IL CORRISPONDENTE DA GREENPOLIS
“Più la guardo e più me ne innamoro. Questa città verde e fiorente vive nel cuore immenso d’ogni suo cittadino.”
Greenpolis è la mia città, e vorrei lo fosse per sempre.
Armonia e dialogo sono ciò che il mondo ci invidia. I turisti affollano i nostri viali, verdi e disarmanti.
Qui ogni persona ha il diritto di svolgere un lavoro dignitoso, equamente remunerato, con una tutela sindacale vigile su ogni settore e categoria.
I politici
non sono che meri funzionari del popolo, reggenti temporaneamente un
potere che non è loro ma di cui dispongono per far le veci degli
elettori stessi. Chi prova a fare il furbo viene immediatamente pressato dalla stampa,
libera e critica, feroce quando serve per mettere al corrente i cittadini circa il
comportamento dei loro rappresentanti. Noi greenpolisiani applichiamo la cosiddetta democrazia partecipativa in maniera totalizzante, protestando e scioperando appena annusiamo il minimo odore di ingiustizia.
La polizia svolge una funzione di attenzione ai cittadini, giacché sono rari i casi di interventi per fermare aggressori o vandali. Nessuno qui ha motivo per distruggere.
Noi greenpolisiani amiamo spostarci in bicicletta, in tandem, con i mezzi pubblici oppure a piedi. L’auto viene utilizzata solo da chi ne ha davvero bisogno, e comunque molte delle vetture in circolazione sono elettriche.
I senzatetto sono scomparsi da qualche anno. Chi resta disoccupato percepisce un sussidio statale con assistenza obbligatoria da parte dell’agenzia del lavoro. Anche i detenuti lavorano, grazie agli appositi programmi di riabilitazione a loro riservati.
La polizia svolge una funzione di attenzione ai cittadini, giacché sono rari i casi di interventi per fermare aggressori o vandali. Nessuno qui ha motivo per distruggere.
Noi greenpolisiani amiamo spostarci in bicicletta, in tandem, con i mezzi pubblici oppure a piedi. L’auto viene utilizzata solo da chi ne ha davvero bisogno, e comunque molte delle vetture in circolazione sono elettriche.
I senzatetto sono scomparsi da qualche anno. Chi resta disoccupato percepisce un sussidio statale con assistenza obbligatoria da parte dell’agenzia del lavoro. Anche i detenuti lavorano, grazie agli appositi programmi di riabilitazione a loro riservati.
La scuola
è il progetto centrale di Greenpolis: sull’istruzione vengono investiti milioni
e milioni affinché le generazioni future dispongano di tutti i mezzi necessari
per affrontare la vita. La scuola è pubblica e propositiva. I metodi d’insegnamento sono efficaci, la formazione dei docenti, del resto, è eccellente. Oltre alle lezioni gli allievi godono di svariate attività: dallo sport alla
musica, dall’arte ai laboratori, dalle gite alla ginnastica mattutina. Anche la nostra università è un fiore all’occhiello; le menti più brillanti hanno la possibilità di proporre,
studiare, sperimentare in qualunque campo purché ne siano meritevoli.
Se si
ha un’idea, e se è una buona idea, le porte sono spalancate, senza bisogno di
credenziali di nessun tipo.
La
squadra nazionale greenpolisiana è un modello per tutto il mondo sportivo: gli atleti sono
corretti e votati alla fatica. Difatti primeggiamo in diverse discipline…
Gli artisti
sono liberi di esprimersi e di vivere delle loro opere con un corrispettivo
equo; sono lavoratori esattamente come gli altri.
Noi greenpolisiani siamo un popolo di mentalità aperta (ospitali e cortesi verso gli stranieri) e siamo anche lettori voraci: divoriamo i libri. Quando incontriamo un
problema siamo soliti tirarci su le maniche… puntualmente c’è poi un vicino/parente/amico/passante pronto a porgere una mano!
La famiglia è un’istituzione forte, funzionante… ma qui anche gli omosessuali possono vivere serenamente, fintanto che vigeranno rispetto, solidarietà e dialogo.
La famiglia è un’istituzione forte, funzionante… ma qui anche gli omosessuali possono vivere serenamente, fintanto che vigeranno rispetto, solidarietà e dialogo.
IL CORRISPONDENTE DA DARKPOLIS
“Più la guardo e più mi addoloro. Questa città tetra e arida vive della rabbia d’ogni suo non-cittadino.”Blackpolis è la mia città, ma vorrei non lo fosse.
Violenza e discordia sono ciò che mostriamo al mondo. I giornalisti stranieri affollano i nostri viali, feriti e spenti.
Qui nessun soggetto ha il diritto di svolgere un lavoro dignitoso, equamente remunerato, e non esiste alcuna tutela sindacale.
I politici
non sono che oppressori del popolo, reggenti un potere che tendono ad
allargare e diluire il più possibile, sfociando in comportamenti dittatoriali. Chi
prova a fare l’onesto viene divorato dal suo stesso partito e persino infangato
dalla stampa, schiava e parziale, feroce quando serve a massacrare qualcuno. I blackpolisiani non sono interessati alla democrazia, si lasciano cullare e manovrare a piacimento dei potenti in maniera totalizzante, protestando e scioperando solo quando mancano pane e partite in TV.
La polizia -insieme all’esercito e ai vari corpi militari- svolge una funzione di controllo dei cittadini, giacché sono plurimi e all’ordine del giorno i casi di interventi per sedare aggressori, piromani, vandali. Ogni motivo qui è buono per distruggere.
Qui in pochi si spostano in bicicletta o coi mezzi pubblici. Molti preferisco l’auto a prescindere dal bisogno, e questo produce spesso grossi ingorghi in qualsiasi orario nonché incidenti, anche banali, perché dettati dal nervosismo e dalla fretta degli automobilisti.
La polizia -insieme all’esercito e ai vari corpi militari- svolge una funzione di controllo dei cittadini, giacché sono plurimi e all’ordine del giorno i casi di interventi per sedare aggressori, piromani, vandali. Ogni motivo qui è buono per distruggere.
Qui in pochi si spostano in bicicletta o coi mezzi pubblici. Molti preferisco l’auto a prescindere dal bisogno, e questo produce spesso grossi ingorghi in qualsiasi orario nonché incidenti, anche banali, perché dettati dal nervosismo e dalla fretta degli automobilisti.
I senzatetto sono in
costante aumento. Chi resta disoccupato non percepisce nulla e spesso è
candidato a passare allo status di senzatetto. I detenuti vengono ammassati
nelle carceri, in una spirale di ozio, violenza e desolazione. Chi esce da lì diventa
poi davvero pericoloso.
La scuola
è il non-progetto per eccellenza di Blackpolis: sull’istruzione vengono
investiti pochissimi soldi affinché le generazioni future non dispongano dei
mezzi necessari per affrontare la vita e rimangano il più possibile ottusi. La scuola pubblica cade a pezzi, i metodi
d’insegnamento sono mediocri, la formazione dei docenti, del resto, è decisamente imbarazzante. Oltre alle lezioni gli allievi non godono di nessun’altra attività. Anche l’università è allo sfascio; le menti più brillanti non hanno la possibilità di proporre,
studiare, né sperimentare in nessun campo, nemmeno se ne sono meritevoli.
Se si
ha un’idea, e se è una buona idea, le porte rimangono ben sprangate. A meno che non si
ricorra a mezzi scorretti.
La
squadra nazionale è un modello negativo per tutto il mondo sportivo: gli atleti
sono scorretti, arroganti e votati a vizi e denaro. Difatti primeggiano in diverse copertine…
Gli artisti
sono impossibilitati d’esprimersi e di vivere delle loro opere. Se fanno arte, fanno del volontariato.
I blackpolisiani sono un popolo di razzisti (inospitali e
xenofobi verso gli stranieri) e anche un popolo di pigri: si lasciano divorare da programmi TV e videogiochi. Quando incontrano un
problema sono soliti lamentarsi e arrabbiarsi… e mai una volta che ci fosse un vicino/parente/amico/passante
pronto a porgere una mano!
La famiglia è un’istituzione messa a dura prova, tra crisi economiche ed umane… figurarsi se qui gli omosessuali possono vivere serenamente, fintanto che vigeranno disprezzo, rabbia e diffidenza.
Ecco, ora trovate le 7 piccole differenze tra Greenpolis e Darkpolis!
La famiglia è un’istituzione messa a dura prova, tra crisi economiche ed umane… figurarsi se qui gli omosessuali possono vivere serenamente, fintanto che vigeranno disprezzo, rabbia e diffidenza.
Ecco, ora trovate le 7 piccole differenze tra Greenpolis e Darkpolis!
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