stressante.


Io spizzico più per necessità che per piacere, ma ogni tanto mi capita di concedermi una breve pausa con una #poesia.


E tu, dimmi, spizzichi? Che cosa nello specifico? Oppure preferisci le letture integrali? Ti aspetto nei commenti

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