il capolavoro di Cesare Prandelli

-Mexico 70. L'eleganza di golden boy Rivera che nella maratona dei supplementari infila il 4-3 nel partido del siglo e ci porta in finale (dove poi ce le suonerà il Brasile).
-Espana 82. L'urlo liberatorio di Marco Tardelli che fa esplodere il paese intero dopo un mondiale in crescendo dopo averle suonate a Brasile ed Argentina. Campioni del mondo!
-Dortmund 2006. Gli occhi chiusi di Fabio Grosso che non crede a quello che ha appena fatto, cioé un gol da leggenda che manda a casa i tedeschi che sono già a casa; poi sarà trionfo a Berlino.
-Varsavia 2012. Il fisico statuario di Balotelli che finalizza il capolavoro di Prandelli. Una nazionale che gioca a calcio e che mette sotto la Germania grazie a talenti giovani e vecchi baluardi.
Varsavia.
La storia non sceglie mai a caso. Nell'era dello spread, della crisi, delle incertezze, l'Italia le suona ancora alla Germania in quella Polonia invasa e ferita e teatro delle atrocità di una certa guerra mondiale.
L'Italia partita come al solito con uno dei nostri scandali all'italiana, consueto processo mediatico e consueta imbarazzante amichevole pre-europeo con la Russia che mi rifiuto di credere non fosse una mossa per depistare gli avversari. Per la cronaca, i russi nemmeno il primo turno hanno superato.
L'Europeo inizia ad Auschwitz. Gli azzurri vanno a visitare e ad ascoltare la sofferenza del passato che ancora riecheggia. Impossibile non commuoversi.
Poi il campo. Un esordio niente male con la Spagna (e chi l'avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovate in finale?) e per non farci mancare niente ci complichiamo la vita con il solito pareggio con quella Croazia  nostra tradizionale bestia nera e bestie pure i suoi non-tifosi malati di razzismo.
Qualificazione appesa a un filo e gli italiani temono il biscotto.
Colpa dello spettro di euro2004; ma quel biscotto allora fu nordico, non è roba da Spagna campioneditutto. Due gol dei bad boys alla simpatica Irlanda turista per caso agli europei nonostante il Trap, e via! Siam passati. Al solito modo.
Quarti regali, c'è l'Inghilterra. Ma gli inglesi non giocano un grande calcio, e difatti li asfaltiamo. Eppur il gol non giunge. Non vuol giungere. Calci di rigore, dunque.
E va beh, ve li serviamo col cucchiaio di Pirlo. Goodbye England! Ricordatevi di noi quando girerete il vostro the delle cinque.
Ma veniamo alla partita del secolo (quello nuovo).
Germania stra-favorita. Non perdono da 15 partite. Giornali tedeschi che scrivono le solite prese in giro da quarta elementare: hanno paura.
Fischio d'inizio è già si capisce che non è la solita partita. E' la partita.
Primi tocchi, primi fraseggi. Gli azzurri sono sicuri e precisi, fanno possesso palla, incantano, è un gioco convincente. Noi abituati a catenacci e difensivismi. Grazie Prandelli, finalmente.
C'è quel pallone d'oro viaggiante di Pirlo che sta facendo ballare i tedeschi là in mezzo. Messi e Ronaldo potranno segnare anche 70 gol, ma Andrea salva sulla linea un gol quasi fatto e dribbla e fa le finte e nasconde il pallone e lancia e dispensa assist. E' il dio del calcio.
Non si passa, vero Ozil? Sarai anche un fenomeno, ma Giorgione Chiellini ha recuperato da uno stiramento pur di non farvi passare. E Barzagli pure era infortunato. E Bonucci indagato. Che vuoi, siamo italiani. Pur di battervi siamo disposti a tutto.
Francamente non capivo perché Prandelli avesse rimesso Cassano che ha un'autonomia limitata. Poi ho capito.
Assist geniale e capocciata di superMario (io perdo ogni autocontrollo e meno male che non faccio la cantante di mestiere). Altro assist geniale per Montolivo che si inceppa, poi però proprio lui si veste da Cassano e va a pescare superMario che nemmeno si cura del piccolo Lahm che lo contrasta e tira una sberla che nemmeno Ibrahimovic. Si è svegliato il talento. Era ora. Balotelli si toglie la maglia e mostra i muscoli. E se segna in finale che fa, tira giù le braghe?
Poi i tedeschi si rimbecilliscono completamente, bastonati e frastornati. Non hanno un gioco, si lanciano davanti e cominciano a battere cento calci d'angolo (noi nemmeno uno). Il portiere Neuer si butta in avanti, è la disperazione totale. Ci mangiamo tre gol fatti - diciamo per la stanchezza - ma reggiamo.
E poi mannaggia, un tocco di mani al 92' e calcio di rigore. Quel fenomeno di Ozil mica lo sbaglia. Italia, ci fai sempre soffrire pure quando domini e asfalti l'avversario oltre ogni ragionevole dubbio. E sia. Sofferenza pura. Tanto ci siamo abituati. Cardiopalma all'italiana, ma stasera non c'è storia. Non c'è mai stata, cari tedeschi. Siamo così, inventiamo capolavori. Vi serva questa lezione di calcio, cari tedeschi. Eravate i più forti, ma noi siamo stati più bravi.
Andiamo a Kiev e terminiamolo questo capolavoro, caro Cesare. Il Mario è tratto.

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