Eccoci giunti all'epilogo. Concludo l'esperimento del racconto camaleonte mescolando i generi finora trattati. Era la prima volta che mi cimentavo con un racconto simile, e devo dire che è stato un esperimento interessante...
E voi che ne pensate? Quale puntata avete gradito di più? Buona lettura finale =)
E voi che ne pensate? Quale puntata avete gradito di più? Buona lettura finale =)
L'OROLOGIO DI ANDREA
Gran finale (cocktail di generi)
Tempo.
Non c'era più
tempo per William.
“Fermo!
Butta via quell'intruglio! Aspetteremo l'arrivo dell'ambulanz...”
“Ma non farà mai in tempo! Lascia che lo curi io!”
“No,
sei solo un guaritore ciarlatano, signor Becco!” ribatté
l'ispettore, che lo conosceva da tempo.
“Mi
chiami per nome. Io sono Stam.”
“Già
Stam, chiudi il becco” ironizzò Maria Catena, appena entrata. Era
ancora libera e desiderosa di vendetta. Difatti, puntò subito la
pistola contro Andrea. L'ispettore a sua volta la puntò contro di
lei. Gennaro fece irruzione e puntò anch'egli la pistola,
contro Stam, che per tutta risposta estrasse una cerbottana con
tanto di ago velenoso.
“Bene,
ma che bel quadretto! Ah ah ah!” sogghignò Maria Catena.
Nel groviglio
d'armi, Andrea fece finta di niente e avvicinò il pentolino con la
pozione alle labbra di William.
“Ferma!
Non fare niente!” gridò Maria Catena.
A quel punto
l'ispettore fece un gesto ai suoi uomini appostati a pochi metri;
subito fecero entrare nella baita il padre di Andrea, con una
valigetta in mano. L'uomo sorrise a sua figlia, poi si rivolse ai
sequestratori: “ho trovato i soldi. Cinquantamila euro. Non sono
quanto avevate chiesto, ma è una buonuscita più che dignitosa.”
Maria Catena gli
fece cenno di lanciare la valigetta, puntando freneticamente l'arma
contro tutti. Quando l'aprì e scorse le banconote, abbassò la
guardia. Andrea non perse tempo: incoraggiata con lo sguardo da
Stam, verso la pozione sulle labbra di William. “Forza tesoro,
forza!”
Maria Catena non
si curò più di loro: corse in direzione del giardino, unica
possibile via di fuga, mentre Gennaro, troppo lento, venne
prontamente bloccato dall'ispettore Pompiere. Egli
ordinò ai suoi di inseguire la fuggitiva, ma Stam gli fece cenno di
no. “Troverà brutte sorprese là fuori.”
Ma William non si
risvegliava. Andrea scoppiò in lacrime, fra le braccia del padre
ritrovato. “Papà, William non è come gli altri! Lui mi ha
salvato! Io... lo amo...”
Nell'udire tali
parole, William riaprì lentamente gli occhi; le sorrise flebilmente.
Stam gli fece ingerire il resto della pozione. “Si è ripreso ma ha bisogno di cure.”
Maria Catena stava
addentrandosi sempre più nel giardino, quando notò che dal prato
crescevano banconote. Prese a raccoglierle con foga, ma nel farlo percepì una presenza.
Un uomo le stava
dinanzi; il suo viso era pallido. Spettrale. Agghiacciante.
“Perché mi hai fatto questo?”
Era il signor Girolamo, l'uomo sequestrato mesi prima cui aveva tagliato un dito per convincere la moglie a pagare il riscatto. Maria Catena lasciò cadere la valigetta e urlò dalla paura. Tentò di trovare una via d'uscita dal giardino, che nel frattempo aveva preso le sembianze d'uno scantinato. Tutte le vittime da lei sequestrate cominciarono a materializzarsi e a venirle lentamente incontro... La donna urlò più forte ancora; poi svenne e cadde a terra.
“Perché mi hai fatto questo?”
Era il signor Girolamo, l'uomo sequestrato mesi prima cui aveva tagliato un dito per convincere la moglie a pagare il riscatto. Maria Catena lasciò cadere la valigetta e urlò dalla paura. Tentò di trovare una via d'uscita dal giardino, che nel frattempo aveva preso le sembianze d'uno scantinato. Tutte le vittime da lei sequestrate cominciarono a materializzarsi e a venirle lentamente incontro... La donna urlò più forte ancora; poi svenne e cadde a terra.
L'ispettore udì
le sue grida. Ma Stam gli disse: “è meglio che vada a recuperarla
io, non è un bel posto in cui metter piede.”
I poliziotti lo
lasciarono fare e si concentrarono sul povero William; l'ambulanza
stava fortunatamente arrivando.
“Andrea,
non so se ti rivedrò ancora, perciò...” sibilò William.
“Sì
che mi rivedrai!”
“Anche
se mi salvassi, lo sai quanti anni di carcere...”
“Te
le caverai. E comunque, io ti aspetterò!” disse Andrea, baciandolo
sulle labbra. Lui lanciò un'occhiata al suo polso nudo. “E il tuo
orologio?”
“L'ho
gettato nella pozione e si è fuso. L'ho fatto per te! Era il ricordo
di mio fratello... Da due anni mi struggevo di sensi di colpa, perché
guidavo io l'auto sulla quale lui perse la vita... Dopo l'impatto,
l'orologio di Dani era rimasto integro. Lo presi con me, per
scandire il mio tempo e non dimenticarlo.”
William le sorrise
un'ultima volta, poi venne caricato sull'ambulanza e portato
via. Andrea udì il suono incessante della sirena mentre Maria
Catena, ancora tramortita, veniva ammanettata.
“Mi
dica ispettore, con un cognome così, come mai non ha fatto il
pompiere?”
“Si
guardi il suo di cognome, signor Stam Becco.”
“Io
non mi permetto di parlare!” esclamò Andrea, con un sorriso.
“Tesoro,
pensavo di trovarti spaventata e sotto shock, e invece ti ritrovo
sorridente e innamorata” constatò suo padre.
Andrea gli sorrise, poi si tastò il polso. Strano non avere più
il suo orologio... Era come esser svincolata dal
tempo. Ora, finalmente, poteva vivere il suo
tempo.
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