senza futuro e senza memoria

Propaganda.
Qui non si fa altro che scialba ma efficace propaganda. E il partito di qui, e il partito di là... Che mondo, questo. E la gente guarda il Grande Fratello senza esserne costretta. E i cittadini non pensano. Qualcun altro pensa per loro.
Qui il potente si permette di raccontare quel che vuole, attraverso teleschermi disseminati ovunque che amplificano verità immaginarie. La cosa più grave è che il potente può permettersi persino di contraddirsi, di sostenere una tesi e poi la sua antitesi, deviando l'opinione pubblica e portandola a prendere per vero l'esatto contrario. La verità è credere a ciò che viene raccontato dai teleschermi. La verità esiste solo nel presente e basta. La memoria non esiste più. Il passato qui è controllato, occultato, cancellato. Nemmeno il futuro esiste, giacché fare progetti è un'attività onirica e insulsa, irrealizzabile. Poco a poco, tutti vi rinunciano. Perché conta solo sopravvivere.
Il moralismo abbonda, ma non v'è spazio per l'amore, qui. Gli impegni lavorativi e mondani di ognuno non lasciano spazio alle relazioni umane, che diventano vuote, meccaniche, distanti. Unioni e matrimoni diminuiscono, amarsi diventa troppo impegnativo e troppo difficile.
Telecamere qui, telecamere ovunque. Non v'è modo di scappare, se non in aperta campagna, dove l'erba è più fitta.
E che dire di questi individui, tutti uguali, omologati nei comportamenti e nei pensieri, svuotati, distratti dagli schermi che annunciano l'ennesima guerra contro i nemici di sempre? Che dire di loro? Potrebbero ribellarsi, ma una rivoluzione al momento non è possibile, non finché vige questa accondiscendenza. Troppi gli spettacoli orrendi per le strade a deviare l'attenzione, troppo controllo, troppa manipolazione delle coscienze. E la cultura, l'identità e la forza di ogni popolo, è stata compressa e dilaniata e banalizzata. Nessuno scrive più a mano, nessuno legge più. I libri vanno morendo. Bruciano. Persino nel linguaggio vi sono perdite importanti. Le parole vengono ridotte e semplificate sempre più; diminuisce la capacità di pensiero critico. Tutto secondo quanto il potente e la sua piccola schiera desideravano. Senza futuro e senza memoria, il popolo diviene una moltitudine di sordi sudditi. Ma. Qualcuno sente ancora. Qualcuno ignora i teleschermi e corre a scrivere il suo diario segreto, a mano. Vi riporta i suoi pensieri. Si interroga, si tormenta. Per questo non è felice. Ma tenta di ricostruire il passato. Tenta di capire. S'innamora. Cammina. Resiste. 

Qualunque cosa abbiate pensato, questo testo era un mio sguardo immaginario sul mondo descritto da George Orwell nel suo celebre romanzo "1984".

PS: Sebbene sia ormai entrato nel linguaggio comune, "Grande Fratello" è una traduzione errata di Big Brother che in realtà significa fratello maggiore, così come Orwell lo intendeva.

http://it.wikipedia.org/wiki/1984_(romanzo)                                                   RESISTANCE

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